Astrophytum coahuilense
(Moeller) Kaiser
Pianta semplice, inizialmente globosa, poi cilindrica, alta 15-30 cm e avente diametro di 10-20; coste 5, acute, separate da solchi poco incisi in quanto mascherati dai punti lanosi che ricoprono interamente l'epidermide, larghi circa 0,5 mm, molto ravvicinati, composti da peluzzi molto fitti di colore bianco grigiastro, tali da conferire alla pianta un colore bianco con radure puntiformi verdi (come diceva il prof. Lodi); areole fiorifere piccole, 5 mm circa , costituite da pochi lunghi peli biancastri, caduchi una volta terminata la fioritura, dopo la quale le areole stesse sono molto poco visibili e concave; fiori dalle areole più giovani, con boccio e stelo floreale (lungo un paio di cm) rossastri, largo anche 9-10 cm, con segmenti esterni gialli a punta secca, segmenti interni giallo intenso con gola rossa più o meno marcata; frutto rotondeggiante, rossastro e carnoso a maturazione, aprentesi con una fessura alla base e rovesciantesi verso l'esterno grazie ad un lembo rimasto attaccato, semi marroni con ampia ala attorno all'ilo, lunghi fino a 2,5 mm.
Distribuzione:Stati messicani di Coahuila e Durango, su suolo argilloso calcareo.
Pensieri:
E' una pianta abbastanza facile da coltivare in terreno drenato, facendo attenzione,
soprattutto quando le piante sono giovani, che i piccoli punti pelosi, toccandosi,
trasportano l'acqua dal terreno fino anche all'apice della pianta: ciò, oltre
a costituire un pericolo poiché quest'ultima può rimanere completamente bagnata
per giorni, la peggiora molto esteticamente, dato che in breve tempo il calcare
dell'acqua forma una patina permanente giallastra e dura sulla peluria, che
ostacola anche gli scambi respiratori. Il problema può essere solo in parte
risolto fornendo acqua dal basso e avvolgendo la base della pianta con ghiaino
quarzifero.
Un tempo considerata sottospecie o varietà del myriostigma, è invece da separare
come specie a sé stante in quanto vi si distingue per vari caratteri ma soprattutto
per il fiore e per il fatto che non si possono ottenere ibridi vitali dal loro incrocio.