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di Matteo Gambaro http://digilander.iol.it/alaine/GdC |
Gioco di Comitato per 6 giocatori
Sei il secondo pilota della Ferrari, e il tuo ingombrante compagno di squadra è Michael Schumacher. Michael è sempre stato più veloce di te, anche perché è sempre stato più seguito e assistito dal team, tranne in questo Gran Premio dove gli sei stato sempre davanti, dalla partenza fino a questo momento. Ora finalmente hai l'occasione di batterlo e, almeno per una volta, di dimostrarti migliore di lui. Questa gara potrebbe anche esserti utile per il rinnovo del contratto con la Ferrari, previsto di qui a pochi giorni; un contratto dai vincoli molto precisi che ti obbligano in una posizione subordinata sia rispetto al tuo compagno sia con i vertici della scuderia, ma il rinnovo, a cui tu tieni moltissimo, dovrebbe essere praticamente una certezza, visto che i tuoi superiori sono piuttosto soddisfatti del tuo lavoro e non hanno niente da rimproverarti.
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Sei il primo pilota della Ferrari, quello più importante: le vittorie degli ultimi tempi sono frutto principalmente delle tue capacità e del tuo lavoro e nella scuderia non c'è decisione che sia presa senza sentire anche la tua opinione; pretendi che ogni cosa sia perfetta e per questo hai chiesto, e ovviamente ottenuto, di rimanere in costante contatto radio con il tuo ingegnere di macchina, Lunetta, persona che rispetti molto per l'alta professionalità.
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Sei il caposcuderia della Ferrari: a te spettano le scelte e le decisioni più delicate, e le conseguenze ricadono direttamente sulla tua testa. Il tuo aspetto mite nasconde in realtà un forte carattere; ti consideri un decisionista e pretendi che i tuoi ordini siano eseguiti. Pensi che l'importante sia vincere e che conti solo il risultato; sei un professionista e niente ti può distrarre dagli obiettivi del tuo lavoro.
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Sei il responsabile delle strategie della Ferrari, team con cui lavori da alcuni anni e nel quale sei arrivato grazie a Jean Todt, tuo diretto superiore. Hai scelto questo lavoro, in cui sei piuttosto bravo, perché ami la competizione e la gara ad armi pari; per te la frase "che vinca il migliore" significa ancora qualcosa. A tuo modo ti consideri un romantico, uno dei pochi che sia rimasto in giro in questo ambiente delle corse.
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Sei stato per lungo tempo un pilota della Ferrari, tanto che, dopo Schumacher, sei il pilota che ha corso più gare con il cavallino. Dato che questo gp si corre in Austria, la scuderia ti ha gentilmente invitato come ospite ai box; probabilmente qualcuno su nei vertici ha la coscienza sporca, visto che quando per te si è avvicinata la data del ritiro dalle corse ti hanno scaricato senza troppi problemi per prendere proprio Schumacher. Ora sei praticamente senza lavoro, sicuramente troppo vecchio per continuare a gareggiare, però speri di riuscire ad ottenere un posto come dirigente sportivo da qualche parte.
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Sei l'ingegnere di macchina di Schumacher, uno dei tanti nel team che non ricevono sorrisi, foto e champagne, e che in realtà muovono e reggono la scuderia. Sei considerato dai tuoi colleghi un po' come il leader dei meccanici, perché italiano come loro e perché anche tu hai fatto la gavetta partendo dal basso e salendo di incarichi e responsabilità, non come ad esempio Jean Todt e Ross Brawn, alti dirigenti voluti da Montezemolo. Sei molto legato alla Ferrari, per la quale sai di compiere un lavoro di alta responsabilità e di massima professionalità; non c'è nessuno che conosca a fondo la macchina quanto te, sei costretto a trascurare i tuoi stessi figli per la cura certosina con cui ti dedichi alla vettura.
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1. Barrichello ACCELERA e Schumacher ACCELERA: Rubens Barrichello vince la gara, ma i dirigenti della Ferrari non gli rinnovano il contratto considerandolo un pilota poco affidabile. Schumacher arriva secondo e ottiene i punti sufficienti a gestire la classifica generale, a fine anno sarà campione del mondo. Festa grande tra i meccanici del team, la doppietta porta qualche soldo in più e un po' di frenesia in meno. Jean Todt viene licenziato dopo aver dimostrato di non essere in grado di gestire la scuderia; il suo posto sarà preso da Ross Brawn che ottiene così una promozione, inoltre gli viene affiancato l'efficiente Ignazio Lunetta. Gerhard Berger dimostra chiaramente di essere solo un ex, la sua attività nel mondo delle corse e decisamente finita.
2. Barrichello ACCELERA e Schumacher RALLENTA: Rubens Barrichello vince la gara, ma i dirigenti della Ferrari non gli rinnovano il contratto considerandolo un pilota poco affidabile. Incomprensibile l'azione di Michael: Montoya ne approfitta e lo sorpassa sul rettilineo, piazzandosi secondo davanti al tedesco; nelle gare successive la scuderia risulta divisa dalle polemiche e dalle recriminazioni, nonostante i meccanici vengano messi alla frusta con una mole di superlavoro si riesce a combinare poco, il campionato mondiale sarà facile preda dell'odiato Juan Pablo Montoya. La Williams, forse come tacito ringraziamento, assume Berger: Gerhard ha ora l'importante compito di gestire un campione del mondo. Jean Todt viene ovviamente licenziato dopo che il team è così spaccato e completamente da rifondare: un compito che spetta a Ross Brawn, a cui viene data carta bianca.
3. Barrichello RALLENTA e Schumacher ACCELERA: Michael vince il gran premio e Rubens ha abbastanza vantaggio su Montoya per arrivare secondo. Ma per Schumacher ci sono cattive notizie: grazie alla testimonianza di Gerhard Berger, i giudici di gara gli tolgono i punti ottenuti per comportamento antisportivo, punti decisivi che danno la vittoria del campionato del mondo all'odiato Montoya. La testimonianza non porta alcun vantaggio a Berger: l'austriaco viene considerato un paria nel mondo delle corse e tutte le porte gli vengono chiuse. Il contratto di Barrichello invece viene rinnovato, con un sostanzioso aumento dello stipendio per l'ampia disponibilità dimostrata. Jean Todt riceve una gratifica e i complimenti personali del presidente Montezemolo, ottiene anche che Ross Brawn sia allontanato per incompatibilità ambientale; al suo posto viene promosso un abile Ignazio Lunetta.
4. Barrichello RALLENTA e Schumacher RALLENTA: Barrichello vince il gran premio, Montoya si piazza secondo e Schumacher terzo. A Rubens viene rinnovato il contratto, in quanto ha dimostrato di essere pronto ad eseguire gli ordini di scuderia. La ritrovata unità della squadra dovuta al bel gesto sportivo di Michael spinge il team Ferrari a far parecchi punti nelle ultime gare: Schumacher alla fine vince uno splendido mondiale su cui nessuno trova da ridire; certo i meccanici, e Lunetta in particolare, dovranno sobbarcarsi del lavoro extra per un lungo periodo, ma questo certo non sconvolge i vertici della presidenza. Montezemolo invece trova di ridire sull'operato del team: pretende che i suoi ordini siano eseguiti, ma non può permettersi di allontanare l'indisciplinato ma talentuoso pilota tedesco. Il suo capro espiatorio diviene così Ross Brawn, licenziato per indisciplina, dando così a Jean Todt pieni poteri all'interno della scuderia. Accanto a lui viene chiamato Gerhard Berger, che ha dimostra to chiaramente di avere ancora autorità e carisma.
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