I Viaggi di Alberto

 

albertogregori72@yahoo.it

 

ISLANDA

 

Agosto 2009

Penisola geotermica di Reykjanes, Circolo d'Oro, Seljalandsfoss, Skogafoss,

Vik, Parco Nazionale di Skaftafell, Vatnajökull

 

Data di Partenza: 1 Agosto 2009 - durata: 8 giorni

Volo Icelandair, auto a noleggio - pernottamento in chalet, appartamento, fattoria, hotel

Difficoltà organizzativa e di viaggio: medio-facile

 

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Penisola di Reykjanes

Circolo d'Oro e Sud

Skaftafell, Vatnajokull, Vik

 

Commento

Islanda, la terra più giovane del mondo, in continua evoluzione, in perenne sconvolgimento. Qui dove il ghiaccio incontra il fuoco, dove la rabbia dei vulcani si diverte a modificare il paesaggio, dove l'acqua delle cascate precipita prima prepotentemente e poi elegantemente, dove il verde abbagliante della campagna contrasta con il nero delle rocce laviche più antiche.

Qui dove la terra fuma in continuazione ed il vapore sprigionato dal sottosuolo incanta con la prepotenza e la magia dei geyser, dove ci si può immergere nelle acque termali bollenti mentre la temperatura dell'aria è più che frizzante.

Islanda, dove vivere qualche giorno al di fuori dei  luoghi comuni, un'estate diversa, ai confini del continente e forse del mondo intero, in un'intensità di emozioni, unita ad un pizzico di avventura, attraverso  paesaggi unici ed inimmaginabili. 

                   

 

Premessa

Dopo aver valutato a lungo quale itinerario percorrere, considerato i soli 7 giorni a disposizione, alla fine abbiamo deciso di percorrere e dedicare più tempo alla costa sud ed ai parchi nazionali di Skaftafell e del ghiacciaio Vatnajökull, il più esteso ghiacciaio europeo, per praticare le varie attività che il parco offre, evitando di percorrere il ring completo visto che, il tempo a disposizione, non ci avrebbe permesso di visitare i luoghi con la dovuta calma.

Organizzando il viaggio individualmente, siamo riusciti a risparmiare non poco, grazie alla forte svalutazione della corona islandese che, rispetto allo scorso anno, ha perso metà del suo valore. In questo modo, una destinazione che fino a 12 mesi fa proponeva prezzi proibitivi, pur presentando ad ogni modo costi medio alti, è stata più a portata di mano e con costi più o meno equiparabili ai nostri ed alle altre destinazioni europee.

Prenotando con molto anticipo, a dicembre, siamo riusciti a trovare il volo diretto Icelandair Malpensa-Keflavik a € 360. Maggiori difficoltà nel trovare un noleggio auto a prezzi umani, visto che le principali compagnie di autonoleggio hanno convertito i prezzi in euro.

Alla fine abbiamo prenotato con una compagnia locale (Hasso Car Rental) al costo di € 350 per una settimana, comprensivo del ritiro e consegna presso l’aeroporto. L’agenzia non dispone di un ufficio a Keflavik, troverete un incaricato che vi consegnerà l’auto.

Per i pernottamenti abbiamo variato dai cottage all’appartamento, dall’hotel alla fattoria, alternando la possibilità di cucinarci da soli la cena a qualche uscita al ristorante o il buffet direttamente in albergo. Prezzo medio a notte, in 3, con colazione, € 90-100.

I prezzi dei supermercati sono simili ai nostri, più care frutta e verdura, più economica la carne. Il prezzo della benzina è di poco superiore ad 1 euro, meno che da noi.

1° giorno, Malpensa, Keflavik

                               

Partenza leggermente in ritardo del volo Icelandair ma arrivo puntuale alle 19.15. Veloce ritiro dei bagagli e troviamo subito l’incaricato della Hasso Car Rental che ci consegna l’auto. L’ufficio cambio all’aeroporto è stranamente chiuso, ci dicono che aprirà in serata verso le 22.00…sarà vero?.

La nostra prima destinazione dista solo un paio di km, il Motel Alex (€ 91), dove ci sistemiamo in un pratico chalet di legno di dimensioni contenute ma che dispone di angolo cottura, con un minuscolo bagno con doccia e lavandino al limite della praticabilità.

