L'F-104
è un aeroplano monoreattore, mono o biposto, polivalente
(intercettore e/o bombardiere), ognitempo, monoplano ad
ala media e con impennaggio a T.
L'insieme
delle superfici portanti è costituita da due semiali
a profilo laminare biconvesso, con diedro negativo di 10°,
a pianta trapezoidale a basso allungamento, con forte rastremazione
(26° sul bordo d'attacco), con alule (slats) lungo tutto
il bordo d'entrata e flap su quello di uscita.
Ogni semiala è formata da due longheroni e tre centine
rivestite da due pannelli fresati portanti, superiore ed
inferiore, ed è congiunta alla fusoliera con attacchi
frontali alle ordinate. Visto l'esiguo spessore, le ali
sono prive di serbatoi interni; i servocomandi degli alettoni
sono divisi in dieci martinetti per semiala disposti in
parallelo; quelli dei flap sono sistemati all'interno della
fusoliera.
Gli ipersostentatori aumentano la portanza del 20% e permettono
al velivolo di virare a Mach 0,8 sui 1000m. Per aumentare
ulteriormente la portanza i flap sono provvisti del sistema
BLC (Boundary Layer Control), cioè sedici ugelli
collocati lungo l'asse di cerniera del piano mobile che
soffiano aria spillata dall'ultimo stadio del motore (17°),
lungo tutta la superficie del flap; a regolare il flusso
c'è un comando automatico che interviene nell'intervallo
di angolazione compreso tra 15° e 45°, permettendo
di atterrare a 320-350 Km/h (400Km/h senza BLC e 500 Km/h
senza flap). L'uso del sistema BLC costringe però
a mantenere elevati i giri del motore in atterraggio, per
consentire un'adeguata pressione del flusso d'aria, e, per
evitare scompensi tra le due semiali, il complesso di soffiamento
deve essere perfettamente simmetrico.
La fusoliera èi a monoguscio ed è divisa in
tre sezioni.
Quella centrale è a sua volta divisa longitudinalmente
in due semigusci divisi in cinque ordinate di forza a cui
si collegano le semiali e le cerniere delle gambe di forza
dei carrelli principali. All'interno di questi semigusci
sono ricavati gli alloggiamenti per carrelli, i serbatoi
e per il condotto che convoglia il flusso dalle prese d'aria
al motore.
La sezione anteriore contiene il radar, il carrello anteriore,
l'abitacolo, l'avionica e il cannone (General Electric M61A1
"Vulcan" da 20mm) con le munizioni, che può
essere sostituito da un ulteriore serbatoio o dall'illuminatore
per le armi tipo "Sparrow" o "Aspide"
(dalla versione ASA-2 in poi).
Il troncone anteriore e centrale sono in lega leggera. La
sezione posteriore è in acciaio inossidabile e titanio,
e contiene il propulsore (motore e postbruciatore), gli
impennaggi, le pinne ventrali, il gancio d'arresto, l'aerofreno
- diviso in due elementi laterali - e il parafreno di 3,5m
di diametro.
Gli impennaggi hanno una forma a T (piano verticale con
piano orizzontale alla sommità). Tale formula è
causa del fenomeno di pitch-up (forte tendenza a cabrare
in fase di richiamo o virata) che può portare allo
stallo. Il timone è incernierato sul bordo d'uscita
della deriva ed è mosso da due martinetti idraulici
collocati nella deriva stessa come quelli che muovono il
piano orizzontale, monoblocco interamente mobile, formato
da un longherone, con un profilo sottile (9cm alla mezzeria).
L'F-104 G aveva una sola pinna ventrale, ma dalla versione
S in poi ne sono state aggiunte altre due per aumentare
la stabilità a velocità supersoniche..
Il carrello (H.M. Loud) è triciclo anteriore, ammortizzato
idraulicamente, con servofreni e sistema antipattinamento
(anti-skid).
Dalla versione S è stato notevolmente rinforzato,
visto l'aumento di peso dell'aereo, con modifiche alla forcella,
all'assale anteriore e con l'aggiunta di nuovi elementi
sulle gambe posteriori.
Il carrello anteriore (orientabile di 25°), si ritrae
verso avanti nell'alloggiamento ricavato nella sezione anteriore
della fusoliera.
I carrelli posteriori si ritraggono obliquamente nei vani
interni, con la contemporanea rotazione delle gambe verso
avanti, grazie ad articolazione composita.
Il motore, General Electric J79 GE (11 per il G, 19 dalla
versione S in poi), è un turbogetto assiale con compressore
diviso in 17 stadi, turbina a tre stadi e camera di combustione
con dieci tubi di fiamma; l'ugello di scarico è regolabile.
La versione GE-19, con presa d'aria in acciaio, permette
un surriscaldamento di 54° in più rispetto al
GE-11 (tale incremento di temperatura consente una maggiore
velocità in termini di mach, aumento di compressione,
maggiore vita operativa), e presenta migliorie a turbina,
postbruciatore, ugello di scarico e sistema di controllo.
Dalla versione S in poi, sono state modificate anche le
prese d'aria e ne sono state aggiunte altre due che si aprono
a bassa velocità per incrementare le prestazioni
in decollo e durante la salita iniziale. Sono state applicate
modifiche anche ai flabelli che regolano il flusso d'aria
diretto al propulsore migliorando il rendimento di volo
a velocità elevate.
Le prese d'aria principali (circolari a semicono) dalla
versione S, sono state arretrate di 2,3 cm sempre per migliorare
le prestazioni ad alte velocità e per evitare che
l'onda d'urto causata dal semicono penetri nella presa d'aria
provocando irregolarità di flusso.
Il combustibile è diviso in tre serbatoi in fusoliera
(2.642 Kg più 360Kg sostituendo il cannone con un
serbatoio aggiuntivo); è possibile anche applicare
serbatoi esterni, alle estremità alari (1002 Kg)
e/o subalari (1150kg).
Per
quanto riguarda il seggiolino eiettabile, i primi esemplari
del G montavano il Lockheed C-2 con eiezione verso il basso.
Poi è stato sostituito (ed è in uso tuttora)
dal Martin Baker IQ-7A (costruito su licenza in Italia dalla
SICAMB, società controllata dall'Aermacchi), tipo
zero-zero, cioè utilizzabile anche a quota e velocità
zero.
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