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Marzo 2007
Madrid, Toledo, Escorial, Avila, Segovia
data di partenza: Marzo 2007- durata: 8 giorni
Volo low cost, treno e auto a noleggio
Eccoci in partenza per la quarta volta destinazione Spagna; questo lascia intendere la mia ammirazione verso questo Paese, sempre capace di sorprendere e di accoglierti con il suo calore, la bellezza dei suoi paesaggi e delle sue città, lo spirito festoso della sua gente. Questa volta facciamo tappa nella parte più continentale della Spagna, Madrid e la Castiglia. Regione caratterizzata da aspre montagne, stili inconfondibili e paesaggi dolci.
L’abbiamo lasciata con i 45° gradi dell’Andalusia, per ritrovarla con il ghiaccio e la temperatura rigida di Avila e Segovia e con il colpo di coda di questo pazzo inverno.
Ma il sole splendente della Spagna è capace di riscaldare anche le giornate più fredde, e anche questa volta la bellezza dei paesaggi, lo stile inconfondibile delle sue cittadine, la ricchezza delle sue Chiese e l’esuberanza della gente non ci hanno tradito!
Musei e dolce vita!
Dopo aver visto New York e Londra non avrei mai immaginato una città capace di superarle dal punto di vista del movimento delle strade. E invece ecco Madrid, in questo inizio di primavera, con tutta le strade del centro invase da miriadi di persone, artisti e spettacoli di strada, suoni e ritmi coinvolgenti.
Non si può dire che Madrid abbondi di monumenti da visitare, almeno se consideriamo quelli da visitare internamente: fatta eccezione per lo splendido Palazzo Reale, le Chiese non colpiscono più di tanto: la Cattedrale de l’Almudena è una costruzione moderna, più storiche sono l’ex Cattedrale di San Isidro ed il Convento de las Descalzas Reales.
Ma per gli amanti dell’arte e dei musei è un vero paradiso: a parte i tre grandi, Prado, Thyssen-Bornemisza ed il Centro de Arte Reina Sofia, ci sono talmente tanti musei minori che forse per vederli tutti non basterebbe un mese!
Ciò che colpisce di Madrid sono le splendide e ampie arterie con edifici rinascimentali, come la principale Gran Via, le sue belle piazze, prima tra tutte Plaza Major, le porte monumentali e le movimentate vie pedonali e commerciali del centro storico.
Gli immensi parchi fanno da sfondo a quella che sembra una metropoli vivibilissima, con trasporti efficienti, fiumi di gente che si riversa sulle strade a qualsiasi ora del giorno e della notte, infiniti locali, taverne, ristoranti, e tante attrazioni e parchi di divertimento nelle immediate vicinanze per tutta la famiglia.
Una città dunque che colpisce per la sua voglia di vivere e di godersi la giornata dall’alba fino a notte fonda.
Il volo Easyjet (€ 65 a/r) atterra in perfetto orario all’aeroporto di Madrid Barajas; ci dirigiamo al terminal 2 dove si trova la metropolitana che in 15 minuti conduce a Nuevo Ministerios, nel centro moderno e commerciale della città. Ritiriamo al centro visitatori le nostre tessere acquistate online, la Madrid Card di 3 giorni (€ 53, prezzo scontato con Neoturismo) e l’abbonamento turistico ai mezzi di trasporto zona A per 5 giorni (€ 14).
Il nostro hotel è raggiungibile a piedi da Nuevo Ministerios in 10 minuti. L’hotel Gran Atlanta è un moderno 4 stelle prenotato su asiarooms.com al prezzo imbattibile di € 57 a notte per due adulti + 1 bambino con colazione. La posizione è discreta, e si arriva in centro storico con 8 fermate di metropolitana linea1, senza cambi, dalla stazione di Alvarado, che dista circa 400mt dall’hotel. La via è molto tranquilla, senza traffico né rumori.
Depositati i bagagli, ci dirigiamo subito in centro per una prima passeggiata nella cosiddetta “Madrid degli Asburgo”, partendo da Puerta del Sol, la piazza dove si trova il km. 0, ovvero da dove si dice partano tutte le strade della Spagna e dove innalza il famoso campanile sotto il quale i madrileni attendono l’inizio del nuovo anno.
