Avv. Paolo Bafile
v.presidente del Consiglio Nazionale degli Utenti
Normative europee e nazionali sulla televisione.
Una via italiana alla trasgressione?
La televisione è presente nell’esperienza dei nostri bambini e
ragazzi per un numero maggiore di ore rispetto alla scuola.
Il bambino, attraverso la televisione, incamera un’enorme porzione
di violenza: più di
2500 omicidi in un anno.
Ne consegue una innaturale confidenza con la violenza.
Morti che ritornano a vivere.
Violenza privata delle sue conseguenze.
Violenza di film e fiction, di telegiornali, di pubblicità...
di montaggio...
Violenza insita, efferata, compiaciuta.
L’AIART VUOLE AIUTARE IL CAMBIAMENTO:
esiste una
sottoutilizzazione del mezzo, se pensiamo alle sue potenzialità positive.
Che cos’é la qualità televisiva?
Esiste
la buona televisione...in ore da “vampiri”!
Se
vogliamo fare una valutazione sulla qualità televisiva, le parole che ci
possono venire in mente sono: stupidità e banalità.
Ma
se teniamo conto alla quantità di ore che devono
essere riempite dalla produzione, ne deriva una sostanziale attenuante
alla nostra valutazione.
Grandi
registi come Fellini o Rossellini, hanno dato, nella loro carriera,
venti/trenta ore di gran film; il produttore non può essere in grado di fornire
buona televisione 24 ore su 24 e, ogni giorno, diverse.
Che cosa regola la produzione?
Legge
Mammì ‘90 – Codice di comportamento delle TV per la tutela dei minori adottato
dall’ FRT nel ’93 (FRT > congloba un numero elevato di emittenti private,
comprese reti Fininvest).
Chi vigila sul rispetto dell’applicazione delle leggi?
Consiglio degli Utenti Consiglio Nazionale composto da 11
membri. Ha funzione consultiva e propositiva.
Che cosa hanno adottato le reti?
Bollini: sono ipocriti: il bollino rosso in
prima serata è palese e cosciente violazione dell’intesa sottoscritta.
Comunicazione della presentatrice:
“(...)per la
drammaticità delle scene (...)si consiglia la visione ad un pubblico adulto”
(RAI Due: “Sul segno del giallo”, sabato alle 20.30.
Anche in tal caso, palese e cosciente violazione della Legge Mammì.
Pubblicità nei film: ogni 45’....
Normativa ampiamente disattesa.
Le leggi, lodate dalla comunità europea, esistono, ma non vanno
rispettate: in ogni caso le sanzioni sono di gran lunga inferiori dalla rendita
degli utili ricavati dalla messa in onda di programmi e pubblicità ad essa
collegati. (meriti puramente cartacei).
Conseguenza della nostra schizofrenia: i nostri Minori sono meno
tutelati di quanto lo siano i Minori europei:
più pubblicità e più violenza.
Esiste una sproporzione enorme tra possibilità ricche e articolate,
infinitamente grandi dei media e i contenuti da comunicare (posso dire, ma non so che dire...).
Rischio
dell’avvento della Pay TV:
provocare
“l’effetto forbice”
Chi ha cultura sarà
nella condizione di effettuare scelte che accrescono sempre più la propria
cultura;
chi ha meno cultura
adeguerà le proprie scelte mantenendo basso il livello di acculturazione,
aumentando la propria condizione di inferiorità.
Dibattito
Responsabilità
dei media o della generazione adulta che ha abdicato al proprio ruolo di
mediazione e alla testimonianza di stili comportamentali credibili?