Jean Guitton, Grichka e Igor Bogdanov.
Bompiani editore
ISBN 88-7610-853-X
Una sera d'inverno di qualche anno fa, il Presidente Mitterand si recò in visita privata a casa di Jean Guitton, uno dei più eminenti filosofi cristiani del nostro tempo. Si disse che avesse voluto sentirlo parlare della morte e della Vita; gli avevano diagnosticato un cancro incurabile.
Non molto tempo dopo la partenza del Presidente, Guitton lo seguì. E' bello pensarli lì a compiacersi di quanto si fossero già avvicinati alla Verità, chiacchierando in quella saletta alla periferia di Parigi.
Non sappiamo cosa Guitton disse al Presidente, ma ricordo di aver letto un libro intervista redatto e pubblicato nel 1991 da due fisici, i coniugi Bogdanov, in cui il filosofo pareva fosse disposto a rispondere alle "domande essenziali" seguendo il percorso della Scienza. "... segni premonitori ci dicono che è venuto il momento di aprire nuove vie ad un sapere profondo, di cercare al di là delle apparenze meccanicistiche della scienza la traccia di "qualche cosa d'altro", vicino e strano insieme, potente e misterioso, scientifico ed inspiegabile: qualcosa come Dio, forse.".
Un libro che potrebbe davvero segnare l'inizio di un epocale movimento culturale tendente a colmare il divario fra Scienza e Teologia. Ponte troppo ardito forse, teso su un abisso che sa di ignoranza e di peccato insieme, ma qualche considerazione la dobbiamo alla grandezza dell'intervistato che, a metà della riflessione dice compiaciuto: "Abbiamo così compiuto una tappa importante nel cammino che attraverso la scienza ci conduce verso Dio."