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La storia di Fabrizio |
Fabrizio prima di
ammalarsi era un bambino come tutti gli altri, poi un giorno siamo stati
convocati a scuola da una maestra che ci ripeteva spesso di far
controllare Fabrizio perché aveva dei problemi nel linguaggio, ma che
aveva anche problemi di equilibrio e che spesso non si reggeva in piedi e
cadeva. All’inizio ci sembrava
strano tutto questo perché fino a qualche giorno prima di quel richiamo a
scuola, Fabrizio era un bambino “normale”, proprio come tutti i
bambini della sua età. Poi però questi richiami
sono diventati sempre più numerosi allora abbiamo pensato che non fosse
un’immaginazione da parte di quella maestra ma che veramente stesse
succedendo qualcosa di strano al nostro bambino. -Dicembre 2004:
prima visita ortopedica, tutto è apposto nessuna risposta Fabrizio continua
sempre di più ad avere difficoltà nell’equilibrio -6 Aprile 2005: a
visita dalla neuropsichiatria infantile la quale si è accorta che
Fabrizio aveva un istagmo agli occhi e consigliata urgente TAC , e ci dice
di tornare dopo i risultati. Il medico dell’ospedale di Olbia non rileva
nessun problema, da qui non ci arrendiamo continuano i vari controlli,
Fabrizio cade sempre di più… -15 Aprile 2005:visita
dall’otorinolaringoiatra a Tempio perché si sospetta una labirintite,
ma anche questa volta il risultato è stato negativo. -19 Aprile 2005 :su
richiesta della neuropsichiatra infantile che lo ha in cura si propone un
ricovero per accertamenti presso il reparto di neuropsichiatria
Infantile dell’ospedale di Sassari. -20 Aprile 2005:
Primo ricovero, dopo numerosi esami tra cui il prelievo del liquor, si
consiglia una risonanza magnetica per avere risultati più specifici sulle
sue condizioni. Risultato: sindrome Atassica da Atrofia Cerebellare di
natura Ignota. -12 Luglio 2005: secondo ricovero, ma questa volta presso l’ospedale Carlo Besta di Milano dove sono stati ripetuti all’infinito tutti gli esami che erano già stati prescritti a Sassari, e in più diversi esami genetici…ma niente di nuovo ci è stata confermata la Sindrome Atassica da Atrofia Cerebellare di natura Ignota. -17 Ottobre 2005:terzo
ricovero, sempre presso il Besta di Milano, si ripete la risonanza
magnetica e conferma ancora un'altra volta la Sindrome Atassica da atrofia
cerebellare di natura Ignota ma in più questa volta si sospettava Atassia
Teleangektasia. -27 Febbraio 2006:
quarto ricovero, con diversa destinazione Genova all’ospedale Giannina
Gaslini, dopo numerosi esami metabolici e genetici risultato Sindrome
Atassica ad eziologia non nota. Ma si decide di sperimentare su Fabrizio
l’uso del Theratogs cioè un tutore che va a contatto con il corpo per
cercare di mantenere stabile il suo equilibrio e questo ha avuto discreti
risultati, ma nonostante tutto Fabrizio peggiora. -25 Settembre 2006:
quinto ricovero sempre presso il Gaslini, ancora una volta esami su esami,
tra cui ancora una volta una risonanza magnetica, che per l’ennesima
volta conferma l’Atrofia Cerebellare sia emisferica che vermiana il cui
grado appare leggermente aumentato rispetto ai due esami
precedenti.Veniamo dimessi dall’ospedale con risultato Atassia
Cerebellare in altra malattia. Dopo tutti questi
tentativi abbiamo contattato un ospedale Americano la cui risposta è
stata:Sarebbe preferibile sia per voi, sia per il bambino recarsi in
Francia presso L’Hôpital Necker Enfantes Malades nel centro di
Parigi anche per quanto riguarda i problemi economici. Per questo stiamo
rivolgendo questo appello a tutta l’isola..Vorremmo poter trovare una
diagnosi certa per il nostro bambino, perché sentirsi dire dai medici che
nostro figlio andrà a finire su una sedia a rotelle senza nessuna
speranza è abbastanza doloroso. Confidiamo e crediamo
Sempre e molto nel Signore affinché venga in nostro soccorso, ma che
soprattutto aiuti Fabrizio e che se anche questo tentativo a Parigi sarà
inutile, crediamo fermamente che il Signore ci aprirà un'altra via.. Con questo ringraziamo tutte le persone che vorranno partecipare a questa iniziativa, e con la speranza che questi fondi ci siano utili per affrontare le spese necessarie. Grazie
di cuore sin da ora Pietro
& Francesca
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Un sorriso non costa niente e produce molto arrichisce chi lo riceve, senza impoverire chi lo da. Dura un solo istante, ma talvolta il suo ricordo è eterno. Nessuno è così ricco da poter farne a meno, nessuno è abbastanza povero da non meritarlo. Crea la felicità in casa, è il segno tangibile dell'amicizia, un sorriso da riposo a chi è stanco, rende coraggio ai più scoraggiati, non può essere comprato, ne prestato, ne rubato, perchè è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato. E se qualche volta incontrate qualcuno che non sa più sorridere, siate generoso,dategli il vostro, perchè nessuno ha mai bisogno di un sorriso quanto colui che non può regalarne ad altri. Anonimo
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