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di Pierluigi Panza 
Data di pubblicazione: 11/07/00

Alessandro Baricco ha fatto pervenire ieri al Teatro Stabile di Torino un' offerta di 150 milioni di lire per acquistare l' allestimento di "Novecento", opera tratta dal monologo di cui č autore inserita nel cartellone della stagione dell' ente.

Lo ha reso lo scrittore, che alcune settimane fa aveva manifestato il desiderio di non lasciare al Teatro Stabile la gestione dello spettacolo non riconoscendosi nella politica culturale dell' Ente da lui definita "poco trasparente". "Alessandro Baricco - si legge in una nota diramata dalla segreteria dello scrittore - ha anche chiesto al Presidente Re Rebaudengo di essere ascoltato dal Consiglio di Amministrazione, in modo da poter spiegare motivi e termini della sua offerta".
Lo scorso 19 giugno, Baricco aveva detto di avere grande rispetto per la storia dello Stabile ma aveva aggiunto: "Sono convinto che la gestione attuale di quel teatro incarni un' idea politico-culturale, un modo di confondere responsabilitą e potere, e uno stile nell' utilizzo di denaro pubblico che io non condivido e con cui non voglio avere nulla a che fare".

Le divergenze tra Baricco e lo Stabile sono nate da quando il Consiglio di amministrazione ha nominato dir ettore artistico Massimo Castri e non, come sperava lo scrittore, Gabriele Vacis. Ma lo spettacolo "Novecento" era gią stato ceduto dai proprietari dei diritti al Teatro Stabile, gią rappresentato su altri palcoscenici e gli attori gią scritturati.