INTERVISTA A ISABELLA FERRARI

Sei agosto 1981 su Raiuno debutta sotto le stelle, varietà di Gianni Boncompagni. Nella sigla finale, un ragazza bionda, dai lunghi capelli mossi dal vento, ascolta la musica appoggiata ad un pianoforte. La telecamera la accarezza, fa scoprire due occhi incredibilmente azzurri. Molti si chiedono che sia quella ninfetta bionda. Allora Boncompagni ne rivela l'identità : Si chiama Isabella Ferrari, è nata a Piacenza, ha 17 anni e farà molta strada, garantisce Gianni Boncompagni......" Mi ha ricordato un momento del mio passato che avevo rimosso, ma mi ha anche fatto scoprire che, ormai, lavoro da vent'anni e non mi sono mai fermata". Isabella Ferrari, oggi è un'affascinante Signora di 37 anni che da due stagione sta dominando il video impersonando il commissario Giovanna Scalise, nella fiction Distretto Di Polizia che , giunta alla seconda edizione, diretta da Antonello Grimaldi, ha conquistato il pubblico e fatto sussultare l'Auditel con oltre sette milioni di telespettatori.


Premesso che Distretto Di Polizia è un lavoro ben fatto e che il regista della prima serie, Renato De Maria è il suo compagno nella vita, si apettava Isabella Ferrari, un successo così grande?

La mia vita professionale mi ha abituata alle sorprese, ma credo che il successo di oggi sia dovuto al fatto che tutto quello che si racconta in Distretto di Polizia è ispirato a fatti veri. Renato e gli autori hanno guardato alla relatà di Cosa Nostra, ma si sono ipirati anche ai meccanismi perfetti di certi telefilm americani dove le vicende private si intrecciavano con le vicende professionali, e non ci sono eroi ma persone con i loro problemi.

Molti anni fa Sapore di mare, dei Vanzina, rilancio' gli anni '60 e fece di te, che interpretavi il ruolo di Selvaggia,un simbolo di quegli anni: cosa e' rimasto in te di quella ragazza?

La ricordo con nostalgia, anche se quel ruolo rischio di imprigionarmi. Oggi sono una donna, ho tre figli, Teresa di sei anni, Nina di tre e Giovanni di due mesi e che avrà il suo debutto televisivo in Distretto di Polizia visto che, essendo incinta io, lo e' anche Giovanna Scalise. E suo figlio sarà per qualche attimo televisivo proprio Giovanni.

E' la paura di restare prigioniera che ti ha indotto a non fare la terza serie?

Anche. Ma ci sono anche altre ragioni: la prima e' che voglio fare per un po' la mamma a tempo pieno, la seconda che sto per interpretare un radiodramma scritto da Francesco Piccolo e diretto da Renato. Poi, ancora con Renato girerò un film. Una storia al femminile molto bella, con un personaggio al quale un'attrice non può rinunciare. Ero lontana dal cinema da quattro anni e avevo voglia di grande schermo. Comunque tornerò a essere Giovanna Scalise, ma non nella terza serie.

Dopo un ciclo di film in cui le si chiedeva di essere, più o meno, la biondina di Sapore di mare, nel 1988 Marco Tullio Giordana chiamò Isabella per Appuntamento a Liverpool, suo primo ruolo drammatico. Fu quel film a segnalarla anche all'estero e, così, Isabella interpretò una serie di film in Francia, finchè, nel 1994, con Cronaca di un amore violato, di Giacomo Battiato, vinse come miglior attrice al Festival di Berlino. E l'anno scorso sei entrata nelle nomination dell'Oscar Tv di Raiuno, come personaggio femminile della stagione, per Distretto di Polizia.Ero nella Giuria e adesso te lo posso confessare: non hai vinto per un solo voto.."Neanche lo sapevo. VuoI dire che quest'anno...". Isabella Ferrari & Giovanna Scalise:un binomio virtuale che sta per sciogliersi. Ma, c'e' da scommetterlo, per poco. A un successo come questo difficilmente si riesce a sfuggire.

ISABELLA FERRARI: Io leader passionale, Una vita da Rock and Roll "Tratta Dal Corriere Della Dera"

Mamma di tre bambini è tornata protagonista in tv.

Ho cambiato idea non mi sposo più.

