Moderno convertiplano a propulsori
basculanti collegati alle estremità alari , è un mix tra aereo ed elicottero.
E' il primo aereo al mondo di
questo genere ad essere adottato in voli commerciali.
In listino viene venduto con
capienza variabile da 6 a 9 passeggeri e le sue doti di flessibilità sono
buone.
Permette di volare per 750
miglia nautiche alla velocità massima di 275 miglia l'ora.
La tecnologia dei VTOL viene
attualmente applicata anche nel campo degli UAV; in fase di continuo sviluppo
tale progetto propone un convertiplano da ricognizione ( o simili ) ad eliche
basculanti locate alle estremità alari in apposite gondole.
Il punto forte di questo
progetto che sembra promettente è appunto la non necessità di avere lanciatori
o piste di decollo come per gli altri UAV.
Le velocità raggiungibili
toccano i 370 Km/h.
McDONNEL DOUGLAS / Bae HARRIER
II
Caratteristiche:
Nazionalità : Gran Bretagna;
Anno : 1984;
Tipo : VTOL da attacco;
Apertura alare : 9.25 m;
Lunghezza : 14.12 m;
Altezza : 3.55 m;
Peso al decollo : 14060 Kg;
Velocità massima : 1065 Km/h
slm;
Quota massima operativa :
15250 m;
Autonomia : 1162 Km;
Armamento : 4175 Kg di carico
bellico;
Equipaggio : 1 persona;
Si tratta del più famoso
aereo di questo tipo.
Un programma ambizioso
iniziato con gli studi VTOL negli anni cinquanta a carico dell'industria
aeronautica britannica ha portato alla definizione del primo aereo da combattimento
a decollo verticale: concepito per l'impiego a terra ha poi trovato largo uso
come jet imbarcato.
L'Harrier al momento della
sua nascita si rivelò talmente efficiente da ritrovare l'interesse delle forze
armate americane che tuttora sono applicate in un piano di ammodernamento
continuo al fine di migliorarne l'efficacia.
Il programma fu avviato nel
1957 ed ebbe in primo tempo una vita travagliata e lunga tanto da portare a
definizione il modello solo nel 1966 con il battesimo dell'aria del primo
esemplare di preserie. Già due anni dopo alcuni velivoli entrarono a pieno
titolo a far parte della RAF.
Ma è negli anni settanta che
il progetto raggiunse la sua maturità e proprio in questo periodo gli USA
chiesero una serie di 12 esemplari per poterne dare una valutazione: fu un
successo e ben presto, anche grazie agli sviluppi successivi ,questo velivolo
fu richiesto da svariati altri paesi trovando un boom di vendite invidiabile.
Tra gli acquirenti stanno Spagna, Italia ...
La propulsione è garantita da
una turboventola Rolls - Royce ed il flusso dell'aria viene deviato in 4
bocchette orientabili.
Il carrello prevede 3 ruote
centrali ( una anteriore, due posteriori ) e due ruotini di equilibratura alla
mezzeria alare.
Caratteristiche:
Nazionalità: CSI;
Anno: 1976;
Tipo : VTOL da attacco;
Apertura alare : 7.32 m;
Lunghezza : 15.50 m;
Altezza : 4.37 m;
Peso al decollo : 11700 Kg;
Quota massima operativa :
12000 m;
Velocità massima : 978 Km/h a
livello del mare;
Autonomia : 370 Km;
Armi : 3600 Kg di carico
bellico
Equipaggio : 1 persona.
Nella continua rincorsa alla
tecnologia occidentale la Russia vide ottima idea il dotarsi di un caccia
marittimo in configurazione VTOL, così, seguendo l'esempio dell'Harrier si
abbozzò il progetto di una macchina similare.
L'idea era quella di poter
applicare tali aerei a bordo di portaerei come la Kiev.
Il progetto diede vita allo
Yak 38 che si ritiene sia unico esemplare di questo genere a far parte
dell'arsenale bellico russo; si presume ne siano stati costruiti non più di 100
esemplari.
La prima sua apparizione di
ebbe nel corso del 1976.
Per assicurare la
movimentazione sono stati montati due turboreattori per il volo verticale, più
un terzo di spinta convenzionale.
Sono state osservate due
varianti principali: A e B.
La prima è la variante da
combattimento, per lo più pensata per essere imbarcata trova come ruoli
principe la ricognizione marina e antisommergibile, l'attacco contro il
naviglio minore. A tale scopo l'armamento è flessibile e varia da cannoni,
razzi, bombe .... La seconda variante è quella per addestramento, cioè biposto
in tandem e per questo la fusoliera è stata leggermente allungata; è privo di
piloni per l'aggancio di armamento.