Seguendo Calle Major e la pedonale Calle de Postas, molto caratteristica con locali di ogni tipo, arriviamo alla splendida Plaza Major, uno degli angoli più incantevoli della capitale. E’ una piazza porticata rettangolare alla quale si accede tramite 9 porte di accesso, immensa e piena zeppa di gente (è sabato e ci sono una ventina di gradi) e di spettacoli improvvisati da artisti di strada.
Poco distante, seguendo gli stretti vicoli, ci si trova in un’altra bella piazza, Plaza de la Villa, molto più piccola ma altrettanto caratteristica, dove spicca il Municipio circondato da aiuole fiorite e altre costruzioni medievali.
Riprendiamo Calle Major fino al termine per finire di fronte alla Cattedrale Almudena, costruita nel secolo scorso, molto più appariscente all’esterno che internamente. Di fronte alla Cattedrale, separato dalla Plaza de l’Armeria, si trova il Palazzo Reale. Al centro della luminosa piazza si ha uno dei migliori colpi d’occhio di Madrid, con una fantastica vista a 360 gradi.
Lasciamo la piazza (il Palazzo lo visiteremo lunedì), e raggiungiamo prima il Teatro Real (bruttino, almeno dall’esterno) attraversando la verde Plaza de Oriente, quindi arriviamo al convento de Las Descalzas Reales. Dopo aver percorso la moderna e commerciale Calle del Carmen, interamente pedonale, ci troviamo sulla monumentale Gran Via, trasportati dall’incredibile massa di gente a passeggio. La Gran Via è davvero il simbolo di Madrid, dell’eleganza dei suoi edifici in stile barocco e Art Nouveau e dell’immensità dei suoi viali.
In poco più di 2 km di passeggiata abbiamo potuto ammirare i diversi stili della città, passando dalla Madrid asburgica a quella borbonica, dal medioevo all’architettura moderna.
Per cena ci fermiamo al ristorante Fresco, una catena di buffet di pazza e pizza (€ 10) dove ci soddisfa solo il prezzo, mentre la qualità del cibo è piuttosto scadente.
Dopo cena, nuova passeggiata tra Puerta del Sol e Plaza Major: la gente si è moltiplicata, si fa quasi fatica a camminare, ma Madrid la sera è assolutamente unica: inizia una delle notti più intense e frenetiche d’Europa.
Madrid con i bambini
Se vi recate a Madrid con i bambini, (come nel mio caso), potete unire la visita della città a molte attrazioni che saranno la gioia dei piccoli, e alternando visite culturali a momenti di divertimento, non rischierete di farli annoiare troppo. La Madrid Card permette di accedere a tutte le attrazioni, oltre ai musei, palazzo reale, visite turistiche.
Cominciamo la giornata partendo dal mercato domenicale El Rastro, una specie di immenso mercato delle pulci. Qui vicino si può visitare anche l’ex Cattedrale di San Isidro.
Al termine ci trasferiamo allo Zoo-Acquario, situato all’inizio di Casa de Campo, un parco immenso dove non sembra quasi più di essere in una città. Si tratta di una via di mezzo tra un semplice zoo e un parco a tema come il Sea World, in versione mignon naturalmente, con vari spettacoli tra cui l’esibizione dei leoni marini, dei rapaci, dei delfini, ecc.
Da qui, in pochi minuti di bus si raggiunge il Parque de Atracciones, il luna park della città, ma le file sono lunghe e le attrazioni o troppo adrenaliniche o troppo infantili. I bambini comunque si divertiranno non poco.
A 500 metri dall’uscita del parco, una stradina in salita porta alla stazione del teleferico (sembra che nessuno lo conosca), che scende in città attraversando buona parte di Casa de Campo.
Stanchi ed affamati, decidiamo di cenare nei dintorni dell’hotel, ma i ristoranti aprono tutti dopo le 20.30 o 21.00. Finiamo così da Mc Donalds (disperazione!!!).
La mattinata la dedichiamo alla visita del sontuoso Palazzo Reale, davvero immenso, contiene più di 2000 stanze, ma naturalmente quelle visitabili sono molto ma molto meno. Una volta saliti dalla grandiosa scala in marmo, si incontrano le più significative: la sala del trono, quella della porcellana, piccola ed intima, fino alla grandiosa sala da pranzo, anche se la tavolata spoglia non rende giustizia alla bellezza del salone. All’esterno del palazzo, tornati in piazza dell’Armeria, si trovano la Farmacia e l’Armeria Reale.
