Siamo in attesa da delle nuove campane per la torre dell'orologio !
A.D. 12 marzo 2012 Alle ore 7.15 del 12 marzo 2012 sono cadute le due campane della torre dell'orologio. 6 giugno 2012 la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici ha autorizzato i lavori sulla torre
21 giugno 2012 Determina n.382 impegno di spesa per manutenzione straordinaria e ripristino 18 ottobre 2012 le campane e le palme dopo 219 giorni sono ritornate in Piazza Plebiscito.
In piazza Plebiscito si trova la torre del Pubblico Orologio, innalzata
dai maestri Gioia e Elia, su progetto dell’ing. Paolo Chirulli (1890-1893). Questa mattina la sommità della torre con le campane è venuta giù. In piazza Vecchia esisteva già un orologio pubblico poi demolito. Nel 2000 c'era un progetto che ne prevedeva la sua ricostruzione.
"La collocazione urbana di queste architetture non è mai casuale; il loro carattere pubblico e di rappresentatività impone la maggiore visibilità possibile. Esse perciò si trovano nelle pubbliche piazze, spesso sulle percorrenze principali, talvolta addirittura su porte urbiche, sempre comunque secondo assi prospettici o quinte urbane che le rendano visibile da più punti e consentano loro di offrire l’ora allo sguardo ma anche all'ascolto. L'architettura dell'orologio di realizzazione pubblica è emblema del vivere civile, accoglie sul suo fronte i simboli della comunità, lo stemma civico, le lapidi commemorative o quant’altro significativo e si contrappone alla torre campanaria, emblema della vita religiosa. Se il suono dell'orologio pubblico regola il tempo sociale della giornata lavorativa, la convocazione delle pubbliche assemblee, gli eventi del vivere civico, il suono della torre campanaria regola la vita religiosa. L’inizio delle celebrazioni, gli eventi funebri o festivi.
Nonostante il ruolo distinto delle due strutture turrite non è raro tuttavia incontrare torri campanarie adibite anche a torri civiche con l'inserimento di un orologio e di un quadrante. Altri contesti propongono strutture architettoniche dell’orologio in forma di fastigi o coronamenti ad edifici. Nella maggior parte dei casi si tratta di palazzi pubblici e spesso del palazzo municipale, dove è facile predisporre una sopraelevazione e che è già in posizione rappresentativa tale da rendere ben visibile l'orologio.
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Negli abitati di Terra d'Otranto è raro trovare più di un'architettura del genere. Solo i centri con grande espansione nell'800 si dotano di un secondo orologio per la dislocazione del nuovo centro di vita civile e sociale. In alcuni casi la nuova struttura si trova addirittura sulla porta urbica a ridosso della quale si è sviluppato il nuovo spazio pubblico ottocentesco; questo è il caso dell'orologio di Collemeto e di Aradeo."
Disegnare il tempo e l'armonia. Il disegno di architettura osservatorio nell'universo. Convegno internazionale AED. A cura di: E. Mandelli - G. Lavoratti
----------------------------------------------------- -COMUNICATO STAMPA- 7 giugno 2012 Oggetto: Ripristino e manutenzione straordinaria “ Torre civica dell’orologio” in Piazza Plebiscito
L'Amministrazione Comunale comunica che Piazza Plebiscito ben presto riavrà le campane, caratteristica propria del luogo dal 1893. In data 6 giugno infatti, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici ha autorizzato e quindi dato il via libera al ripristino della parte crollata della vetta della torre civica dell’orologio con le campane. In particolare, come richiesto dalla Soprintendenza, la campana lesionata sarà riposta in un luogo pubblico adeguatamente musealizzato e sostituita da una nuova campana con l'incisione dell'anno di realizzazione, mentre l'altra sarà presto riposta ove era prima del crollo, previa manutenzione. Tutto ora sarà reintegrato e protetto. L'ufficio quindi ben presto provvederà a espletare la parte burocratica e l’Amministrazione restituirà a Ceglie e alla Piazza Plebiscito il simbolo come qualche tempo fa.
Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale
--------------------------------------------------- Articolo Gazzetta del Mezzogiorno del 7 agosto 2012
CEGLIE Dopo crollo della campana e le palme “morte” “PIAZZA PLEBISCITO MERITA UNA MAGGIORE ATTENZIONE” “Non sarebbe male che la Piazza del vostro paese fosse come il fotomontaggio che si vede su questo manifesto pubblicitario”. Così una turista si esprimeva nel vedere la foto della Piazza Plebiscito con la torre dell’orologio “piantonata” da due altissime palme. Un cittadino, inorgoglito, faceva presente alla turista che non si trattava affatto di un fotomontaggio ma che quella foto riproduceva la piazza prima della devastazione del punteruolo rosso. L’occasione comunque consente di riproporre all’attenzione dell’amministrazione comunale l’opportunità di intervenire con l’installazione (o piantumazione) di palme al fine di ripristinare la coreografia della piazza principale della città. Tempo addietro, sollecitati da molti cittadini, la Gazzetta si fece interprete dell’umore diffuso di quanti vorrebbero il ritorno delle palme oggi sostituite da alberelli insignificanti e poco consoni all’estetica della piazza. L’amministrazione comunale per la verità si mostrò sensibile. Si pensava che proprio in vista della stagione turistica potesse procedere a ridare al “salotto della città” le antiche sembianze”. Del resto, per arginare il punteruolo rosso sono stati escogitati sistemi più che sicuri. Ma passano i giorni e nulla accade. Come ancora “monca” della sua campana che scandiva le ore della giornata rimane la Torre dell’Orologio. È da marzo che la campana ormai consunta dalla ruggine (se ci fosse stata un po’ di manutenzione …) cadde rovinosamente e da allora per il ripristino (o sostituzione) non si sa ancora nulla. Il motivo? Pare che ci sia stato l’intervento della Sovrintendenza che ritiene che la campana caduta sia di valore ottocentiesco per cui bisogna procedere al suo recupero secondo una procedura particolare. Questa sarebbe l’opinione. C’è però un’altra corrente di pensiero che afferma, dati alla mano, che la campana in questione non sarebbe l’originaria. Fonti documentate – parlano di riposizionamento, dopo la Seconda Guerra Mondiale, delle campane sulla Torre del pubblico orologio. Le campane originali del 1893, infatti, erano già state tolte quando fu ordinato di dare il ferro alla Patria e quelle che si stanno posizionando ad opera del mastro ferraio Pasquale Ricci, furono acquistate per l’occasione. Per cui, stando così le cose, si potrebbe procedere alla sostituzione della campana, ordinandone magari una simile. Certamente non si vuole colpevolizzare nessuno sui ritardi, ma almeno si potrebbero accelerare le cose e riportare la piazza principale, il salotto della città, alle sue naturali origini per la gioia dei turisti che non mancano di immortalare questo luogo, una vera e propria cartolina. Ed a proposito di piazza e luoghi adiacenti, non si può non portare all’attenzione le giustificate lamentele di quanti vorrebbero una maggiore (e, perché no, controllo) sulla pulizia. La pavimentazione fatta di ‘chianche’ si annerisce facilmente, vuoi per il passaggio delle auto le cui gomme col il caldo lasciano … impronte, come pure da quanto accade nell’area prospiciente ai vari locali o dall’innaffiamento delle fioriere con l’acqua che fuoriesce e porta con sé terriccio. Insomma, è il caso di prestare maggiore attenzione nell’attesa che le palme tornino al loro posto e la campana torni a scandire le ore. ------------------------------------------------------ Articolo Gazzetta del Mezzogiorno del 10 agosto 2012
Piazza Plebiscito prestissimo avrà le sue campane e i turisti potranno nuovamente vedere la torre dell’orologio ‘piantonata’ da due altissime palme, questa è la mia volontà, questa è la volontà della maggioranza”. A parlare è il sindaco Luigi Caroli che così risponde dopo che la Gazzetta di martedì scorso riportava il malumore della gente sul fatto che ancora non si era provveduto a ripristinare la campana sull’ottocentesca Torre dell’Orologio, caduta lo scorso mese di marzo per la corrosione e, contemporaneamente procedere alla piantumazione delle due palme dopo che il punteruolo rosso aveva fatto scempio di quelle che da lustri primeggiavano al fianco della torre. “Intanto sono stati avviati i lavori relativi al ripristino di alcune parti della torre ammalorati – prosegue il sindaco – circostanza che forse è sfuggita a qualche cittadino attento, atteso che sono stati sistemati gli infissi”. Si, ma nessuno obiettava sugli infissi quanto sulla campana che da marzo non scandisce più le ore della giornata. Ma il fatto importante - e la buona notizia – è che a breve verranno montate le campane. Il ritardo lo spiega il sindaco con il fatto che “purtroppo per fondere il metallo e creare le campane, la ditta necessita di sessanta, settanta giorni”. Ma da marzo ad aprile ne sono trascorsi più di sessanta… Probabilmente parte del tempo da addebitare alle lungaggini burocratiche. E questo lo si deduce dalle ulteriori precisazioni del sindaco stesso che afferma: “Ci siamo attivati per trovare un vivaio che ci fornisca due palme, il problema è trovare un fornitore che ci garantisca la sopravvivenza delle stesse per almeno due anni, sarebbe davvero un peccato piantumarle e vederle nuovamente attaccate dal punteruolo rosso”. Giustificazione che può anche starci anche se da quando questo animaletto ha “fatto visita” da queste parti, addetti ai lavori hanno provveduto a trovare le opportune contromisure. Ma va bene lo stesso purchè la piazza ritorni presto alle sue antiche origini. Certo, sarebbe auspicabile che il tutto fosse avvenuto prima che la città fosse presa d’assalto da turisti e forestieri vari. Anche sulle lamentele per quel che concerne la pulizia degli spazi pubblici (piazza, corso e zone adiacenti) il sindaco vuole fare delle precisazioni: “Circa la pulizia, ritengo che l’Amministrazione stia facendo tutto il possibile per garantire il decoro della piazza – asserisce Luigi Caroli – la stessa viene lavata con una cadenza settimanale, gli operatori ecologici pattugliano tutto il centro storico in maniera encomiabile durante e oltre gli eventi: penso che molte delle responsabilità siano e debbano essere addebitate ai cittadini e ad alcuni commercianti, che in totale sprezzo delle regole continuano a versare per terra bevande alcoliche e non, spesso con altro contenuto di zuccheri che sommato ad una pulizia frettolosa delle aree prospicienti le attività, crea sulla sede stradale una patina nera, sicuramente non piacevole a vedersi”. E se si è individuata l’origine, perché non intervenire con i dovuti mezzi? Anche sul controllo della città il sindaco vuole rassicurare i cittadini sottolineando come “l’intero centro storico è controllato tutte le sere da più pattuglie automontate ed appiedate dei vigili urbani alle quali va aggiunta la presenza dei Carabinieri della locale stazione, i quali controllano e monitorano il centro storico tutto sino all’alba, garantendo a detta di tutti i fruitori della nostra bella e ridente cittadina, standards di sicurezza ottimali”.