Le ricette di nonno Sandro
Ricettario essenziale per studenti fuori sede fuori corso fuori budget
Istruzioni dettagliate per la preparazione di vari piatti semplici, saporiti, rapidi, economici e talvolta biodegradabili

 

C'è tutto! Basta schiacciare:
Colazione Pranzo Merenda Cena


 

 

Caffelatte con biscotti

Ingredienti:
  • Un totale di latte intero (circa 400 ml, il problema è che poi vi rimane la busta aperta, ma mezzo litro è tanto, fate voi)

  • Un minimo di caffè solubile (non vorrete mica mettervi lì con la caffettiera e tutto il resto...)
  • Un cucchiaio di zucchero
  • 8 biscotti o giù di lì

Tempo di preparazione:

  • 7 minuti scarsi

Tempo di ingestione:

  • Dipende essenzialmente dalla temperatura del latte

Pentolame occorrente:

  • 1 pentolino
  • 1 cucchiaio

Aprite con attenzione la busta del latte (consiglio: prendete quello a lunga conservazione, costa meno e appena svegli siete troppo addormentati per accorgervi che sa di stucco; ma scremato no!), versatelo nel pentolino (sembra facile, ma schizza fuori come niente, poi bisogna che qualcuno pulisce) e mettete quest'ultimo sul fuoco (acceso). Intanto che cuoce disponete sul tavolo lo zucchero, il caffè solubile, i biscotti e il cucchiaio; poi, già che ci siete, controllate che il cucchiaio sia decentemente pulito ed eventualmente provvedete voi. In ogni caso, dopo qualche minuto il latte sarà caldo; il problema consiste nell'individuare il momento in cui la temperatura è giusta: esso dipende infatti dalla temperatura originaria del latte, dall'intensità del gas, dalla stagione dell'anno e da un mucchio di altri fattori, e quel che è peggio è che a occhio la temperatura non si capisce e infilare il mignolo nel latte non sta bene. Ci vuole allenamento. Comunque, quando ritenete che sia pronto, toglietelo dal fuoco e mettetelo sul tavolo, rivolgendo il manico (se ce n'è uno solo e non siete mancini) verso sinistra. Notare per inciso l'inutilità di usare una tazza: così il latte va scaldato di meno e soprattutto avrete una cosa in meno da lavare. Ora siete davanti al vostro bel latte caldo ma non troppo (in caso contrario, soffiate). Fate cadere lo zucchero dalla busta (non avrete mica una zuccheriera, vero?) sul cucchiaio (così, se il cucchiaio era umido, evitate di bagnare il resto dello zucchero) fino a creare una leggera collinetta, poi versate lo zucchero e ripetete l'operazione (mettendone meno) con il caffè. Qua è fondamentale non far entrare zucchero o acqua o latte o altro all'interno della confezione, dato che costa una cifretta (ma volete mettere la comodità?). Poi mescolate con cura e mettete i biscotti (consiglio quelli secchi rettangolari sottili venduti in confezioni contenenti pacchetti trasparenti da 3 blocchetti da 8 biscotti cadauno, così ne buttate dentro un blocchetto e non ci pensate più, poi costano poco e non stufano, quindi ne potete prendere 5 chili quando sono in offerta). Attendete qualche istante l'assorbimento del latte, poi mangiate pure e sarete pronti per un'altra dura giornata di studio.

Variazioni:
  • Se non temete abbiocchi colossali potete tentare di risparmiare eliminando il caffè
  • È vivamente consigliabile sostituire i biscotti, qualsiasi essi siano, con panettone o pandoro o colomba comprati sottocosto in dosi massicce sotto le feste. In questo caso, il prodotto dolciario da forno a lievitazione naturale in questione dovrà essere preventivamente equipartito in 8 spicchi (se siete esperti anche 9), è vero, ma la soddisfazione è immensa


  • Pranzo
  • Primi piatti

    Spaghi al sugo

    Ingredienti:
    • Un totale di spaghi regolari (una manciata di circa 2,5 cm di diametro: non avrete mica una bilancia, vero?)
    • Un certo quantitativo di sugo (dipende: se usate la passata in bottiglia da 700 grammi, come vi consiglio, potete esagerare, tanto costa poco e poi sennò va a male; se usate i sughi più complicati circa 100 grammi, ovvero una boccia da 400 dovrebbe durarvi 4 giorni)
    • Una manciatella di sale (consiglio: grosso; motivo: che ne so, sembra più vero)