L’aria è pungente, il cielo azzurro e tinto di nuvole bianche all’orizzonte, il paesaggio intorno brullo. Ci si sente subito immersi nel clima Islandese!

Alle 22.00 c’è ancora molto chiaro, torno in aeroporto e trovo il cambio aperto…non ci credevo! Discreto tasso di cambio (1 corona = € 0,0057, lo scorso anno era 0,012 !!!)

2° giorno, Penisola di Reykjanes e Hengill

Dopo una veloce e piccola colazione al motel, partiamo per la visita della Penisola di Reykjanes, un luogo solitamente poco visitato e fuori dai principali circuiti turistici, che invece consiglio fortemente di visitare perché offre luoghi davvero molto suggestivi.

                   

Prima tappa Garoskagi, un promontorio con due fari, uno antico ed uno moderno, punto privilegiato per il bird-watching. Nulla di eccezionale.

Proseguiamo verso i luoghi più belli della penisola, con una strada che attraversa paesaggi lavici, con sfumature verdi qua e là ed il blu del mare all’orizzonte. Sulla strada non incontriamo nessuno, sostiamo al Ponte tra i due Continenti, dove un canyon separa la zolla americana da quella europea. Tappa successiva l’imperdibile area geotermale di Gunnuhver: lasciamo l’auto e percorriamo un sentiero nel prato circondato da un imponente faro, dove spuntano sparse delle fumarole.

Si passeggia di fianco a pozze ribollenti di fango, temperature altissime, forte odore di zolfo, sembra di essere su un altro pianeta. Di fianco si trova un lago azzurrissimo ricco di silice, la copia della Laguna Blu, ma con acqua fredda, il luogo è talmente deserto che risulta ancor più affascinante.

Vista la bella giornata, decidiamo di passare dalla Laguna Blu per scattare qualche fotografia con il cielo azzurro, anche se torneremo qui l’ultimo giorno per immergerci. Una parte della laguna è lasciata allo stato naturale, con rocce tinte di bianco che emergono dall’acqua azzurra che sembra candida come il latte, circondata da rocce nere laviche e con gabbiani a riposo sulle rocce. Un luogo davvero straordinario e unico al mondo. Entriamo poi nello stabilimento balneare per salire sulla terrazza dove si ammira interamente la laguna, quella attrezzata, dove emergono dall’acqua fumi impressionanti che portano la temperatura dell’acqua a circa 40 gradi.

                   

Proseguiamo lungo la penisola con una strada sterrata, con montagne imponenti da un lato ed il mare azzurro dall’altro, una strada davvero spettacolare che porta fino alle sorgenti termali di Seltun. Qui il vapore esce dalla terra a circa 200 gradi, si mischia con lo zolfo e tinge le montagne di tutti i colori, dall’azzurro al giallo, dal rosso al verde dei pascoli, dove brucano liberi i famosi cavalli islandesi. Una passerella di legno permette di visitare comodamente la zona, di passare a distanza ravvicinata dalle fumarole e di ammirare belle viste sulla zona.

                   

Proseguiamo lungo la strada sterrata 42 che offre continuamente magiche vedute tra mare, montagne e verdi pascoli ed arriviamo fino alla località di Hveragerði, dove proseguiamo fino al parcheggio dove inizia il sentiero di montagna che percorre l’area geologica di Hengill.

Il sentiero si inerpica attraverso una valle verdissima con numerose fumarole e pareti multicolore, dove scorre un limpido torrente che forma alcune cascate e che, mano a mano che si sale, diventa sempre più caldo fino a raggiungere temperature superiori ai 40 gradi, dove è possibile immergersi. Il luogo è davvero idilliaco, sembra di essere in alta montagna ma all’orizzonte scorgiamo il mare, il verde della valle è accecante ed alcune famigliole islandesi sono placidamente immersi nel torrente, la cui temperatura contrasta fortemente con l’aria frizzante formando del vapore. La camminata dura circa 3 ore, tra andata, ritorno e una meritata pausa.