Terminata la visita ci spostiamo al Museo delle Cere, con la ricostruzione di personaggi famosi a partire da Cristoforo Colombo fino ai nostri giorni, con Bush, Carlo e Camilla e Zidane.
Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita della restante parte di Madrid, che percorriamo interamente con il Madrid Vision, bus a due piani scoperto che attraversa tutto il centro con una trentina di soste nei punti più turistici, da Plaza de Espana alla Puerta del Alcalà. Scendiamo al Paseo del Prado dove visitiamo il museo più famoso, l’immenso Prado, passeggiamo nel parco del Buon Retiro e sostiamo in piazza de Cibeles per ammirare l’omonima fontana, che purtroppo è posizionata nel mezzo di una rotonda in pieno traffico e non si fa ammirare come meriterebbe. Finalmente una bella cena spagnola in centro a base di tapas, paella e sangria in un ristorante con “orari italiani”.
Con la metropolitana usciamo nella periferia di Madrid, fino a Valdebernardo, dove si trova il parco a tema “Faunia”. E’ un parco che si propone di ricostruire alcuni degli ecosistemi del nostro pianeta. I più riusciti sono senz’altro l’Artico, che ospita la più grande ricostruzione del polo in Europa, con i simpaticissimi pinguini che saltellano sulle rocce e sui ghiacci per poi tuffarsi in acqua, e la Giungla, dove si può passeggiare nel mezzo di piante tropicali circondati da tucani, pappagalli e scimmiette. Certo, la vera foresta “calpestata” in Brasile un anno fa era altra cosa, ma la ricostruzione è comunque ben riuscita. Si passa poi al Giurassico, con gli scheletri dei dino, all’aviario fino ad altre attrazioni meno significative. La visita a Faunia è comunque gradevole e consigliata per chi si ferma qualche giorno nella capitale ed usufruisce della Madrid Card.
Passiamo quindi dalla stazione Atocha per ritirare i biglietti del treno per Toledo prenotati online. Possiamo così ammirare con calma l’incredibile giardino tropicale che si trova proprio al centro della stazione.
La sera, andiamo invece al cinema Imax. Gli strumenti in dotazione sono da capogiro: sala innovativa, effetti 3d, schermo gigante alto 9 piani. Peccato che le due pellicole viste non siano all’altezza, trame banali e ritmi troppo lenti. L’immagine è ad ogni modo di alta qualità.
Sono quasi le 22 e ceniamo ad “orari” spagnoli in una trattoria dove si possono ancora trovare i piatti tipici della capitale, come il Cocido Madrilño e i piatti a base di agnello, ormai introvabili nei ristoranti turistici. Il tutto a prezzi davvero modici (circa 10-12 euro per due portate, dolce, acqua e vino).
Soggiornare a Madrid senza prevedere un giorno a Toledo è davvero un peccato, perchè la città è assolutamente stupenda, molto intima e con un infinità di monumenti da visitare, oltre a scorci panoramici davvero notevoli.
Il mezzo più rapido e comodo per raggiungere Toledo dalla capitale è il treno veloce AVE, che collega le due città in 30 minuti esatti. Il biglietto a/r in giornata costa circa € 14. Conviene prenotarlo online (su Renfe) prima della partenza, per evitare le lunghe file della biglietteria.
La stazione dei treni è collegata al centro da un servizio bus che ferma alla Porta de la Bisagra e alla piazza principale Zocodover. Toledo si trova in una posizione spettacolare in cima ad una collina circondata dal fiume Tago. Le sue strade sono un saliscendi fino al punto più alto dove si trova l’Alcazar, che ospita un museo. Per secoli è stata la capitale della Spagna e ancor oggi è il centro religioso più importante della regione. Da tempo convivono in armonia diverse culture: cristiana, musulmana ed ebraica, i cui quartieri sono ben delineati.
La primavera di due giorni fa, ha lasciato il posto ad un vento gelido che arriva dall’artico, ma il calore del sole e del luogo riescono comunque a riscaldarci. Partendo dalla Piazza Zocodover, dove si teneva il mercato in epoca moresca, si percorre la caratteristica e medievale Calle del Commercio, che sbuca improvvisamente nella piazza dove si trovano il Municipio e l’imponente Cattedrale.
