Per sempre

Ecco la vera passione

Lo psicoterapeuta Luigi De Maio spiega il "segreto" che tiene uniti
due coniugi: non sentirsi mai appagati, continuare a essere
reciprocamente curiosi, cercarsi sempre e non trovarsi mai del tutto

di Lucia Bellaspiga

Riproduzione dal n. 62 di "Noi genitori e figli" del 30/3/03

Passione: il sentire dell'animo nella sua massima estensione, il sentimento più completo

e più complesso, l'energia dirompente che sviluppa in chi la prova - qualità sconosciute a lui
stesso. Ma non tutti la incontrano nella loro vita: ci sono persone che nemmeno immagi-
nano che cosa sia la passione e vivranno per sempre senza saperlo... ".

E affascinante il viaggio di Luigi De Maio, psicoterapeuta e neuropsichiatra, all'inter-
no della qualità umana più sconosciuta e fraintesa: quante volte oggi si intende per
passione qualcosa di irrazionale e incontrollato, quasi esclusivamente fisico e spes-
so venato di un senso vagamente negativo? Quasi che fosse la sorella, meno pura, del-
l'amore: materiale l'una e tipica delle prime fasi dell'innamoramento, spirituale l'altro e
destinato a durare.

Niente di tutto questo. E lo sapevano gli antichi, che forgiarono uno dei termini più
complessi del linguaggio umano. "Pathos" in greco significa di tutto: dolore e patimento,
amore e piacere, sofferenza e godimento.

Un'ambivalenza passata dal latino all'italiano, dove con la stessa parola definiamo la
passione di Cristo sulla croce o l'amore che da gioia (passione per la musica, per una per-
sona... ).

Professor De Maio, facciamo giustizia e ridiamole il suo giusto significato: che
cos'è la passione in senso generale?

"La passione è il tendere verso un obiettivo che si desidera intensamente, che sia una
persona — in amore — o invece una cosa. E’una spinta che ti da una forza enorme, ina-
spettata, e allora si parte, come per la guerra, alla conquista: della persona amata, o della
cima dell'Himalaya, o della grande scoperta medica che salverà l'umanità... Se c'è la pas-

sione, insomma, si investe tutto se stesso e si crede con tutta l'anima di potercela
fare, di saper arrivare alla meta. Se non fosse così, chi è il folle che si imbarchereb-
be ad esempio in una ricerca scientifica che sembrava assurda agli occhi di tutti e
che durerà anni? O chi inizierebbe a scalare la vetta più alta del mondo? Lo stesso
avviene nella passione per la persona amata".

Ma resta sempre quell'ambivalenza di gioia suprema e dolore, in chi vive con passione.

Infatti è tipico avere alti e bassi: quando pare che l’"oggetto" del nostro amore sia raggiunto, che sia nostro, la felicità è davvero suprema e il picco è alto. Ma è fisiologico che - se è vera passione — incomba sempre la paura della perdita: chi ama teme di perdere l’altro, che la cosa non duri, e il tormento è in agguato.

"In un matrimonio la passione può durare tutta la vita: è desiderio di integrazione,
di fusione l'uno nell'altra Ma deve essere reciproca"

Lo stesso avviene in tutti gli ambiti di passione: in un lavoro cui si è dato tutto, nel-
la fulgida ascesa di un calciatore, nella vita dedicata a un'impresa... Si, gli antichi lo
sapevano: la passione è sempre fatta di gioia e patimento, se no è altro. Contiene
in sé un germe di dolore, un'espiazione intrinseca".

Sembra di capire che essa viva e si nutra di un continuo desiderio di ricerca, che
sia perenne movimento.

"Certo, ed è questo il grande segreto che tiene unita una coppia a dispetto del tempo
che passa: non sentirsi mai appagati, continuare a essere reciprocamente curiosi, cer-
carsi sempre e non trovarsi mai del tutto.
Ricordiamoci che i "coniugi" sono coloro che si coniugano, che si fondono. Quando
tra i coniugi esiste la passione, la fusione si nutre dell'esistenza dell'altro e diventa ele-
mento di vita, ma mai appagamento totale, altrimenti la passione muore".

Paradossalmente, dunque, perché l'amore viva occorre sempre una dose di
insoddisfazione che ci muove a cercare. Meglio, insomma, fermarsi poco prima
della vetta, continuando la metafora della scalata?

"Non è un problema: finché dura la passione non ci si sentirà mai sazi. Pensi che
splendido dilemma: la sazietà è voluta e temuta nello stesso momento, ed è ciò che
mi rinnova continuamente l'oggetto della passione, ciò che mi indurrà a riscoprirlo
ogni giorno, a volerne sapere sempre di più, a non cadere mai nella staticità del
rapporto. D'altra parte, raggiunta la vetta non resta altro che scendere... ".

Come vive chi, per caso o per rinuncia, non incontra mai sentimenti del genere,
anche nell'ambito non amoroso?
"Vive male ma non lo sa. Vive solo in parte ma nemmeno immagina che certi moti

dell'animo possano esistere. Ma a chiunque può capitare, nel momento più impensato,
di incontrare la passione e allora la sua vita cambia. Noi studiosi della psiche sappiamo
quanto sia difficile "cambiare", è una delle cose più dure per un uomo che voglia o
debba riuscire a farlo, eppure la passione è un cambiamento epocale che di colpo ti
porta a vedere tutto con occhi diversi. E soprattutto ti porta a scoprire il tuo incon-
scio, mettendo a nudo i tuoi bisogni: conosci un altro tè stesso che non sospettavi.

E’curioso constatare come anche le cose di tutti i giorni prendano un altro colore: il
mare lo vedi diverso, un cielo stellato lo vedi diverso, un libro letto più volte ora lo
vedi diverso! E non è un modo di dire, succede davvero! E’ un patrimonio che
dovremmo passare ai nostri figli: invece di volerli "bravi" in riferimento alla società
(cioè che "diventino qualcuno e guadagnino bene"), avviameli a essere se stessi. Solo
così se incontreranno la passione non ne avranno paura e, anche a 60 anni, parti-
ranno per una missione in Africa o scriveranno un libro. Invece i più rinunciano...
Ma in una coppia quanto può durare uno stato del genere?

"Quando una relazione che si credeva solida finisce, si dice "non era amore, era solo pas-

sione". Errore: non era passione! Quanti matrimoni naufragano perché erano nati da
un'attrazione solo fisica? La passione no. E’ desiderio di integrazione. E dura anche per
sempre, purché la fusione sia voluta da entrambi: allora è una scalata di tutta una
vita, durante la quale però è necessario creare dei "rifugi" di rifornimento. Certo, con gli
anni cambia: non è più la conquista dell'altro ma del benessere in quel "rifugio". In
alcuni momenti si arriva a "essere l'altro". E se anche il coniuge sa farlo, è l'estasi".
Ma quante se ne trovano di passioni così?

"E un sentimento raro: incontrarsi in questo modo è come trovare l'unica chiave
mondo per quella toppa. Ce n'è una sola: se la lasci andare quando la ritrovi più?".