    Tempo di preparazione:

    • Tra tutto, un quarto d'ora abbondante

    Tempo di ingestione:

    • Dipende inversamente dalla fame

    Pentolame occorrente:

    • 1 pentola (grandicella)
    • 1 forchetta
    • 1 piatto (consiglio: di plastica) solo se la pentola è troppo profonda
    Innanzi tutto: perché proprio spaghetti o, per gli amici, spaghi? Lo so, il mercato propone una gamma sconfinata di paste di ogni tipo, forma e dimensione, ma a mio parere gli spaghi sono troppo i migliori, per tutta una serie di ragioni: cuociono nel tempo giusto (ma vi sconsiglio quelli finissimi da 5 minuti o meno, perché tendono a infilarsi nelle carie), non necessitano di scolapasta (vedi oltre), si adattano decorosamente a qualsiasi sugo, non stancano, occupano poco spazio nel mobile, si trovano ovunque, e potrei continuare. Ma veniamo alla ricetta. Dopo aver verificato l'assenza di residui di spaghi del giorno prima nella pentola, versate in quest'ultima un bel po' d'acqua (più ce n'è e meglio è, ma ci vuole troppo tempo per farla bollire: 2 litri dovrebbero bastare) e piazzatela su un fuoco bello grosso. Onde evitare di dimenticarvene, mettete subito il sale (quanto? dipende dalla quantità di acqua e dal sugo, all'incirca il volume occupato da una pila da 9 volt). Poi avete tutto il tempo per dare una lavata alla forchetta (anche se non ne ha bisogno, ma così vi lavate le mani) e predisporre sul tavolo un piatto (utile solo se le pareti della pentola troppo alte impediscono di ingurgitarne direttamente il contenuto), gli spaghi, la forchetta, il beveraggio, ed eventuali cibarie costituenti il secondo. Premunitevi nel frattempo anche di un cronometro. Quando l'acqua bolle (consiglio: aspettate che bolla per davvero, non accontentatevi delle prime bollicine), rapidamente (la rapidità qui è fondamentale) abbassate il gas (altrimenti dopo va fuori l'acqua), prendete gli spaghi al centro con due mani, portateli perpendicolarmente sopra la pentola, spezzateli (datemi retta: spezzateli, sono più pratici e buoni uguale) in modo che i vostri mignoli si alzino e i pollici, insieme al centro degli spaghi, si avvicinino all'acqua e non viceversa (così eventuali frammenti di spago cadranno nell'acqua e non voleranno chissà dove), buttateli rapidamente cercando di sparpagliarli il più possibile, intanto soffiate se l'acqua bolle violentemente rischiando di uscire, poi rialzate il gas a palla, fate partire il cronometro, prendete la forchetta e date una mescolata agli spaghi, facendo in modo che si immergano bene. Tutta questa operazione dovrebbe durare sui 10 secondi. Quando l'acqua ricomincia a bollire, abbassate gradualmente il gas finché il borbottio ci sia ma non troppo e date un 'altra mescolata. Poi, se avete intenzione di usare un piatto (ma che signori!), prendete il sugo e versatecene dentro la debita quantità; in caso contrario, conviene lasciarlo in frigo il più possibile (deve durare una settimana!). Ora, mescolando