Ariocarpus scaphirostris
Pubblicazione originale:Ariocarpus scapharostrus. Boedecker (1930), corretto in Ariocarpus scaphirostris da Hunt (1992).
Descrizione:Pianta subglobosa, di piccole dimensioni non superando i 10 cm di diametro, poco sporgente dal suolo in habitat; tubercoli privi di areola, a sezione triangolare, lunghi fino a 3-4 cm, con faccia superiore piana e apice del tubercolo dalla caratteristica forma a barchetta, cioè il bordo inferiore, in prossimità della punta, si incurva fino quasi a formare un semicerchio, congiungendovisi poi con un angolo quasi ottuso; cuticola rugosa, di colore verde brunastro nei giovani, grigia (se l'esposizione è sufficiente) in età adulta; fiore di 3-4 cm di diametro dalla base dei tubercoli, di colore magenta; frutto verde-biancastro allungato, semi neri papillati.
Distribuzione:La specie si riscontra solo in una valle dello stato di Nuevo Leon, dove cresce su colline calcaree estremamente drenate e torride, costituite da scisto ed arenaria, i detriti dei quali ricoprono le piante fino a lasciar spuntare solo gli apici dei tubercoli: ciò fa sì che sia quasi impossibile individuarle quando non sono fiorite.
Pensieri:A. scaphirostris è forse uno degli appartenenti al genere più difficili da coltivare, in quanto è molto sensibile ai ristagni di acqua e richiede una posizione soleggiata o perlomeno estremamente luminosa; se a ciò si aggiunge che ha una crescita molto lenta, si comprende come mai sia meno presente nelle collezioni rispetto agli altri Ariocarpus. È comunque coltivabile in un terreno molto drenato con aggiunta di poca argilla.