L’interno (€ 6), davvero sontuoso, è il centro spirituale della chiesa spagnola: colpiscono maggiormente l’immenso e decoratissimo dossale dell’altare con il Trasparente, pala d’altare barocca in marmo, la sala capitolare, con soffitto in stile Mudejar, il coro con gli intarsi in legno e le innumerevoli cappelle, tutte pregevoli, tra cui quella che ospita l’ostensorio, 18kg d’oro e oltre cento d’argento, che nel giorno del Corpus Christi viene fatto sfilare per le vie della città.
Proseguendo per la stretta calle de la Trinidad e Santo Tomè, dove è dovuta una sosta alla Iglesias de Santo Tomè, che custodisce un capolavoro di El Greco, si entra nel ghetto ebraico, dove si trovano le sinagoghe, tra cui Santa Maria la Bianca e del Transito e la casa museo di El Greco. Poco oltre si apre il Mirador sul fiume Tago, e ci si accorge per la prima volta della posizione rialzata della città rispetto alla sottostante vallata.
Seguiamo Calle Reyes Catolicos fino ad un altro simbolo di Toledo: il monastero de San Juan de los Reyes, purtroppo in restauro nella parte esterna.
Le viste più belle della città sono quelle che vengono offerte dalla strada panoramica oltre il fiume Tago. Chi non dispone dell’auto può utilizzare lo Zocotren (€ 3,50), trenino turistico che parte ogni ora dalla piazza omonima, percorre tutto il centro per uscire dalle mura all’altezza della Porta de la Bisagra, passa dal ponte dell’Alcantara e da quello di San Martin offrendo veduto mozzafiato su tutta la città, dalla Cattedrale fino all’Alcazar. La bellezza di Toledo sta anche nel pranzare nei suoi caratteristici ristoranti: quasi tutti offrono vari menu a prezzo fisso composti da due portate, dolce e bevande, a partire da 10 euro per i menu più turistici per arrivare fino ai 25 euro per i menu più raffinati e tipici.
Nel pomeriggio, dalla piazza Zocoder scendiamo per la ripida Calle de las Armas (che conviene percorrere al ritorno in discesa) passando dal Mirador fino alla Puerta della Bisagra, dove riprendiamo il bus che ci porta in stazione.
La sera ceniamo a Madrid in un discreto buffet in Calle del Prado (metro Anton Martin), € 10 bevande escluse con libero accesso al buffet (paella, carne e pesce).
Oggi abbandoniamo definitivamente Madrid. Raggiungiamo l’ufficio Avis presso l’Hotel Melia Castilla dove ritiriamo l’auto per i prossimi 3gg (gruppo A € 110), che rilasceremo direttamente all’aeroporto. Nonostante l’ora di punta, usciamo dalla capitale senza incontrare molto traffico, basta impostare il Gps evitando le arterie principali, come ad esempio il trafficatissimo Paseo de la Castellana, e in poco meno di un’ora raggiungiamo San Lorenzo de El Escorial, dove visitiamo l’imponente complesso (€ 8) composto dalla Basilica, dal Palazzo Reale con le Sale Capitolari e dal Monastero (non visitabile).
Partendo dalla biglietteria si accede, dopo essere passati dal museo e dalla decorata Sala de Batallas, agli appartamenti reali di Filippo II, arredati sobriamente. Da qui si scende al solenne Pantheon Reale, un mausoleo dove sono custodite le spoglie di tutti i reali di Spagna e relative consorti.
Si passa quindi alla parte più elegante del complesso, le Sale Capitolari, ampie e luminose, dai soffitti riccamente decorati, che custodiscono numerose opere d’arte di El Greco, Goya, Tiziano.
Al termine si passa alla visita della grandiosa Basilica (l’unico edificio con ingresso gratuito), dove colpisce l’immensa cupola e l’antistante patio de Los Reyes che permette di ammirare la splendida facciata.
Il migliore colpo d’occhio dell’immensità del complesso e dei giardini, lo si ha dalla statale C 505 che conduce ad Avila. La statale, dopo un primo breve tratto tortuoso, scorre velocemente tra le montagne ed occorre meno di un’ora per percorrere i 60 km che dividono le due cittadine.
