5) Amore possesso e gelosia ..


Altro comportamento irrazionale (sempre legato al "programma di procreazione") nella sfera sessuale è il sentimento di possesso, la gelosia, l'odio e disprezzo per il partner che compie atti sessuali con altri individui. 

Una donna riesce a perdonare il proprio compagno che abitualmente passa molte ore lontano da lei per stare insieme agli amici o coltivare i propri hobbies, ma si sente immediatamente tradita se sa che ha trascorso una sola ora in compagnia intima di un'altra femmina.
Gli uomini non sono da meno, anzi peggio. La propria compagna che passa un'ora in compagnia intima di un altro maschio diventa subito una puttana degna del massimo disprezzo. 

Che senso ha questo comportamento in un'epoca in cui si fa sesso per dare e ricevere piacere?

Perché questo piacere continua ad essere esclusivo dominio di una "coppia" e proibito al di fuori?

Un "civile" comportamento impedisce di toccare le persone in certe parti del corpo.. ma che differenza c’è tra toccare una mano, una spalla o un seno.. un uomo può salutare con un abbraccio una donna che non sia la propria compagna ma le mani non devono scendere al disotto della schiena, se si toccano i glutei si corre il rischio di scatenare reazioni vivaci.
Ma non sono forse i glutei una parte dello stesso corpo che invece si può toccare pochi centimetri sopra ?

Una carezza è ammessa tra amici di sesso opposto, sulle mani, sul volto, sulla schiena.. è un contatto che trasmette piacere, affetto, vicinanza… ma allora perché non toccare i genitali e procurare un orgasmo, sono parti dello stesso corpo, distanti pochi centimetri da altre che possono essere toccate e il piacere trasmesso sarebbe maggiore !?

Un motivo c’è:

le zone genitali sono quelle preposte alla procreazione e quasi sempre sono controllate dall’istinto che richiede esclusività.
Il "giochino" è stato creato dalla natura per procreare e a questo scopo rimane istintivamente legato anche se si prendono le precauzioni per non procreare.

L’ esclusività è richiesta sia dai maschi che dalle femmine, i primi perché hanno istintivamente paura di ritrovarsi ad allevare i figli di un altro (i maschi sono in competizione per trasmettere ognuno i propri geni), le seconde perché un figlio è un compito gravoso per una sola persona ed hanno bisogno di un compagno che le aiuti, fedele, non uno da una botta e via.

Questa ancestrale paura di essere abbandonata dopo l’accoppiamento è molto forte nelle donne infatti anche le femmine agiate e ricche (che potrebbero allevare benissimo da sole la prole) pretendono fedeltà sessuale dal proprio compagno.

 

Vai alla pagina successiva          Torna alla pagina precedente          Torna alla pagina iniziale