Giovanni Gastaldo*, Miranda Ottobre* (1) & Massimo Prior* (2)

Analisi statistica delle variazioni al test di Lüscher in sogg. che hanno                              effettuato iter di Psicoterapia Autogena.

Scopo del seguente lavoro è rilevare e valutare statisticamente le variazioni nella scelta dei colori, nel test di Lüscher, in quattro somministrazioni scaglionate lungo un iter di Psicoterapia Autogena di centododici pazienti; lo studio è inquadrato in un più vasto panorama di rilevazione di variazioni in più test su circa duemila soggetti

1) Iter di Psicoterapia Autogena in quattro stadi (Gastaldo/Ottobre 1987, 1990, 1994,1996,      2000).

L'iter a cui ci riferiamo è quello di Psicoterapia Autogena in quattro stadi di Gastaldo/Ottobre; esso va considerato uno degli iter potenzialmente costruibili con il complesso sistema psicoterapico schultziano. La strutturazione in stadi ben definiti corrisponde anche ad una esigenza di studio statistico delle variazioni prodotte dal lavoro psicologico effettuato.

Nel primo stadio il soggetto svolge un lavoro con il Training Autogeno Basale che apprende in un corso di nove incontri settimanali, di tre ore ciascuno, in un gruppo di circa dieci persone. (Gastaldo 1988, Gastaldo/Ottobre 1994).

Il secondo stadio inizia solitamente dopo uno o due anni di lavoro con il Training Autogeno Basale. Qui le sedute sono individuali; in tale stadio si mette a frutto la capacità acquisita dal paziente, attraverso l'allenamento autogeno, di lasciar emergere ciò che si genera spontaneamente in sé in piena coscienza. Abbiamo denominato tali sedute Terapia Immaginativa Analitica Autogena. Le sedute, di solito settimanali e della durata di un'ora, si svolgono nello studio del terapeuta; il loro numero può variare per lo più da 25 a 50 (Gastaldo/Ottobre 1988, 1994; Ottobre 1990; Ottobre, Prior 1993).

Nel terzo stadio il soggetto svolge un lavoro con il Training Autogeno Analitico Avanzato, che apprende in un corso di quindici incontri di tre ore ciascuno, in un gruppo di circa sei persone. Le sedute sono quindicinali (Wallnöfer 1978, Gastaldo/Ottobre 1994, Ottobre 1990).

Nel quarto stadio il soggetto richiede sedute con il terapeuta per analizzare con questi il materiale elaborato tramite sedute svolte a domicilio, autonomamente, con il Training Autogeno Basale e con il Training Autogeno Avanzato, ma anche materiale onirico, o per semplice consulenza. Tali incontri possono essere sporadici o comunque con frequenze richieste dal soggetto stesso (Gastaldo/Ottobre 1994).

Ogni soggetto si ferma allo stadio in cui ha ottenuto i risultati sperati.

Per effettuare periodicamente indagini statistiche sull'efficacia dell'iter abbiamo organizzato quanto segue (Gastaldo/Ottobre, 1994 -cap. IV- ): prima del primo stadio viene somministrata una batteria di test e di questionari (storia clinica computerizzata; test IPAT di Cattel per l'ansia, riferita a cinque fattori della personalità, tra i quali il sentimento di colpa specificamente analizzato in questo nostro lavoro (Cattel 1957); test di Zung (Campailla 1975) per la depressione; test di Lüscher (1983); lista di sintomi psicosomatici e psichici; scheda per l'autovalutazione dei risultati clinici; scheda di raccolta dati sull'eventuale terapia psicofarmacologica e sulle sue variazioni qualitative e quantitative; lista dei valori esistenziali ecc.) (Gastaldo/Ottobre 1994).

La batteria di test viene poi somministrata dopo ogni stadio di terapia (due volte per il primo stadio).