Avila è davvero splendida: sorge a 1.100 metri sul livello del mare, interamente circondata da mura medievali perfettamente conservate che seguono il perimetro del centro storico per oltre 2km, con nove porte d’accesso e oltre 80 torri. Entriamo in città dalla solenne Puerta de Vincente e seguiamo le mura fino alla bella Cattedrale. Da qui si può accedere ad un lungo tratto di mura (€ 4,50) e salire su varie torri, fino a raggiungere la parte opposta della città. Attraversiamo il centro passando dal Convento di Santa Teresa da Avila, nativa del posto, e dalla piazza del Municipio. Nei suoi ristoranti si possono assaggiare le prelibatezze principalmente legate agli arrosti e alla selvaggina. Purtroppo, l’orario da merenda non è proprio indicato per testarne la qualità.
Uscendo dalla città, imperdibile è una sosta a Los Cuatro Postes, sulla strada per Salamanca: da qui si ha una magnifica vista del centro e di tutte le mura.
Percorriamo l’autostrada A51 e la successiva A61 che porta a Segovia, fino ad arrivare al nostro Hotel, Tryp Comendador, a circa 25km dal capoluogo in località El Espinar – Los Angeles de los Rafael (nemmeno indicata sulle cartine). L’Hotel, 3 stelle ma meritevole almeno di 4, è davvero grazioso. In stile montano, con zona camino e mobili rustici, dispone di un bel centro fitness con piscina coperta riscaldata e idromassaggio bollente. Bella e spaziosa camera tripla prenotata su booking.com (€ 80). Il prezzo comprende la colazione, una delle più gustose che abbia provato, con tutte le specialità di salumi della Castiglia (jamon iberico). L’hotel dispone di un ristorante piuttosto costoso, ma all’esterno se ne trovano due, uno argentino e uno con specialità spagnole e qualche piatto italiano. Quest’ultimo ha un ottimo rapporto qualità prezzo (cena in 3 al prezzo di € 40 con una jarra di Sangria). Unico particolare, costante in questa zona, la cucina apre alle 20.45 !!!
Ultima tappa del nostro viaggio è la città di Segovia, forse la più bella di tutta la Castiglia. Sicuramente è la città in posizione più spettacolare di tutta la Spagna, in cima ad uno sperone roccioso dove domina il famoso Alcazar, splendido castello che la Walt Disneyha voluto imitare per realizzare il famoso castello di Cenerentola.
Partiamo dalla piazza dove si trova il maestoso acquedotto romano, interamente costruito senza utilizzare alcun tipo di impasto e di malta, alto fino a 29 metri per un totale di quasi 800 metri di lunghezza, trasportava l’acqua da una distanza di 15 km.
Percorriamo la caratteristica Calle Colon passando per la bizzarra casa con punte di granito di Los Picos e dalla Chiesa di San Martin, un tempio ricco di arcate e capitelli. Si arriva alla stupenda Plaza Major, dove spicca il capolavoro della Cattedrale gotica, con le guglie che si innalzano nel cielo, la cupola e la maestosa torre-campanile. Si prosegue in salita fino al termine della città, dove domina l’Alcazar, caratterizzato esternamente dal tetto spiovente, le numerose torrette, le merlature ed il profondo fossato: davvero un castello delle fiabe. All’interno (€ 6 con la salita alla torre), si possono visitare il museo con le armi e i lussuosi appartamenti, tra cui la sala del trono e la sala del Re in stile gotico, e percorrere la faticosa salita sulla stretta scala a chiocciola che porta alla torre principale, dove si ha una splendida vista di tutta la città e dell’infinita campagna circostante.
A pochi km da Segovia si raggiunge La Granja de San Ildefondo, un sontuoso palazzo reale costruito alle pendici della Sierra de Guadarrama, famoso in particolare per gli infiniti giardini (ingresso ai soli giardini gratuito), dove si trovano 26 fontane monumentali, un pò in restauro, e che vengono attivate solo durante alcuni pomeriggi in estate.
Non ci resta che tornare in aeroporto per la riconsegna dell’auto e per attendere il volo che ci riporterà a casa.
Finisce così questa nostra avventura in Spagna, che salutiamo con la promessa di tornarci il prima possibile, magari per visitare una delle sue zone più intriganti, la parte nord dalle Asturie a Santiago de Compostela e riassaporare così, l’atmosfera e le bellezze sorprendenti di questo inconfondibile Paese.