di tanto in tanto, aspettate finché il cronometro è arrivato a circa 8 minuti e 40 secondi (se gli spaghi erano da 8 minuti, se no non lo so); a meno che non siate dei puristi, potete tranquillamente far cuocere gli spaghi più del tempo consigliato: questo faciliterà la successiva fase di scolatura. Fase a cui siamo giunti. Dunque. Sapete che il mercato mette a disposizione degli ottimi scolapasta a prezzi più che ragionevoli. Sapete anche che lo svantaggio comune a tutti gli scolapasta è di dover essere lavati dopo l'uso, e talvolta, a causa di evidenti residui di spaghi che ostruiscono visibilmente uno o più buchi, anche prima dell'uso. Volendo risparmiare tempo ed energie, lo scolapasta può essere tranquillamente evitato. In questo caso, trascorso il tempo di cottura, spegnete il gas, accertatevi che i manici della pentola non siano incandescenti, togliete la pentola dal fuoco, appoggiatela su un angolo del lavandino, e versate la maggior quantità di acqua possibile facendo attenzione a non buttar giù anche troppi spaghi (se ve ne va giù 1 o 2 non importa, non fate i pezzenti cercando di ritirarli su, tanto, ricordate?, li avete spezzati a metà, poi mangiare uno spago in meno vi fa solo bene). Ma così facendo rimane comunque troppa acqua. Allora, prendete con una mano la forchetta con cui avete mescolato gli spaghi e con cui (forse) li mangerete, e con l'altra un manico della pentola; inclinate delicatamente la pentola, sempre tenendola appoggiata sul bordo del lavandino, trattenendo gli spaghi nella pentola per mezzo della forchetta, e cercate di togliere più liquido possibile. Per essere onesti, l'operazione non è delle più semplici, e a volte si rischia di disperdere gli amati spaghi in qualche ignoto cunicolo fognario, ma con un po' di allenamento dovrebbe funzionare. Ora avete i vostri ottimi spaghi asciutti nella pentola. Non resta che aggiungere il sugo o versarli nel piatto contenente il sugo medesimo, dare una energica mescolata e mangiare. Come avrete notato, non vi consiglio di aggiungere formaggio (va grattugiato, costa, fa la muffa) né burro (siete grassi, fate schifo, forse) né altro. Se usate la passata di pomodoro pura potete, volendo, aggiungere un goccio d'olio, se no andate tranquilli così.
    Variazioni:
    • Aggiungendo una semplice scatoletta di tonno funge egregiamente da piatto unico. La scatoletta, grande o media o piccola secondo necessità e disponibilità, dovrà essere aperta (con estrema attenzione) durante la cottura della pasta; una parte dell'olio ivi contenuto dovrà purtroppo essere buttata, ma la restante parte, insieme col tonno che non vi fosse caduto nel lavandino, potrà essere versata nel piatto assieme al sugo. Spiacciciando ben benino il tonno e mescolandolo adeguadamente col sugo, avrete anche una certa dose di proteine, che non fanno male.
    • Sempre aggiungendo il tonno, è addirittura possibile fare totalmente a meno del sugo. Pensateci.