                   

Terminiamo l’intensa e bellissima giornata a Selfoss, dove abbiamo prenotato due notti presso il Fosstún Apartments (€ 80 con colazione) e troviamo uno spazioso e super accessoriato appartamento moderno con la colazione già pronta in contenitori nel frigorifero.

Mentre la moglie prepara la cena, io e Davide andiamo alla piscina comunale (ingresso 2 euro), con una piscina interna, una esterna, una laguna con l’acquascivolo e diversi idromassaggi all’aperto. In Islanda tutti i paesini hanno la loro piscina, con acqua geotermale costantemente sui 35-40 gradi, senza bisogno di cloro in quanto l’acqua viene naturalmente riciclata nel giro di 24 ore. E’ davvero strana la sensazione di stare a mollo in una piscina all’aperto mentre la temperatura esterna non supera i 15 gradi: Davidino non smette nemmeno di fare gli acquascivoli, mischiandosi come un temerario tra i bambini islandesi, più abituati a questi sbalzi termici.

3° giorno, Circolo d'Oro

                   

L’intera giornata è dedicata alla visita del famoso Circolo d’Oro, che decidiamo di percorre al contrario rispetto al programma solitamente osservato dai tour operator, in modo da incontrare meno gente. La strada attraversa le verdi campagne islandesi, tra cavalli e pecore al pascolo, scorgiamo i primi ghiacciai. Dopo una veloce sosta al cratere Kerio, dove si è formato un lago spettrale, arriviamo a Geyser, con molte aspettative. E’ un luogo davvero straordinario e che non può affatto deludere! Qui si trova il geyser più regolare del mondo, lo Strokkur, che esplode eruttando ad intervalli di 5-6 minuti creando uno spettacolo unico al mondo. Si starebbe un giorno intero ad ammirarlo. L’acqua è di un colore blu irreale e diventa azzurra quando, poco prima dell’eruzione, si forma una gigantesca bolla.

                   

L’acqua fuoriesce violentemente, creando un effetto strepitoso, per poi essere risucchiata velocemente, come se il geyers si svuotasse improvvisamente. Intorno allo Strokkur si trovano altri geyser addormentati, con acqua dalla limpidezza indescrivibile.

A breve distanza raggiungiamo la cascata più famosa d’Islanda, Gullfoss, davvero maestosa e imponente. Un sentiero percorre il bordo inferiore, sale ad una piattaforma naturale rocciosa ed infine si inerpica verso il belvedere superiore, dove si ammira la forza del fiume e l’acqua che precipita in un profondo canyon. Fa da sfondo il maestoso ghiacciaio Langjokull. Mozzafiato.

                   

Da Gullfoss percorriamo la strada sterrata 365 che passa da Laugarvatn, circondata da montagne vulcaniche dai colori mozzafiato ed una vista spettacolare sulla vallata e sul magico lago del parco nazionale di Þingvellir, sede dell'antico parlamento islandese all'aperto ed importante area geologica. E' qui infatti che si può ammirare la dorsale atlantica, imponente frattura che separa il continente nord americano da quello europeo. L’ambiente è davvero idilliaco, con cascatelle che si gettano nel limpido torrente e una vista a 360 gradi tra campagne e montagne. Una splendida giornata, con cielo azzurro e temperature vicine ai 20 gradi.

                   

Torniamo a Selfoss dove anche stasera non rinunciamo ad immergerci nella calda piscina comunale.

4° giorno, Seljalandsfoss, Skogafoss, Vatnajokull

                   

Oggi lunga giornata di trasferimento fino ai piedi del ghiacciaio Vatnajökull, dove abbiamo prenotato due notti presso la fattoria Smyrlabjorg. La costa sud offre notevoli attrattive, che decidiamo di visitare in giornate diverse, visto che al ritorno percorreremo la stessa strada.

