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Periodo
antico
La storia di Forano inizia nel periodo Curense cioè della
civiltà Sabina.
Questa si integra con quella Romana dal 290 a. C. quando il
console Curio Dentato occupa la zona. In quel periodo
sorgono numerose ville appartenenti a ricche famiglie di
Roma.
Periodo medioevale
Dopo la caduta dell’Impero Romano e le invasioni barbariche,
i Longobardi presero possesso del territorio;
successivamente, con la conversione al cristianesimo, lo
restituirono all'amministrazione della Chiesa. Entriamo nel
periodo della rinascita agricola con la creazione del fundus.
Con il pontefice Costantino è istituito il Ducato Romano
sotto il governo diretto del Pontefice.
In seguito Desiderio, re dei Longobardi, rioccupa la Sabina
e il pontefice Paolo I ricorre a Pipino, re dei Franchi per
avere aiuto; fu Carlo Magno, sceso in Italia nel 773 a. C.,
a completare la sconfitta dei Longobardi; i territori sabini
divennero quindi Patrimonium Sabinense, parte del Patrimonio
del Beato Pietro, e amministrati da Rettori nominati dal
Papa. Questi diventarono in seguito i Signori dei vari
castelli. Nel 816 - 817 il Patrimonium Sabinense passò sotto
l'amministrazione della potente Abbazia di Farfa.
Il territorio dell’attuale Comune di Forano era formato da
Gavignano, Forano e Colle di Nera. Forano e Gavignano ebbero
il loro grande sviluppo nel periodo medioevale.
Dopo la seconda distruzione di Farfa ad opera dei Saraceni i
Conti della Sabina, approfittando della dispersione e della
fuga dei monaci, usurpano molti dei castelli, compresi
Forano, Gavignano e Colle di Nera. Questi castelli
torneranno in proprietà di Farfa durante il governo
dell'abate Berardo I° (1049-1089).
Famiglie emergenti, singoli conti o duchi, si impossessano
dei castelli già soggetti a Farfa, reggendoli in nome
dell'autorità centrale imperiale o pontificia, affermano
comunque sui castelli il loro potere personale divenendo, da
amministratori, padroni dei castelli stessi.
Le prime notizie sul castello di Forano risalgono all’XI
secolo. Non è chiaro il ruolo svolto da Farfa nelle sue
origini, dato che in un elenco di beni sottratti al
monastero, redatto probabilmente poco prima della meta del
secolo XI, si trova registrato il castello di Forano. I suoi
uomini nel 1278 giurarono fedeltà al papa Niccolò III. Agli
inizi del XIV secolo, signore di Forano era Tebaldo di Sant’Eustachio.
Ribellatosi alla Chiesa, Forano si sottomise spontaneamente
nel 1347 a Cola di Rienzo accettando un podestà e rettore da
lui nominato. Sullo scorcio del secolo, il castello fu tolto
ai Sant’Eustachio da Luca Savelli. Nel 1410 il possesso di
Forano fu formalmente riconosciuto a Battista Savelli. Con
il testamento del1445 Battista Savelli lasciò Forano al
figlio minore Giacomo. Durante la sua signoria il feudo gli
fu confiscato dalla camera apostolica per ordine di Pio II,
in conseguenza del fatto che il Savelli si era schierato con
gli Angioini nella vertenza per il regno di Napoli. Forano
fu rivenduto nel 1463 a mons. Giorgio Cesarini. Due anni
dopo, però, i Savelli tornarono in possesso del feudo e nel
1473 Filippo concesse gli statuti ai foranesi con elencate
le molteplici prestazioni in natura pretese dagli abitanti
del castello.
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