Cari amici di COGITO,
apprezzando la vostra lotta contro il fanatico religioso e il conforto che con ciò date a molti ex-testimoni di Geova" che annaspano dolorosamente per uscire dai postumi di una malattia ideologica che ne aveva mortificato l'intelletto e la spiritualità, vorrei aggiungere alla vostra Causa la mia modesta voce
Diventai ''proclamatore'' nell' estate del 1963 all'età di 15 anni sono stato pioniere regolare e speciale per un totale di 12 anni ed ho servito Come anziano per circa 24 anni in varie congregazioni. Mia moglie ed io abbiamo svolto opera di predicazione dalle valli bergamasche alle coste ioniche in Calabria; lei, poi, è stata allevata come tdG fin dall'infanzia tra mortificazioni e inquietudine. Abbiamo per tutta una vita, affrontato mille sacrifici con la convinzione di fare cosa grata a Dio e mi auguro che l'Onnipotente tenga conto della nostra buona fede, ora come allora.
Dopo anni di disagio crescente a causa di articoli e disposizioni che non approvavamo, nonché dopo duri scontri da me avuti con sorveglianti viaggianti e anziani locali degni figli di Bellarmino e della santa inquisizione, allo stremo delle forze fisiche e mentali e vedendo che mia moglie si trovava in condizioni, se possibile, peggiori delle mie, ho maturato con lei una decisione sofferta ma necessaria per puro spirito di sopravvivenza o, se preferite, per legittima difesa. Mentre un comitato giudiziario indagava su di noi e torchiava tutti i nostri più intimi amici -successivamente ne disassociava un buon numero - per scoprire non solo le nostre obiezioni palesi sulle procedure dell'Organizzazione, ma persino i nostri più celati dubbi in merito, il giorno 26 ottobre 1996 ho inviato alla Nazione e alcuni giorni dopo al Tirreno (questa lettera è stata poi effettivamente pubblicata da “Il Tirreno” il 2/11/96) un fax il cui testo cito di seguito:
" I coniugi Francarlo Chiolerio e Elena Micheletti SI DISSOCIANO
dall'Organizzazione dei testimoni di Geova che fa capo alla società
Torre di Guardia pur restando in associazione ideale con tutti i componenti
della Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova che si ritengano più
cristiani che non membri di una rigida struttura di controllo degli esseri
umani
Come atto dovuto verso tutti coloro che ci conoscono e che si
attendono da noi una spiegazione, precisiamo che dopo aver sopportato per
armi una pressione psicologica costante e devastante ed aver visto vessati
sistematicamente i nostri più intimi amici, ci dissociamo dall'Organizzazione
e dall'Ufficio di Roma nonché dall'attuale Corpo Direttivo centrale
PERCHÉ' non approviamo un regime strutturato per esercitare il controllo
totale del pensiero, delle coscienze e della parola degli esseri umani,
Queste sono le vere ragioni del nostro dissenso. Vi esortiamo non prestare
ascolto alle calunnie che, di norma, vengono diffuse ad arte in Questi
casi e che già circolano su di noi” .
Siamo e restiamo cristiani, credenti in Dio, in Gesù di Nazaret e nelle Sacre Scritture.
Elena Micheletti e Francarlo Chiolerio