I Viaggi di Alberto

  

LISBON VIRTUAL TOUR

TOUR VIRTUALE DI LISBONA E SINTRA

 

 

La moderna Lisbona, con uno sguardo attento al futuro, custodisce angoli di passato autentico dove si respira aria di altri tempi nei suoi vecchi quartieri che si arrampicano sulle colline, da dove si ammirano panorami indimenticabili

 

 

 

Il Castello di S. Jorge, uno dei simboli della città, non colpisce di certo per la sua eleganza o per il suo stato di conservazione. Ma la sua posizione spettacolare, le stupende viste panoramiche che offre e il fatto di dover attraversare il suggestivo quartiere dell’Alfama per raggiungerlo resta uno dei momenti più indelebili durante la visita della città

 

 La salita inizia dalla città bassa e la prima sosta da non perdere è la Cattedrale , dall’aspetto simile ad una fortezza, resistita a fatica a ben tre terremoti. Poco oltre, una fermata al Miradouro de Santa Luzia è assolutamente d’obbligo, una splendida terrazza panoramica sul fiume e i tetti rossi della città

 

 

 

Il castello fu fatto edificare nel 1100 dopo la vittoria sui mori e divenne per alcuni secoli la residenza dei reali portoghesi; ma le varie vicissitudini e terremoti hanno fatto si che ciò che si può vedere oggi è il risultato di una completa ricostruzione.

 

 

Ai piedi del castello ecco la Baixa,  interamente ricostruita a seguito del disastroso terremoto del 1700. Un tempo, l’accesso alla città avveniva via fiume e la porticata Piazza del Commercio rappresentava il benvenuto ai visitatori

 

Il centro della Baixa è occupato dall vasta piazza chiamata Rossio, che appare in tutta la sua bellezza circondata da edifici neoclassici, tra i quali spicca il teatro nazionale e l’adiacente Piazza Figueira

 

In una città costruita su sette colline, caratterizzata da ripide salite che uniscono un quartiere all’altro, ecco arrivare in aiuto lo  straordinario  Elevador de Santa Justa, ascensore che collega la Baixa al Chiado, 32 metri più in alto; fu ultimato nel 1902 in stile neogotico e presenta una struttura completamente in ferro battuto.

 

 

Il Chiado è la parte più commerciale di Lisbona, con eleganti cafè e negozi delle firme più conosciute, ampie arterie trafficate e una piacevole passeggiata che percorre Rua Garrett. L'attrattiva più importante dal punto di vista turistico è rappresentata dalle rovine del Convento do Carmo, dove rimangono solo le arcate in stile gotico a  simboleggiare il violento terremoto che ha colpito la città nel 1700.

 

Il Barrio Alto, dipinto come il più tradizionale tra i quartieri di Lisbona, probabilmente in questi ultimi anni ha perso parte del suo fascino originale aprendosi decisamente al turismo. Cuore della vita notturna della città, la sera si anima di luci e colori con i piccoli locali dove è possibile assistere a spettacoli (turistici e costosi) di fado, bere un drink o cenare in uno dei numerosi ristoranti a doc per i turisti

Sebbene durante il giorno perda un po’ di fascino, ci sono due valide ragioni per salire al Barrio. Il primo è lo splendido colpo d’occhio offerto dal belvedere dell’Alcantara, il secondo è la visita della chiesa di Sao Roque, dove l’anonima facciata nasconde uno degli interni più opulenti tra le chiese di Lisbona, con preziosi pannelli ricoperti di mosaici, cappelle ornate d’oro e bellissimi azulejos.

 

Il modo più caratteristico e comodo per raggiungere il quartiere è rappresentato dall’Elevador da Gloria, una specie di tram-funicolare che parte dalla città Baixa e che percorre una salita da brivido.

 

 

 

A Belem, quartiere affacciato sul fiume a 6 chilometri dal centro di Lisbona, appare in tutta la sua magnificenza il Monastero di Jeronimos, commissionato nel 1501 in onore del ritorno di Vasco de Gama dalla storica navigazione che aprì una nuova via per i commerci verso l’India; dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, si presenta con una facciata elaborata in stile manuelino ed un grandioso portale riccamente decorato. L’interno della chiesa presenta una spettacolare ed immensa navata con alte colonne e custodisce la spoglie del celebre esploratore. La parte più suggestiva del complesso rimane tuttavia lo splendido chiostro

Lo sguardo verso il fiume è indubbiamente rapito dalla bizzarra e isolata Torre di Belem che forse può rappresentare il simbolo di Lisbona. Fu fatta edificare per proteggere l’ingresso del porto della città ed oggi rappresenta l’icona dei celebri navigatori che partivano da qui verso l’ignoto. I dettagli delle sculture sono decisamente elaborati, a partire dalle funi scolpite nella pietra fino alle straordinarie torrette costruite in stile moresco.

 

 

Il monumento di Belem che più richiama l’attenzione è senza dubbio il Padrao dos Descobrimentos, data la sua maestosità e altezza, innalzato a memoria delle imprese dei tanti esploratori che partivano per mete sconosciute. La forma ricorda una caravella con la prua rivolta verso il fiume e l’oceano e scolpiti su entrambi i lati si trovano i personaggi illustri che hanno fatto la storia della navigazione portoghese ed altri importanti personaggi storici, tra i quali si possono facilmente riconoscere Vasco de Gama e Ferdinando Magellano...

...l'ingresso include l’ascensore che conduce alla cima, dove si può ammirare una fantastica vista ed osservare la sottostante immensa bussola nautica disegnata sul pavimento, contornata dalla mappa nautica con indicate le rotte del XV secolo

Una visita a Lisbona non può non includere una giornata a Sintra, incantevole località di villeggiatura a circa mezz’ora d’auto da Lisbona, dove si innalza il  maestoso Palacio Nacional che risale al XIV secolo, facilmente riconoscibile per i due enormi camini conici visibili da molto lontano

L'interno colpisce per le splendide sale decorate, una combinazione di stili differenti dove si impone in prevalenza quello moresco, come si può facilmente notare nella splendida Sala dos Brasoes, dove le pareti rivestite interamente in maiolica e la cupola riccamente decorata lasciano senza parole

Il Palazzo da Pena s’innalza quasi come un miraggio sulla cima delle colline che circondano Sintra: dalla facciata decisamente originale e fantasiosa, una combinazione bizzarra di stili architettonici che si fondono in modo sorprendente, quasi a ricordare un palazzo arabo ma dai colori mediterranei, circondato dal verde intenso della vegetazione dolce e lussureggiante

Si presenta con cupole orientali rotondeggianti, pareti ricoperte da azulejos e decorazioni finissime, mura merlate intervallate da torri e torrette. Gli interni sono degni dell’opulenza di una vera reggia: si accede dall’arco d’ingresso che ricorda una moschea, quindi si attraversano le varie sale tra cui spicca quella araba, fatta di archi a volta e preziosi arredi, ma soprattutto la sala da ballo, vero gioiello del complesso sontuosamente arredata

Da Sintra, una strada a curve che risale le verdi colline conduce fino all’oceano, dove il selvaggio promontorio di Cabo Roca segna la fine del vecchio continente e domina dall’alto delle scogliere un impervio tratto di costa fatto di imponenti faraglioni e distese di prati verdi che in primavera si riempiono di fiori.  L’importanza del luogo è sancita da una colonna sovrastata da una croce, con una lapide che segna la longitudine e la latitudine e recita”Aqui, onde a terra se acaba e o mar comeca”.

 

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