Il cielo oggi si è ingrigito e minaccia pioggia, le splendide giornate e le tiepide temperature dei primi 3 giorni non le ritroveremo più. Ma l’Islanda è magica anche quando il termometro si ferma sugli 11 gradi, il cielo è grigio ed il vento soffia a 90 kmh…

                   

Visitiamo due tra le cascate più famose e spettacolari d’Islanda: la prima è Seljalandsfoss, dall’aspetto candido e inconfondibile, precipita da un’altezza notevole da una parete verdissima, con un sentiero che permette di arrivare dietro alla cascata, dopo una doccia garantita. La seconda è ancor più maestosa,la Skogafoss, dove l’acqua è roboante e precipita da60 metri. Un sentiero che si inerpica sulla montagna permette di raggiungere la cima. Qui vicino si trova anche il museo all’aperto di Skogar, una ricostruzione di un villaggio islandese del passato, con le tipiche abitazioni con il tetto di torba, la chiesetta, la scuola.

                   

Proseguendo, ci inoltriamo in un paesaggio sempre più spettacolare, quello dei ghiacciai che contrastano con il fuoco dei vulcani. Lungo il tragitto si attraversano le verdi pianure del sud, dei desolanti Sandur, dalla rocce vulcaniche ricoperte dal muschio verde, della mole del vulcano Hekla, il più famoso d’Islanda grazie alle sue spettacolari eruzioni che si verificano circa ogni 10 anni. La prossima è in previsione per il 2010….badate bene prima di pensare all’Islanda per il prossimo anno!

Lungo la strada troviamo di tutto: un pallido sole che si fa spazio tra le nuvole, una bufera di vento e pioggia che fa sbandare anche l’auto, mentre a fianco vediamo talvolta qualche ciclista che fa addirittura fatica a spingere la bici.

                   

Lasciamo la statale per una deviazione che porta allo spettacolare canyon Fjaðraárgljúfur, dove una breve passeggiata offre una vista mozzafiato della profonda spaccatura, dove a valle scorre un torrente. Infine giungiamo alla fattoria Smyrlabjorg (€ 120 la tripla con colazione), che sembra più un hotel 3 stelle, con camere ben curate ed una grande sala ristorante dove ceniamo con un buffet di qualità.

5° giorno, Vatnajokull e Jokulsarlon

                   

La giornata purtroppo non promette bene, le montagne sono ricoperte da nuvole e pioviggina, ma almeno il vento è cessato. Dobbiamo raggiungere la sommità del ghiacciaio Vatnajökull dove abbiamo prenotato un tour in skidoo. Alle 9.30 ecco arrivare puntuali le superjeep del Jöklajeppar che si inerpicano sulla spettacolare e verticale F985, che in una ventina di minuti raggiunge il rifugio sul ghiacciaio. Qui indossiamo le tute invernali, casco e guanti e raggiungiamo le nostre motoslitte. La visibilità è davvero pessima e purtroppo non riusciamo a godere della meravigliosa quanto rara vista sul ghiacciaio. Qui basta un nuvola per impedire il panorama, figuriamoci in una giornata come questa. Il giro in motoslitta è davvero uno sballo, un’esperienza unica, scorrazziamo sul ghiacciaio per circa un’ora: la guida ci dice di tenere una distanza di circa10 metri tra uno skidoo e l’altro, spesso quello davanti sparisce nella nebbia e ci si trova praticamente un muro di nuvole davanti….inquietante! Il percorso è semi-tracciato, ma ci troviamo pur sempre su un ghiacciaio e non su una pista, con cunette e dossi che ti fanno saltellare e ti sballottano da una parte all’altra con la sensazione di ribaltarti da un momento all’altro. La temperatura sarà vicina allo zero e scende un ogni tanto un leggero nevischio.

Torniamo a valle e al ritorno le nuvole si alzano un poco permettendoci di ammirare la vertiginosa strada che abbiamo percorso all’andata.

                   

Proseguiamo lungo la strada che offre un paesaggio unico: ghiacciai da una parte e mare dall’altra, fino ad incontrare il luogo più straordinario d’Islanda: la laguna glaciale di Jokulsarlòn; nessuna descrizione e nessuna foto possono rendere giustizia al colpo d’occhio che si presenta al suo cospetto: un numero impressionante di iceberg azzurri che galleggiano sulle acque dove nuotano le foche, con riflessi unici e magici. Lo sfondo è racchiuso da un imponente ghiacciaio che incontra la laguna: con alcuni mezzi anfibi, iniziamo la navigazione sulla laguna, sfiorando questi ammassi di ghiaccio dove ci si può sbizzarrire nel trovare le forme più stravaganti: una in particolare, somiglia in modo impressionante ad un elefante.

