ALESSANDRO

TETI

TORRICELLA PELIGNA NEGLI ANNI 50 & 60

 

  

 

CENTO ANNI DI VITA AMMINISTRATIVA

Fra la primavera e l'estate del 1988 fu restaurato il Municipio: di Torricella così, effettuando il trasloco del materiale, ricomparvero dei registri contenenti i verbali dei Consigli Comunali e della Giunta Municipale. I più vecchi risalgono al 1877; qualcuno purtroppo fu distrutto durante la seconda guerra mondiale, come annotava testualmente nell'aprile 1944 1' allora segretario comunale Domenico Testa: "L'Ufficio del Comune è stato bruciato, mancano i mobili, lo Stato Civile e le carte d'archivio. Si sono salvati alcuni registri e documenti".
Dalla loro lettura non appare nulla di sensazionale, ma si può chiaramente notare che anche nel passato il paese fu dinamico e laborioso, Chi scrive queste note non nasconde di aver provato una certa emozione nello sfogliare quelle pagine ingiallite dal trascorrere inesorabile degli anni, ma che riecheggiano, spesso in bello stile grafico, atteggiamenti, modi di pensare e di agire, alquanto vicini ai tempi attuali.
Per ragioni di spazio si riportano solo poche delibere o decisioni tra le tantissime lette.
27 agosto 1887: viene stanziata la somma di 105 lire per la manutenzione della linea telegrafica.
28 ottobre 1889: approvato il calendario delle feste per il 1890: 13 e 14 giugno S. Antonio e S. Nicola - 10 e 11 luglio S. Marziale e S. Vincenzo - 1 e 2 settembre: S. Domenico e S. Rocco.
27 febbraio 1890: risultano iscritti 399 cittadini alle liste elettorali.
17 luglio 1928: Fallascoso viene aggregato al Comune ai Torricella con decreto prefettizio.
25 gennaio 1936 e 21 marzo 1936: istituzione delle scuole elementari a Colle Zingaro e a Colle del Ponte.
Inizio di dicembre 1943: i Tedeschi ordinano lo sgombero del paese.
Aprile 1944: i Tedeschi vengono scacciati. L'AMGOT (gli alleati) nomina Quirino De Laurentiis commissario del Comune.
6 ottobre 1946: Data storica: dopo più di venti anni i Torricellani possono eleggere democraticamente i loro amministratori.
Questi i loro nomi, scritti nello stesso ordine del verbale Donato D'Ambrosio, Antonio Manzi, Giuseppe Antonio Teti, Vittorio Porreca, Nicola Piccone, Pasquale Porreca, Lia Teti, Nicola D'Ulisse, Camillo Teti, Antonio Ficca, Alberto Piccone, Michele Taddeo, Antonio Crivelli, Rinaldo D'Amico, Vincenzo Di Cino, Nicola Palizzi Carlo Antrilli, Nicola Antrilli, Angelo Di Loreto, Nicola Porreca, (quest'ultimo sostituito da Camillo Di Renzo perché tra i consiglieri c'era già il padre).
3 ottobre 1949: il Consiglio Comunale fa voti affinché la città ai Pescara venga scelta come capoluogo della Regione Abruzzo.
29 maggio 1955: il Consiglio Comunale all'unanimità chiede che venga istituita la provincia di Lanciano.
23 giugno 1957: viene proposto di installare un Ufficio Postale a Colle Zingaro.
11 febbraio 1959: dieci consiglieri (su venti) si dimettono, decade l'intero Consiglio. Successivamente viene nominato un Commissario prefettizio. Per la prima volta si va alle elezioni amministrative anticipate.
Dai verbali figurano tanti nomi di concittadini che si dedicarono alla pubblica amministrazione, per ovvie ragioni vengono riportati solo quelli di chi ricoprì la carica di Sindaco in fondo a questo libro, precisando che l'elenco è stato compilato desumendolo dai numerosi verbali, in quanto non risulta un'annotazione preordinata con i nomi dei sindaci. Nessuna donna ha mai ricoperto la carica di primo cittadino, però ne figurano due come Consiglieri: Filomena Teti nel 1890 e Lia Teti nel 1946 - 51.


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