4 Aprile

 

Costantino Morosin, Scultore

STRUMENTI DELL'UOMO,STRUMENTI DELL'ARTE

 

 

Strumento: IL GPS

 

Costantino Morosin è uno scultore che ha praticato la sua arte sin dagli anni Settanta in continui e fervidi sconfinamenti con altre discipline incluse il cinema, la pittura, la land art. E' stato tra i primi italiani a interessarsi di computer graphics all'inizio degli anni Ottanta e ha continuato la ricerca nei nuovi media con continuità negli anni successivi. Ha fondato nel 1996 con Anna Demyttenaere a Calcata "Opera Bosco", Museo di Arte Naturale, percorso di opere realizzate con materiali e tecniche naturalistiche, aperto tutto l'anno alle visite del pubblico e delle scuole.

http://www.morosin.com/

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14 marzo 2005 lunedì

 

“Uno strumento può sopravvivere al suo prodotto;Ogni strumento è generato da uno strumento e ne genera uno più complesso;Uno strumento permette di ricostruire un suo prodotto tale e quale nel tempo”.

 

 

CONFERENZA

Il GPS, Global Position System è uno strumento che consente di trovare le coordinate di un luogo e di visualizzare tracciati attraverso una riduzione di scala. Esso si basa sulle onde dei satelliti, ogni satellite invia delle onde a basse frequenze non dannose sul canale L1. I satelliti conoscono le loro reciproche posizioni e possono calcolare così le posizioni dei punti sulla Terra.
Il satellitare riceve segnali da 3 satelliti per individuare un punto sulla crosta terrestre ma se si vuole conoscerne anche l'altezza si devono utilizzare quattro satelliti.
Attraverso il GPS Costantino Morosin ha individuato una serie di luoghi importanti per la sua storia personale e ha ricavato delle immagini collegando questi punti sulla mappa. Lo strumento renderà evidente il passaggio per uno di quei punti .

Morosin si interessa però anche di antropologia, in particolare dello studio degli strumenti preistorici.
Lo strumento preistorico che abbiamo potuto osservare in aula, ricostruito da Morosin, è una sorta di compasso. Questo oggetto è costituito da un pezzo di legno con 7 buchi di diametri differenti. Il concetto di equidistanza è molto più antico di quello lineare.
Un altro strumento portato serviva per la caccia: rappresenta un felino di circa 9 cm con dei fori rappresentanti i punti in cui doveva essere colpito l’animale.
Inoltre ci ha parlato del suo viaggio in Ciad dove Morosin ha potuto osservare le le usanze degli indigeni. In particolare le danze fatte con movimenti che si rifanno alle grandi cacce o ai grandi avvenimenti. Molti degli oggetti di tutti i giorni, come quelli di bellezza, hanno delle origini funzionali: le collane, ad esempio sono nate per la necessità di trasportare il cibo essiccato durante i viaggi.

 


RIFLESSIONI:

GPS: puntini apparentemente “casuali” cui si attribuisce un valore - >volta celeste, stelle? Egiziani: teorie sul posizionamento delle piramidi, legate alle stelle--> IDEA RELIGIOSA? anche nell’opera di Morosin c’è un senso religioso, non in termini cristiani ovviamente, cioè la volontà di legare ad un luogo un ricordo, un valore, di questo luogo si fa un astrazione, attraverso il punto (più punti creano un’immagine, cui ogni valore o ricordo si riferisce):
- localizzato
- valorizzato (cioè a cui è stato attribuito un valore)

-
L’immagine crea un “architettura virtuale”.


 



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