                   

A bordo ci viene fatto assaggiare il ghiaccio che ha più di 1000 anni, per contro, la laguna è recente, si è formata circa 70 anni fa per via dello scioglimento dei ghiacci. Gli iceberg vagano nella laguna fino a 5 anni prima di trovare sbocco nel mare. Torniamo alla fattoria piuttosto infreddoliti, per il nostro meritato riposo.

6° giorno, P.N. Skaftafell

                   

La giornata la dedichiamo interamente alla visita del magnifico Parco Nazionale di Skaftafell. Abbiamo appuntamento conla Glacier Guides che ci fornisce picozza e ramponi e partiamo alla volta di una lingua del ghiacciaio che scende fino a valle. Il sole fa capolino di tanto in tanto e la visibilità è discreta. Dopo le spiegazioni necessarie, cominciamo la camminata sul ghiaccio, passando a fianco di spaventosi crepacci, cascatelle che si tuffano nelle gallerie formate dal ghiacciaio ed ammirando vertiginose pareti dove spuntano piramidi di ghiaccio, con lingue impressionanti il cui spessore supera i10 metri.

                   

Torniamo verso il Visitor Center e percorriamo il sentiero di circa 30 minuti che conduce alle cascate nere Svartifoss, le meno imponenti viste fino ad ora, ma uniche per la presenza di colonne di basalto dalla forma esagonale di provenienza vulcanica. Per terminare questa indimenticabile giornata, percorriamo un sentiero che si inoltra su un’altra impressionante lingua di ghiaccio che si estende in una vallata verde, dove appare improvvisamente un arcobaleno che rende ancor più suggestivo il luogo.

                   

Raggiungiamo la località di Kirkjubaejarklaustur dove pernottiamo nel primo vero hotel del viaggio, l’Icelandair Hotel Klaustur (tripla solo pernottamento € 105, colazione extra circa 6 euro).

7° giorno, Vik e Laguna Blu

Percorrendo la strada che torna verso Keflavik, sostiamo nella località di Vik, dove percorriamo le due deviazioni che dalla statale 1 si spingono verso il mare. La spiaggia nera di Vik è un posto davvero affascinante, vi si trovano due imponenti faraglioni, una parete di basalto con una gigantesca grotta ed alcuni esemplari di pulcinella di mare, il simbolo dell’Islanda. Il vento è fortissimo, sembra di essere ai confini del mondo. La seconda deviazione, più affollata rispetto alla precedente, porta alle scogliere di Dyrholey, dove si ammira una grandiosa vista sulla spiaggia nera e dove nidificano numerose pulcinella di mare.

                   

La giornata è abbastanza grigia e fredda, l’ideale per rilassarsi qualche ora nelle acque calde della Laguna Blu. Il contrasto tra la temperatura esterna e quella dell’acqua crea un effetto davvero particolare, così come il vestiario della barista che serve birre ghiacciate ai bagnanti in costume nella laguna.

                    

Un luogo davvero straordinario, l’emblema di questo paese, immerso in una natura senza eguali, contrastante, affascinante e per molti aspetti primordiale.

 

Programma           

1° giorno

Keflavik

Volo per l'Islanda da Malpensa nel pomeriggio con arrivo in serata, sistemazione nei pressi dell'aeroporto di Keflavik in cottage con angolo cottura.

2° giorno

Selfoss

Visita della penisola geotermica di Reykjanes, La penisola è contraddistinta da attività vulcanica e ampie distese di lava, sorgenti termali e solforiche. Varie soste: Garoskagi, bellissimo promontorio dove è facile avvistare le balene, al simbolico ponte fra i due continenti, ai campi di lava di Valahnukur, all'area geotermale di Gunnuhver, alla Laguna Blu per una breve visita ed alla riserva Reykjanesfolkvangur, con il lago grigio, le sorgenti termali di Krisuvik e Seltun con acqua a 200°C ed alle scogliere di Krysuvikurberg. Proseguimento per Selfoss e camminata di 3 km nella suggestiva aera geologica di Hengill (Reykjadalur) dove scorre un fiume dalle acque caldissime.