     

    Secondi piatti

    Porco alla griglia

    Ingredienti:
    • Una bella bistecca di porco (consiglio quelle che alcuni definiscono "nodini braciole")
    • Un pizzico di sale (fino)

    Tempo di preparazione:

    • Una decina di minuti

    Tempo di ingestione:

    • Dipende se rosicchiate l'osso con le mani o no

    Pentolame occorrente:

    • 1 griglia (o bistecchiera che dir si voglia)
    • 1 forchetta
    • 1 coltello che taglia
    • 1 piatto (ev. di plastica)
    Innanzi tutto: perché proprio maiale o, per gli amici, porco? Bé, perché a parere di molti è il miglior amico dell'uomo (quindi, per tutti, porco), è buono, costa il giusto, non è ancora impazzito eccetera. Quindi, non si discute: porco. Poi. Per cuocerlo, il porco, occorre una bistecchiera. Ne vendono di diversi tipi, ma personalmente vi consiglio di lasciar perdere quelle troppo leggere e quelle antiaderenti (intanto, nelle parti rialzate, l'antiaderenza dura 2 ore) e di andare sul tradizionale prendendone una di ghisa bella robusta: funziona bene, costa poco (se ne trovano sui 5 euro) e non vi mangiate dell'antiaderente. Una volta che avete a disposizione la griglia e il porco (che forse avrete tirato fuori dal frigo un'oretta prima di mangiare, o forse no, pazienza, la prossima volta però pensateci), accendete un fuoco medio-basso e metteteci sopra la griglia (senza porco!) a scaldare per circa 2 minuti. Comunque, per sapere quando la temperatura è ottimale, prendete la bistecca e appoggiatene delicatamente un lembo sulla griglia: dovrete sentire un leggero sfrigolio. Ora disponete la bistecca al centro della griglia (avevate forse pensato di metterla in un angolo?), se necessario abbassate il gas (non va tanto alto, se no vi brucia fuori e dentro resta cruda, e il porco crudo non mi ispira), attendete qualche istante (non troppo, sennò si attacca), girate la bistecca, attendete qualche altro istante e rigiratela. Sì, lo so, molta gente sostiene che non si fa così, che va cotta tutta in una volta, ma personalmente credo che in questo modo venga meglio: non attacca, cuoce in modo più uniforme, e potete verificare il grado di cottura più semplicemente. Per cui, di tanto in tanto (diciamo ogni minuto, circa), girate la bistecca da una parte all'altra ruotandola contemporaneamente rispetto alla griglia (in modo da rendere la cottura più omogenea). Quando vi pare pronta, se proprio non vi va di tagliarla in mezzo per vedere se la è davvero (e vi capisco, è da animali), spegnete il gas, trasferite la bistecca nel piatto, e mettete acqua nella griglia (ciò faciliterà la successiva pulizia della medesima), cercando di far sprigionare la nube di vapore e grasso più contenuta possibile. Tenete presente che, fatto questo, non sarà più possibile tornare indietro: se è cruda, ve la mangiate com'è e la prossima volta imparate. Indicativamente, le superfici della bistecca dovrebbero risultare biancastre con zone sul marroncino chiaro e altre più piccole di colore più scuro, mentre ai lati non dovrebbero quasi più esserci zone rosse. In ogni caso, ormai quello che è fatto è fatto: salate la bistecca e via.
    Variazioni:
    • No.

     

    Contorni

    Insalata prefabbricata

    Ingredienti:
    • Mezza vaschetta di insalata prefabbricata
    • Un goccio d'olio
    • Un pizzico di sale (fino)

    Tempo di preparazione:

    • Un minuto o due

    Tempo di ingestione:

    • Dipende se vi piace o la mangiate per forza

    Pentolame occorrente:

    • 1 forchetta
    • ev. 1 piatto (consiglio: di plastica)
    L'insalata prefabbricata (vale a dire già lavata e tagliata) ha, onestamente, i suoi difetti: il lavaggio non è sempre dei più accurati, vengono tritate anche le foglie più esterne e dure, il prezzo non è onestissimo. Ma i pregi, a mio parere, sono superiori: è già bell'e pronta, non va scelta, lavata, tagliata, e generalmente contiene già vari tipi di verdura (insalate varie, carote, mais, olive, pomodori) che rendono l'insalata più ricca e appetitosa (o più sopportabile, dipende dai punti di vista) e che altrimenti andrebbero comprati ed elaborati separatamente con grande dispendio di tempo ed energia. Per cui, se volete un consiglio, prendete quella. Se l'avete già presa, e avete intenzione di mangiarla, valutate se è il caso di sprecare un piatto appositamente per quella o se è possibile metterla nello stesso piatto contenente il secondo oppure addirittura lasciarla nella vaschetta (quest'ultima possibilità sussiste unicamente qualora vi stiate apprestando a mangiare l'ultima parte di una vaschetta già iniziata oppure abbiate intenzione di farvene fuori una intera). In ogni caso, mettete un po' d'olio e di sale sull'insalata, date una girata ed è già pronta. L'avreste mai detto?
    Variazioni:
    • Per evidenti ragioni di praticità, economia e rapidità, una porzione di insalata può essere decorosamente sostituita con 7 o 8 cipolline sottaceto. Queste ultime, infatti, fino a prova contraria, costituiscono comunque una forma di verdura in senso lato, ma, a differenza dell'insalata, durano in frigo per settimane. E, rispetto al lavoro che noi consumatori riteniamo necessario a far passare decine di cipolle dal sottosuolo al frigorifero, costano veramente un'inezia. Il che può far insorgere dei dubbi. Ma anche no.