E' tornata protagonista in tv con Distretto di polizia "Io, leader e passionale Una vita rock and roll" Isabella Ferrari: ho cambiato idea, non mi sposo più Aveva cominciato vincendo un concorso per ragazzette carine, Miss Teenager. Isabella Ferrari, in realtà Isabella Fogliazza, allora aveva 15 anni. Poi era finita in quegli spettacoli televisivi del nulla inventati da Gianni Boncompagni, Sotto le stelle. Poi l' aveva scoperta Vanzina e l' aveva fatta diventare famosa nel primo dei film che aprirono il filone delle commedie vacanziere, Sapore di mare. Sembrava destinata allo spettacolo superficiale, ai filmetti di cassetta che non lasciano traccia. Si ribellò. Cercò i film di autore, emigrò in Francia, vinse perfino una Coppa Volpi a Venezia. Col risultato che tutti la dimenticarono. Poi la tv popolare, Distretto di polizia. Su e giù. Tanti amori. Gianni Boncompagni, Roberto Rossellini, Paolo Pazzaglia, Francesco Nuti, Massimo Osti, Renato De Maria. Tre figli a 37 anni. Una vita come un rock and roll. Basta leggere le mie interviste, ne ho fatte centinaia. Ma non ce ne è una in cui, rileggendola, mi sia scoperta intelligente", si lamenta. Colpa di chi? "Colpa mia. Ho dato troppe interviste, troppe anche quando ero ragazzina. Mi sono buttata via tra domande e risposte. Mi piacerebbe poter scegliere le persone con cui conversare". Speriamo bene.

Perché ha scelto questo nome d' arte così banale?

E' stata la cosa più stupida che ho fatto nella mia carriera. Dopo Miss Teenager ho voluto incidere un disco. Ero una pessima cantante e fu una pessima esperienza. La casa discografica era la Wea. Fecero molte riunioni per decidere che col nome Fogliazza ero impresentabile. E decisero per Ferrari.

Che cosa cantava?

Canto una canzone e Un uomo. Non sono rimaste nella storia della canzonetta..

Che cosa ricorda di quel periodo?

Era un periodo un po' selvaggio, allo sbando, western. Ero giovane, non sapevo che cosa volevo fare, sono andata a tentativi.

Fu scoperta da Boncompagni...

La mia era solo una presenza. Contavano la mia bellezza, i miei capelli lunghi. Non mi ricordo nemmeno che cosa facessi, ma credo proprio nulla. Stavo lì.

Lei aveva anche una storia con Boncompagni. Non le era di aiuto?

In che senso?

Nel senso che lei aveva 15 anni e lui 50. Non le dava sicurezza?

La differenza di età così grande era il vero motivo dello sbando.

Lei rimpiange il periodo della sua adolescenza?

Rimpiango di non averla avuta. Ho solo lavorato. Non dovrebbe capitare a una ragazza così giovane.

E quei film? Si è pentita di averli fatti?

Io non ho fatto nulla di cui vergognarmi. "Sapore di mare" in fondo è un film cult. Lo ritroveremo nelle storie del cinema.

Ma ha interpretato anche "Il ragazzo del pony express", che lei stessa ha definito il punto più basso della sua carriera

Era una brutta commedia di quegli schifosi anni Ottanta.

Quali registi ricorda?

E' difficile ricordare..

Vanzina lo ricorda?

Vanzina mi ha lanciato. Marco Tullio Giordana è quello che mi ha anche diretto. Mi ha fatto capire che cosa è la recitazione.

Come ha fatto a diventare brava?

Recitando molto. Nessuno mi ha detto che dovevo studiare. Che c' erano le scuole di recitazione. Ho imparato sulla strada.

Una volta ha detto: ho pudore delle interviste, non di spogliarmi.

Una stupidaggine

Ha pudore o no?

Ho moltissimo pudore a spogliarmi. L' ho fatto solo in "Gangsters" e in "Cronaca di un amore violato"

Ha detto: ho conosciuto uomini che non hanno riconosciuto la mia intelligenza né hanno considerato il mio talento.

Non ce la faccio a parlare della mia vita privata.

La gente dello spettacolo passa metà della vita a cercare la visibilità e metà a rivendicare il diritto alla privacy.

La mia vita sentimentale è stata proprio media. Adesso molli la presa, la prego.

Lei è invidiosa delle colleghe?

Ho molte amiche attrici, Valeria Golino, Monica Bellucci, Iaia Forte.Valeria è come una sorella per me, sono 20 anni che ci conosciamo. Di Monica mi piace il fatto che è molto lucida nella carriera. Iaia è molto intelligente.

Lei è romantica?

Sono una donna calorosa, passionale, gelosa e possessiva.

Fa scenate?

Si

Picchia?

Si, picchio. Ma non scriviamo queste cose, mi fa schifo...

In amore com' è? All' antica?

Mi piace essere corteggiata.

E quando le piace un uomo come fa?

I modi si trovano.

E quando l' amore finisce?

Cerco di essere lasciata. Se non succede, lascio.

E' prepotente?

Sono leader. La mia è una famiglia patriarcale.

Non doveva sposarsi con il suo compagno Renato De Maria? Non si parlava d'altro: terzo figlio, una casa più grande, matrimonio.