3° giorno

Selfoss

Intera giornata nel cosidetto Circolo d'Oro. Partenza per il Parco Nazionale di Þingvellir, sede dell'antico parlamento islandese all'aperto ed importante area geologica. E' qui infatti che si può ammirare la dorsale atlantica, frattura che separa il continente nord americano da quello europeo. Si raggiunge la cascata Gullfoss passando per Laugarvatn, una delle più belle cascate islandesi che si gettano in un profondo canyon verdissimo. Nelle vicinanze si trova l'area dei geyser e Il cratere Kerið, dove si assiste allo spruzzo di acqua bollente dello Strokkur che si innalza per oltre 50 metri ad intervalli regoalari, da cui hanno preso il nome tutti i geyser della Terra. Rientro a Selfoss attraversando i verdissimi paesaggi islandesi.

4° giorno

Skafatell

Partenza per una delle più affascinanti zone del mondo, l'est islandese, quello dei ghiacciai che contrastano con il fuoco dei vulcani. Lungo il tragitto si attraversano le verdi pianure del sud, affiancate dalla mole del vulcano Hekla, il più famoso d’Islanda grazie alle sue spettacolari eruzioni che si verificano ca. ogni 10 anni. Sosta alla cascata Seljalandsfoss, rappresentata in molti calendari dedicati all'Islanda a causa del suo aspetto inconfondibile e della sua bellezza selvaggia, in special modo quando coronata da un arcobaleno. Ai lati si inerpica un sentiero impervio che permette di arrivare dietro la cascata stessa ed ammirare il potente getto. Altra cascata è quella di Skogafoss, dove il sole, colpendo le goccioline d'acqua sollevate dalla caduta, dà origine a splendidi arcobaleni. È larga 25 metri e cade per 60 metri. A destra del salto si inerpica una scalinata di circa 700 gradini che porta al culmine della cascata e a pochi passi dall'inizio del salto: vista mozzafiato garantita. Si raggiunge il Parco Nazionale di Skaftafell, ai piedi del Vatnajökull, il più esteso ghiacciaio europeo.

5° giorno

Skafatell

Si raggiunge il parcheggio dal quale si parte con le super-jeep per un'escursione mozzafiato sul ghiacciaio. Giro in motoslitta di un'ora. Proseguimento sulla statale 1, dove a breve distanza si trova la laguna glaciale di Jokulsarlòn; qui il ghiacciaio Breidanmerkurjökul ha formato una vasta laguna da dove si staccano piccoli iceberg e nuotano le foche, che si visita con una gita in barca.

6° giorno

Kirkjubaejarklaustur

Escursione di tre ore sul ghiacciaio con i ramponi e trekking nel parco nazionale, ammirando lingue di ghiaccio impressionanti il cui spessore  supera i 10 metri. Passeggiata di mezz'ora fino alle Svartifoss, le cascate nere, per la presenza di colonne di basalto dalla forma esagonale di provenienza vulcanica. Proseguimento per  la caratteristica cittadina di Kirkjub con sosta alla panoramica località di Geirland, caratterizzata da piccole cascate che scendono da montagne verdissime.   

7° giorno

Keflavik

In mattinata passeggiata al maestoso canyon Fjaðraárgljúfur, quindi partenza per Vik, con l'immensa spiaggia nera. Lungo la strada si oltrepassa il ghiacciaio di Myrdals e le scogliere di Dyrholey, dove nidificano migliaia di uccelli marini e pulcinelle di mare. Il tour dell'Islanda termina alla Laguna Blu, piccolo lago dalle calde acque dal colore blu intenso in cui ci si può immergere in tutte le stagioni. Si tratta di un lago artificiale alimentato dall’acqua utilizzata dalla vicina centrale geotermica. La temperatura dell’acqua (bianca come il latte perché ricca di Silice) è di ca. 38 gradi, e il paesaggio circostante ha un che di irreale grazie al vapore che avvolge tutto come una leggera nebbiolina.  Sistemazione nei pressi dell'aeroporto di Keflavik in cottage con angolo cottura.

8° giorno

Volo

In mattinata volo per Malpensa.

 

 

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