     

    Frutta

    Mela

    Ingredienti:
    • 1 mela

    Tempo di preparazione:

    • 5 minuti buoni

    Tempo di ingestione:

    • Dipende dalla presenza del verme

    Pentolame occorrente:

    • 1 coltello
    • 1 piatto sporco (se disponibile, altrimenti non conviene starlo a sporcare apposta)
    Prendete la mela, esaminatene attentamente la superficie esterna (comunemente detta buccia) per localizzare eventuali vermi a cui andrà prestata particolare attenzione, tagliate la mela in due metà, appoggiate una metà sul tavolo (dalla parte della buccia), tagliate l'altra metà in due quarti, appoggiate un quarto sul tavolo (sempre facendo in modo che il tavolo sia a contatto con la buccia, non con la polpa, non si sa mai), eliminate il quarto di torsolo presente, se la matematica non è un'opinione, nel quarto di mela che avete in mano, facendolo cadere nell'apposito piatto sporco o altrove, togliete anche il quarto di buccia dello stesso, buttandolo nello stesso posto e cercando di non tirar via anche un quarto di polpa, dopodiché, se in quel quarto di mela non c'era neanche un quarto di verme, mangiatela e ripetete l'operazione con gli altri tre quarti. Qualora in uno o più di questi individuaste un forellino che vi induca a sospettare la presenza del fatidico verme, potete far finta di niente (sono tutte proteine) oppure mettervi a scavare con la punta del coltello seguendo il percorso tracciato nella vostra bella mela dalla simpatica bestiolina fino a localizzarla ed espellerla senza complimenti dal vostro prezioso frutto, che potrà poi essere ingerito in tutta tranquillità.
    Variazioni:
    • La mela, a occhio, sembrerebbe sostituibile senza grossi problemi con una pera. Errore. La mela è quasi sempre decente, la pera è quasi sempre troppo acerba o troppo matura. Certo, se indovinate l'attimo è buona. Ma avete altro a cui pensare.
    • Invece, a grandi linee, la mela (o la frutta in genere) può essere sostituita con della sana marmellata. Frutta ce ne dovrebbe essere anche lì, in teoria. Quindi, potete infilare una qualsiasi posata nel barattolo e ingurgitare quella sentendovi a posto con la coscienza. Che non è cosa da poco.

     

    Dessert

    Gelato

    Ingredienti:
    • 1 vaschetta di gelato

    Tempo di preparazione:

    • Nullo, in prima approssimazione

    Tempo di ingestione:

    • Dipende dalla temperatura ambiente

    Pentolame occorrente:

    • 1 cucchiaino (ma se avete una forchetta sporca fate pure con quella)
    Prendete dal congelatore la vostra bella vaschetta di gelato. Notate, per inciso, che non vi ho consigliato coni o roba del genere, né torte gelato complicate, ma una normale vaschetta da mezzo chilo o un chilo (di più mi pare troppo, ma fate voi): il vantaggio principale è il minor prezzo, ma non bisogna sottovalutare la maggiore flessibilità (se ne volete 20 grammi ne mangiate 20 grammi, col cono non è facile) e la semplicità d'uso (potete mangiarlo direttamente nella vaschetta con un banale cucchiaino o, ancora meglio, con la forchetta che avete usato in precedenza, dopo una bella leccata ripulitrice: intanto il gelato è duro). Comunque, si diceva: prendete la vaschetta, apritela (sembra facile, ma a volte c'è sotto un foglio di plastica sigillato con tale cura che per romperlo è necessaria una certa violenza), e mangiate una parte del contenuto (ho detto una parte!) con l'apposita posata. L'importante è cercare di essere più veloci possibile per evitare il completo scioglimento della parte di gelato che forse resterà per la volta successiva: se si scioglie, poi non è più granché, e vi tocca finirlo lì per lì, e non vi fa bene.
    Variazioni:
    • Porcate se ne possono fare, ma perché mai?


