ALESSANDRO

TETI

TORRICELLA PELIGNA NEGLI ANNI 50 & 60

 

 

 

 

LA DONNA VENUTA DAL NORD

I1 nome Margherita Colombo probabilmente non dice nulla ai Torricellani ma se si aggiunge che era "la signorina dell'Urr", quelli non più giovani faranno subito un balzo all'indietro di circa 40 anni con la loro memoria. Proveniva da Rovereto in provincia di Trento; era un'assistente sociale inviata nel '57 dalla cosidetta UNRRA (Amministrazione delle Nazioni Unite per gli aiuti e la ricostruzione) con il compito di dare una mano alla popolazione per riprendersi dalle gravi ferite ereditate dalla guerra. La Sig.na Colombo aveva le fattezze tipiche della gente del Nord, ed anche il carattere: energica e risoluta, puntuale nel lavoro. A queste doti aggiungeva una straordinaria capacità di attirare la simpatia di quanti avevano a che fare con lei, riuscendo ad inserirsi magnificamente nell'ambiente del paese, che per costumi, tradizioni e lingua era ben diverso dal suo. Non aveva soggezione dei potenti ed appariva cordiale con le persone umili e semplici. Quante volte la vedemmo sotto braccio a qualche anziana contadina passeggiare per il corso! Allo scopo di mostrarsi più confidenziale, a volte si sforzava di parlare il nostro dialetto infondendo buon umore nei presenti. Comunque, sia chiaro che qui non si vuole tentare di abbozzare una specie di biografia di una persona che, tutto sommato, ai più è sconosciuta, però riteniamo conveniente rammentare quello che fece in tre anni scarsi per ampliare la crescita culturale dell'intera cittadinanza. E' anche necessario tener presente che al momento del suo arrivo fu aiutata da un avvenimento destinato a rivoluzionare la vita degli Italiani: la diffusione a livello popolare della Televisione. I ricchi del paese ce l'avevano già, ma la stragrande maggioranza ne era priva, pertanto specialmente i bambini alle 17,30 quando c'era la TV dei ragazzi, dovevano sottoporsi all'umiliante operazione di bussare alla porta di qualcuno che consentisse loro di assistere al sospirato telefilm (Campione, Rin Tin Tin, Jim della Jungla..). Quando si sparse la voce che presso i locali della "Signurìne dell'Urr", tutti potevano vedere le trasmissioni televisive, fu come una manna caduta dal cielo. Ma lei non si limitò a questo.Con l'aiuto dell'ins. Germana Piccone, mise su un doposcuola a cui potevano accedere gli scolari delle elementari e delle medie, per eseguire compiti e per dedicarai ai lavoretti, disegni, pitture usando acquarelli, tempere che molti non possedevano per l'alto costo. Fu proprio durante quei pomeriggi trascorsi insieme, che un gruppo di amici, dopo numerosi tentativi, riuscì a realizzare il primo telegrafo con i fili della Storia torricelIana! Grazie anche alla piccola biblioteca da cui fu tratto il volume recante le istruzioni relative alla messa in opera dell'apparecchio elettrico. La signorina "dell'URR” si interessò anche di sport: comprò un pallone di cuoio nuovo, consegnò una maglia tipo baseball e dei pantaloni appartenuti a qualche reggimento di spilungoni americani alti un paio di metri; da essi furono ricavati dei calzoncini che puzzavano di naftalina anche se li tenevi a bagno per una settimana! Per la squadra giovanile di calcio fece confezionare delle maglie di lana (si può immaginare il conforto durante le partite di luglio e agosto!).
Gli adulti assistevano agli spettacoli TV serali: alle otto e mezza c'era il telegiornale, fedelmente allineato sulle posizioni delle autorità costituite. Poi venivano i famosi "Lascia o raddoppia", “Il Musichiere”, "Telematch" , ecc.
Il lunedì, la serata era dedicata ai film made in USA anni '30 e '40, dove imperversavano telefoni, lavatrici, frigoriferi e tanti sorrisi durbans. (Gli americani sono sempre stati maestri della pubblicità occulta e a costo zero!)
Fu istituito un consiglio direttivo eletto dai frequentatori del centro: tra i suoi membri figuravano il presidente e il cassiere. L'UNRRA, come scopo, si prefiggeva anche il compito di aiutare le famiglie bisognose, infatti di tanto in tanto le riforniva di formaggini, gallette, farina lattea, marmellata, ed altri prodotti alimentari, somministrati a spese del governo statunitense. La signorina Colombo con il suo modo d'agire influenzò, sia pure indirettamente, le abitudini soprattutto delle donne atavicamente abituate ad avere un ruolo secondario nei rappporti sociali. Lei invece andava in giro con i pantaloni, d'inverno sciava con i ragazzi, parlava di politica, destando le maldicenze degli anziani, che in buona o in malefede, non erano ancora abituati ad un simile comportamento.
Ma l'interessata non se ne curava, sicura di non offendere la pubblica decenza. In un primo momento le giovani del paese restarono imbarazzate, ma in seguito, anche perchè sollecitate dalle trasmissioni televisive, recepirono le nuove usanze con naturale spontaneità. Un bel giorno, come fulmine a ciel sereno, si diffuse l'inaspettata notizia che doveva andar via da Torricella perchè destinata in Africa. Grandi e piccoli restarono increduli. Si erano talmente affezionati alla sua rassicurante presenza che considerarono quasi un tradimento quell'improvvisa dipartita. Da allora, era il 1959, non si è saputo più nulla di lei. A rendere ancora più amara quella partenza, fu colei che venne a sostituirla: un tipo impenetrabile, scarsamente comunicativa, insomma l'opposto di chi l'aveva preceduta. Qualche mese dopo,il centro sociale dell'UNRRA chiudeva definitivamente. L'era post-bellica cedeva il passo a quella più rassicurante del miracolo economico!

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