- I batteria (I B), prima del T. A. Basale.
- II batteria (II B) dopo due mesi dalla fine del corso di apprendimento del T.A.B.
- III batteria (III B) dopo otto mesi dalla fine del T.A. Basale (non viene citata in questo contesto in    quanto non essenziale)
- IV batteria (IV B) alla fine del secondo stadio
- V batteria (V B) alla fine del terzo stadio.
- VI batteria (VI B) ad un anno di lav
oro con il IV stadio

[In questo contesto non prendiamo in considerazione il IV stadio in quanto sarà oggetto di un futuro lavoro quando i soggetti, che hanno effettuato tutte le batterie prescritte, saranno in numero non inferiore a cento].

2) Gruppi in esame

I gruppo: 1633 sogg. che hanno fatto il I STADIO con 1° e 2° batteria
II gruppo: 211 sogg. che hanno fatto il I e II STADIO con 1° e 4° batteria
III gruppo: 150 sogg. che hanno fatto il I, II, III, STADIO con 1° e 5° batteria [per questi primi tre      gruppi faremo solo qualche accenno statistico per un inquadramento generale del cui scopo      parleremo nel paragrafo 4)]
IV gruppo: 112 sogg. che hanno fatto il I, II, III, STADIO con 1°, 2°. 4°, 5° batteria

Quest'ultimo è il gruppo specificatamente preso in esame.

Di tale gruppo i sogg. hanno effettuato i primi tre stadi con le batterie di test relativi; di tale gruppo diamo qualche ragguaglio.
Per tradizione, più che ventennale, al nostro studio si rivolgono di solito pazienti con sintomi psichici e/o psicosomatici assai marcati quasi sempre dopo ricoveri o tentativi prolungati di psicofarmacoterapia. In precedenti nostri lavori abbiamo constatato, in modo statisticamente significativo (Gastaldo Ottobre 1994, 1995), che i pazienti che proseguono l'iter hanno, alla prima batteria di test, sintomatologia più marcata di quelli che si fermano al primo stadio. Abbiamo anche constatato che hanno sintomatologia ancora più marcata coloro che effettuano regolarmente tutte le batterie prescritte (ciò dipende dal fatto che i sogg. più sofferenti usufruiscono dei controlli programmati con maggior regolarità).
In tale gruppo ci sono 10 sogg con psicosi schizofrenica o paranoidea in compenso farmacologico, 13 con neurosi ossessiva compulsiva, 7 con sindrome borderline, 10 con depressione maggiore, 3 con anoressia o bulimia, 79 con neurosi gravi. (esula da questo contesto discutere il perché trattiamo con Psicoterapia Bionomica Autogena anche pazienti psicotici; tuttavia facciamo notare che i risultati ottenuti sono sempre stati soddisfacenti e non abbiamo riscontrato rischi di scompenso).
Per la comprensione del significato dei dati in oggetto in questo lavoro, è importante dare qualche informazione ancora sul III stadio.
Nel I e II i soggetti conquistano una diminuzione statisticamente significativa dell'ansia globale e parziale riferita al sentimento di colpa, al sentimento di sé e alla forza dell'Io, un miglioramento della sensazione soggettiva di benessere, una diminuzione della depressione, dei sintomi psichici e psicosomatici e inoltre della quantità di psicofarmaci assunti.
I pazienti sono pertanto pronti ad effettuare nuove conquiste riguardo l'autonomia, il modo più affermativo e personale di porsi verso gli altri e verso la realtà in particolare quella lavorativa; non è raro per esempio che si stacchino dalla famiglia d'origine, che inizino una relazione sentimentale, che allarghino la cerchia di amicizie, che inizino un'attività lavorativa prima impossibile, che effettuino un avanzamento di carriera che spesso comporta assunzione di maggior responsabilità. In effetti molti di loro durante il III stadio realizzano tali conquiste iniziando perciò un periodo in cui è più duro lo scontro con la realtà. Non è pertanto da meravigliarsi che per diversi soggetti ci sia un certo aumento dell'ansia o della depressione o della paura paranoide.
Porta contributo ad aumentare le loro difficoltà il fatto che passando dal II al III stadio passano da una relazione diadica col terapeuta ad una triangolare nella situazione di gruppo. È questa una conquista di autonomia che simbolicamente fa ripercorrere la tappa della prima infanzia del superamento del bisogno di avere l'esclusiva della figura materna.
Per noi è pertanto già un buon risultato che i pazienti, in queste condizioni, riescano a mantenere o migliorare leggermente, nei parametri dei vari test, i risultati ottenuti alla IV batteria, e che solo alcuni abbiano dei lievi cedimenti. Per quanto detto abbiamo in questo stadio, dal punto di vista statistico, un miglioramento ai test più contenuto che negli stadi precedenti.