Abbiamo cambiato idea.

Questo è uno scoop.

Non mi sembra la cosa più interessante dell' intervista.

Lei ha un atteggiamento conflittuale con le interviste.

Faccio fatica

Qual è l'uomo ideale per lei?

Che mi faccia ridere, che abbia talento, che accetti il matriarcato...

Il suo compagno, accetta il matriarcato?

Non è un matriarcato duro.

Faccia un esempio.

Si, fa quello che dico io.

Figuriamoci se fosse duro.

Se avessi immaginato domande del genere...

Perché lei è così restia che si parli di lei?

Perché sono più intelligente di quello che si pensa che io sia.

Dica la verità. Lei è andata in analisi...

Sì. Ne avevo veramente bisogno. Era più la sofferenza che la felicità nella mia vita. Ma non volevo scavare troppo e rimanevo in superficie. Ho mollato perché continuavo a dare soldi e a dire bugie

ISABELLA FERRARI: Una dura di classe
Tratta Dalla Rivista Tv Sorrisi e Canzoni 2000

L'attrice protagonista del fortunato Telefilm di Canale 5 racconta il suo momento magico. "Non amo le serie troppo lunghe" dice " ma ho deciso di tornare sul set nei panni del Commissario Scalise perchè questo personaggio mi ha conquistato". Ne ha fatta tanta di strada Isabella Ferrari da quando, ragazzina dai lunghi e biondi capelli, nel lontano 1981, esordì in Tv con Sotto le Stelle, insieme a Gianni Boncompagni, facendo sognare gli spettatori con un'aria ingenua e maliziosa. Oggi a 36 anni, Isabella è una donna completamente diversa : alla bellezza si è aggiunto il fascino, all'ingenuità dell'adolescenza si è sostituita la consapevolezza di essere madre di due splendide bambine, compagna innamorata di un uomo, dice, "finalmente giusto per me" e attrice stimata. La incontriamo in un elegante albergo romano. Figura esile, abbigliamento semplice ma raffinato, sguardo inteso e voce pacata, la Ferrari assapora la grande popolarità che le è piovuta addosso, interpretando il ruolo del Commissario Giovanna Scalise nella serie " Distretto Di Polizia".

Isabella, quasi sei milioni di affezionati ogni martedì su Canale 5. Contenta?

Sono entusiasta: questo è il lavoro che ha segnato di più la mia carriera fino ad oggi. Il Commissario Scalise è un personaggio che piace molto alla gente perchè è una donna completa, dalle mille sfumature.

La senti vicina a te?

Io ho due figlie, un compagno e un lavoro impegnativo: questo ruolo me lo sono sentito praticamente cucito addosso. Mi sono ritrovata nei suoi problemi quotidiani di gestione del lavoro e della famiglia, nei suoi sensi di colpa nei confronti dei figli, ai quali non riesce a dedicare tutto il tempo che vorrebbe. E pensare che all'inizio ero indecisa se accettare il ruolo. Ma poi ho voluto farlo, anche per stare vicino al mio compagno Renato De Maria, che è il regista: mi sembrava divertente lavorare con lui.

E lo è stato?

Renato è un regista meraviglioso: è riuscito a tirare fuori la vera Isabella, quella che solo lui conosceva. Mi ha aiutato facendomi capire che avevo dentro delle potenzialità che non sospettavo: per esempio fare la dura nelle vesti autoritarie del capo.

E ora ti senti diversa anche nella vita?

Direi di sì. Ma paradossalmente mi sento più fragile. Quando esco di casa non mi chiedono più solo gli autografi, la gente mi ferma, mi tocca, mi chiede di mettere la mano sulla testa del figlioletto, quasi fossi una santa. Non sono abituata a tutto questo. Però devo dire che mi diverte quando i poliziotti, che ormai mi considerano una di loro, mi salutano chiamandomi Commissario.

Maneggiare una pistola ti ha creato problemi?

Pensa che alla prima scena in cui dovevo sparare, subito dopo aver premuto il grilletto sono svenuta. va bene che eravamo d'agosto con un caldo tremendo, ma il colpo assordante mi a proprio spaventata.

Si parla già di una seconda serie di Distretto Di Polizia me è vero che non sei sicura di continuare?

Da principio avevo qualche perplessità: non amo le lunghe serialità e mi piace cambiare ruoli. Però ti posso svelare in anteprima che ho deciso di firmare il contratto per la seconda serie, anche se a dirigermi non sarà più il mio compagno. La Scalise talmente amato che ho cambiato idea. Se non avessi accettato di interpretarla ancora, gli sceneggiatori sarebbero stati costretti a farla morire. Non me la sono sentita di troncarle drammaticamente la carriera.