Alberto Cisolla
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§§¦~~~ Un anno è finto... ~~~¦§§

Per me il campionato è ormai finito, forse andrò a vedere gara 1 di finale a Modena, ho deciso di rimettermi a studiare chè sono un po' indietro col programma e fra meno di due mesi ho la maturità. Perciò voglio trarre le conclusioni di questo lungo e intenso anno di campionato, raccogliendo alcuni dei ricordi e dei momenti che lo hanno caratterizzato dal mio punto di vista.
L'anno è cominciato con la delusione di una finale di Europeo persa in modo miserabile, ma questo è un altro discorso.
Mi ricordo la delusione di non aver visto giocare i brasiliani a Parma, perchè erano ancora in America, ma mi ricordo che già allora avevo intuito che Boninfante e Cernic avrebbero fatto un grande campionato.
Mi ricordo tutte le tifoserie avversarie che sono venute: Ferrara, Milano, i casinisti di Trento, i simpaticissimi di Cuneo e Montichiari (mitico il loro striscione "Vietato mollare"), gli odiati modenesi, gli assenteisti di Treviso (in ottobre gli unici nella curva trevigiana eravamo io, un mio amico e tre o quattro di Arezzo).
Mi ricordo il pubblico di Parma che butta giù il palazzetto per una diagonale di Zar Stas, gli insulti lanciati a Cantagalli e Gardini (del tipo "Gardini, va a chaper la pensione all'Imps") e a Sartoretti in semifinale play off e gli applausi per il Giangio, Gravina e Bracci.
Mi ricordo tutti i grandi giocatori che hanno calpestato il taraplex (inutile nominarli tutti) e le giovani promesse ai più sconosciuti (ma a cui io tenevo moltissimo in quanto li avevo nella mia fantasquadra).
Mi ricordo la mancata occasione da Mavullo di chiedere un autografo a El Diablo e quella volta che io e altri due abbiamo fatto gli "avvoltoi" alle spalle di Taffarel; l'aver avuto di fianco in piedi Penazzi (della Zinella) e non essermene nemmeno accorta; la squadra giapponese in visita a Parma che ho seguito fino al pullman per chiedergli un autografo di Pikachù (ehehehe).
Mi ricordo il giorno in cui accendendo il televideo ho letto le due righe che davano la notizia del malore di Bas Van de Goor, la mia paura, lo stordimento provato e la ricerca incessante di notizie per una intera settimana; la sua mancanza si è sentita molto e ancora si sente, ma mi ricordo anche tutti gli applausi e gli striscioni in giro per l'Italia dedicati tutti a lui.
Poi c'è stato Volleyland, una cosa intrisa di significati per me, anche molto profondi, che non posso spiegare; l'emozione in un palazzetto dove tutti tifavano Macerata di festeggiare la mia Maxi.
Mi ricordo di tutte le volte che sono uscita dal Palaraschi delusa e triste per una prestazione non brillante di Parma, ma anche delle volte in cui ho festeggiato fino al lunedì mattina in classe per la grande partita a cui avevo assistito.
I play off di quest'anno sono stati i miei primi play off dal vivo e quelli sono stati una emozione tutta particolare: vedere battuti Fefè e compagni, l'espulsione di Sartoretti, i salti alla fine di gara 3, la sportività di Rinaldi e poi tutta l'avventura delle semifinali che potete leggere qui.
Infine una piccola chicca: in classe una mattina stavamo discutendo della squadra di pallavolo della nostra scuola e dicevamo che non avrebbe mai vinto il torneo scolastico, così salta su il nostro prof di costruzioni, il mitico Gaitan 3, e dice: "Eh, mi ricordo dell'ultima volta che la nostra scuola vinse gli studenteschi, Giani era in 2°D" e dopo quello sono rimasta a bocca aperta fino alla fine della mattinata...