3) I test

- Test IPAT dell'ansia di Cattel per l'ansia globale (Cattel 1957).
- Test IPAT dell'ansia di Cattel per il sentimento di colpa (uno dei cinque fattori di personalità    implicati nell'ansia) (Cattel 1957). (Scala sten. 1/10; livello normale fino a 6; livello medio tra 7 e    8, e livello alto 9 e 10.) ·
- Test di Zung per la depressione (Campailla 1975). (Scala 20 / 80; fino a 35 normale, 36/45 D.    lieve, 46/55 D. media, 56/80 D. alta) ·
- Autovalutazione: migliorato, invariato, peggiorato (Gastaldo/Ottobre 1994). [I dati del test IPAT,    del test di Zung e del questionario di autovalutazione vengono solo accennati per inquadrare il    lavoro per criteri metodologici - vedi par. - 4)] ·
- Test dei colori di Lüscher (1983): Tavola degli 8 colori -a e b-; Tavola dei quattro colori; tavole    delle sfumature.

Di tutta la batteria di test prenderemo in esame solo alcuni aspetti del test di Lüscher e, per una questione metodologica, inquadreremo tale studio nel più ampio contesto degli altri dati ricavati dai test; questo sia per il gruppo di centododici pazienti sia per i più vasti gruppi dei vari stadi considerati separatamente. Essendo il Test di Lüscher il test specificatamente preso in esame diamo una breve descrizione di quelle caratteristiche che sono indispensabili per comprendere i dati emersi. Di tale test inoltre, per non ampliare esageratamente il lavoro, considereremo solo gli aspetti più salienti
1) Tavola degli otto colori: blu, verde, rosso, giallo, viola, marron, nero, grigio; i sogg. sono invitati a     dare un ordine di preferenza scegliendo fra i quadratini colorati della tavola (scelta degli 8 colori -     a -). Si ripete la somministrazione di questa tavola (scelta degli 8 colori - b -) dopo aver     somministrato le altre tavole descritte al punto 3) e 4).
2) Tavola dei quattro colori; si attua lo stesso procedimento con i colori: blu, verde rosso, giallo.
3) Tavola delle sfumature: per ognuno dei colori nominati al punto 3) c'è una tavola con 12 quadrati      colorati con sfumature diverse di quel colore a seconda che sia mescolato con uno dei rimanenti      tre colori: Abbiamo pertanto ad es nella colonna del blu: Il blu nel blu, il blu nel verde, il blu nel      rosso e il blu nel giallo. Così anche per gli altri tre. Si ottiene così una griglia con quattro colonne      divise in quattro parti e pertanto con 16 celle ognuna delle quali contiene da 0 a 3 preferenze. In      questo contesto prendiamo in esame solo la somma delle preferenze totalizzate per colonna per      fare un confronto statistico fra le varie somministrazioni.

 
Blu
Verde
Rosso
Giallo
Blu
1
0
2
3
Verde
0
2
1
3
Rosso
1
0
2
3
Giallo
1
1
1
3
TOT.
3
3
6
12

codifica tavola delle sfumature

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