    Niente

    Ingredienti:
    • Nessuno

    Tempo di preparazione:

    • Dipende da quanto ci mettete a decidervi a tornare a studiare

    Tempo di ingestione:

    • Nullo

    Pentolame occorrente:

    • Indovinate
    Un sacco di gente che ha studiato sostiene l'estrema importanza della merenda per un'alimentazione equilibrata. Io, da profano, tendo a evitarla, e vi consiglio di fare lo stesso. Poi fate come vi pare, dateci di tè, yogurt, nutella, panettone, panini col lardo, cavoli, ma non dite che non vi avevo avvertito.
    Variazioni:
    • Illimitate


    Pomodoro, mozzarella e carne in scatola

    Ingredienti:
    • 2 o 3 pomodori (consiglio quelli belli rossi, anche se dicono che sono da sugo)
    • 1 mozzarella da 125 grammi
    • 1 scatoletta di carne in scatola da 90 grammi
    • qualche fetta di pane
    • un po' d'olio (non proprio pochissimo)
    • un pizzico di sale (fino)

    Tempo di preparazione:

    • sui 5 minuti

    Tempo di ingestione:

    • dipende se è estate o inverno

    Pentolame occorrente:

    • 1 piatto (consiglio: di plastica)
    • 1 coltello
    • 1 forchetta
    Sì, effettivamente gli ingredienti necessari non sono pochi, ma tenete presente che un piatto così vi risolve degnamente una cena, e, specie d'estate, non è neanche male, anzi. Quindi, mettetevi lì d'impegno, togliete dal frigo la mozzarella (ce l'avevate messa, in frigo, vero?), prendete i pomodori, da cui avrete già tolto il gambo prima di pesarli (se no ve lo fanno pagare), sciacquateli sfregando energicamente, e metteteli in un piatto. Prendetene uno, tagliatelo a metà, prendetene una metà, tagliatela a metà, prendete l'altra metà, tagliatela a metà, e procedendo così per tutti i pomodori che avete deciso di mangiarvi vi ritroverete con un certo numero di quarti di pomodoro. Ora prendete un quarto di pomodoro per volta, eliminate la parte centrale dura e verde e tagliate ciò che resta a metà, e così via per tutti i quarti di pomodoro. Arriverete così ad avere nel piatto un numero di pezzi di pomodoro pari esattamente a otto volte il numero di pomodori originari (si può dimostrare). Prendete la mozzarella, aprite la confezione (eventualmente servendovi del coltello dei pomodori), scolatela con cautela (se vi cade nel lavandino, dopo fa un po' schifo) ma a fondo, tagliatela (sempre con quel coltello) a pezzetti anche di forma irregolare purché di circa 1,5 centimetri cubi di volume (per questa operazione potete servirvi del contenitore della mozzarella, se era di quelli rigidi, oppure metterla direttamente nel piatto coi pomodori, scostando questi ultimi un po' più in là), e unite questi pezzetti alle fette di pomodoro. Poi aprite la carne in scatola, estraetela dalla scatola medesima con la forchetta (potreste tentare di tirarla fuori tutta intera, ma è solo un virtuosismo, vedere oltre), spiaccicatela sul fondo del piatto e spappolatela ben bene, aggiungete olio e sale senza lesinare troppo, se ne avete aggiungete anche un po' di origano tritato, e mescolate il tutto con cura. Intanto che mescolate, controllate se il sale era troppo poco (se era troppo convincetevi che va bene così, tanto c'è poco da fare...), ed eventualmente aggiungetene. Poi prendete una fetta di pane (consiglio quello prefabbricato quadrato morbido che però non è pan carré: è discreto, dura un mese, assorbe bene, non è troppo grasso) con una mano, la forchetta con l'altra e dateci dentro finché non vi verrà voglia di inzuppare un pezzetto di pane nel sughetto composto da olio, acqua dei pomodori e liquido della mozzarella; inzuppatelo pure, e avanti così.
    Variazioni:
    • In situazioni di estrema emergenza, il pomodoro può essere sostituito con polpa del medesimo. Certo, non è la stessa cosa né nel sapore né nell'aspetto, ma se non andate troppo per il sottile e non vi preoccupate dei commenti schifati di chi vi dovesse vedere rimestare nel pastone che viene fuori, grosse controindicazioni non ce ne sono.
    • D'altronde, la carne in scatola può onorevolmente essere sostituita con del tonno.
    • Se vi sentite particolarmente signori, potete anche aggiungere cipolline o funghetti o sottoli vari.
    • Se proprio vi va di strafare, e ne avete a disposizione, aggiungete pure dell'origano. Se no, pazienza.


    Ultimo aggiornamento: 04/12/05