PeRcorrere
VarIaRe

 

 

 

 

 

 

IDea Di PRoGEtto

 

StRAtifiCAre

 

 

MisURaRe I PASsi COn IL TeMpo

 

 

SchEMa CoNCetTuaLe:

 

LiNEa: movimento nel tempo di un punto

SUpeRFicie: movimento nel tempo di una linea

VolUmE: movimento nel tempo di una superficie

 

Ogni elemento lascia memoria di sè e delle variazioni di sè nel suo passaggio nel tempo creando una stratificazione.

L'effetto finale è lo stesso che abbiamo sovrapponendo più layer

 

Doppia stratificazione (e quindi doppio SISTEMA):

vERtiCale: creazione di uno schema oggettivo di suddivisione dello spazio associabile al tempo (Griglia) e scelta su di esso di un ritmo (nella musica il ritmo è una LEGGE imposta che si basa sulla griglia predefinita del tempo umano e sulla quale si muovono gli strumenti)

OrIZZoNtALE: Spostamento (traslazione) di un quadrato-strumento nello spazio creato e regolato dalla legge-griglia. Il Quadrato scopre la VariAZioNe: dapprima si muove nello spazio della griglia stessa con rotazioni baricentriche e traslazioni. Poi travalica il proprio spazio-tempo e si muove disordinatamente coesistendo in varie fasce tempo-spaziali.

 

SCelta deL RiTmo:

LEGGE: presenza-assenza di un elemento nello spazio-tempo

RItMo "PoeTiCO": a, b, c, d, e, f sono gli oggetti a cui è attribuito un valore in termini temporali.

F AEDE BDCD CCBC DBAB EAEA F

 

VAriaZioNe:

ScANsiOne dEi MOmenTi: STASI - movimento nel proprio piano temporale - movimento fuori dal proprio piano temporale - STASI

(lettura da destra verso sinistra)

 

 

Tutto ciò si trasforma in un pERcorSo.Si misurano i propri passi attraverso il metro temporale. Si percorre la storia e ci si CONFRONTA con essa.

 

PIANTA

 

PROSPETTO

 

 

 

 

 

 

mODifiCHe al ProGEtto:

Leggendo “La carta di Zurigo” (Furio Barzon, La Carta di Zurigo/ The Chartres of Zurich Eisenman, De Kerckhove, Saggio, Birkhäuser, Testo&Immagine Torino 2003, prefazione di Gerhard Schmitt) ho forse trovato l’anello mancante del mio allestimento. Il tema è il tempo, il movimento del suono nello spazio, eppure esso risulta piuttosto statico. Inoltre il soggetto non partecipa alle modifiche formali se non con la vista attraversando il percorso.
Probabilmente questa carenza potrebbe essere risolta applicando una dinamicità “virtuale” che comporti anche una interattività del fruitore…

…lavori in corso…

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