Caratteristiche:
Caratteristiche:
Anno : 1989;
Nazionalità : Stati Uniti;
Tipo: trasportatore d'assalto in lavoro su navi o basi a terra;
Peso al decollo : 21400 Kg VTOL; 24750 Kg STOL ;
Velocità di crociera: 450 Km/h;
Numero di esemplari prodotti fino al 2001 : 12 MV-22;
Inventario totale pianificato :
348 MV-22 ( Marines degli Stati Uniti ) dove la M sta per multimissione, la V per ( VTOL/STOL ) , sostituirà gli elicotteri CH-46E e CH-53D;
50 CV-22 ( USAF ) dove la C sta per
trasportatore , sostituirà gli MH-53J e
gli MH-60G ;
48 HV-22 ( Navy ) dove la H sta per
Search and Rescue , missioni SAR per soccorso in mare.
Dimensioni retratto ( come
nella foto a fine articolo ):
Lunghezza : 18.9 m ;
Apertura alare : 5.5 m ;
Altezza : 6.6 5.5 m;
Dimensioni in uso ( prego
consultare i disegni )
Il V-22 Osprey è un velivolo ad eliche inclinabili dalle
possibilità di eseguire decolli verticali o con rincorse brevi progettato al fine di assolvere il compito
di supporto in svariate missioni sul campo militare.
Il concetto dello sviluppo di un tiltrotor ( un velivolo le cui
eliche possono essere fatte ruotare ) è stato pensato al fine di unire
genialmente le possibilità di decollo ed atterraggio in piazze limitate come un
elicottero alle velocità in volo di un convenzionale aereo propulso da
turboeliche; in più la capacità del modello di rifornirsi in volo permettono di
coprire anche ampi raggi d'azione.
La propulsione viene affidata a due turboalberi che portano
ciascuno un elica tripala da 11.4 metri di diametro.
Il collegamento dei motori alle eliche è garantito da un sistema
di rinvii che permettono di mantenere il controllo ottimale dei rotori anche in
caso di avaria di uno dei due propulsori grazie ad un sistema sincronizzato di
ripartizione della potenza.
In più il controllo di volo come quello degli stessi motori è
tenuto sotto sorveglianza permanentemente da un sistema fly-by-wire digitale
ridondante ( in poche parole il computer assiste il volo mantenendo sempre la massima efficienza ).
Nella struttura alto è l'utilizzo dei materiali compositi al fine
di ottenere un aumento delle doti di resistenza e una riduzione di peso in
rapporto ai materiali convenzionali.
Al fine di reggere meglio i possibili danneggiamenti sul campo di
battaglia i materiali compositi danno una buona mano e per sicurezza gli hardware di controllo di
volo, quello elettrico, quello idraulico sono stati locati in zone separate.
Un sistema di difesa elettronico include un ricevitore radar di
allerta, un avvisatore di arrivo di missili ed un possibile sistema di contromisure aviotrasportate.
Il V-22 è un progetto il cui primo abbozzo risale al 1986 e solo
nel 1995 ebbe la sua piena denominazione come velivolo avanzato da trasporto a decollo
verticale.
Lo scopo principale era quello di creare per l'Air Force e il
corpo dei Marines un mezzo in grado di
dare assistenza durante assalti, anche compiuti su lungo raggio, conciliando velocità di trasferimento
elevate a possibilità di eseguire decollo brevi e verticali come atterrare su
terreni anche non preparati.
Il punto chiave di questo velivolo era l'aspetto motoristico ed
al fine di sviluppare una propulsione adeguata furono eseguiti una serie di
studi che recarono come soluzione migliore quella di un convertiplano ad elica,
indi una volta scelta una linea principale di sviluppo dopo la creazione base
di un modello seguirono una serie di fasi e test per provare le soluzioni
adottate e magari proporre degli sviluppi migliori.
All'inizio, nel 1986 era prevista la produzione di 923 unità per
un costo unitario di 24 milioni di dollari, ma nel 1989 l'amministrazione Bush
decise di cancellare il progetto visto il lievitare dei costi che era già
salito a una cifra di 35 milioni di dollari per unità ( mentre la produzione
totale prevista era scesa prima della cancellazione a 602 unità ).
Tale decisione portò un leggero scompiglio in alcune file
politiche fino a che la questione si risolse con la riapertura del progetto
Osprey nel 1992.
Il programma fu ravvivato ulteriormente con l'avvento
dell'amministrazione Clinton ed attualmente si pensa di costruire 458 Osprey al
costo unitario non superiore agli 80 milioni di dollari l'uno: i Marines dovrebbero riceverne 348, 48 la
Navy, 50 l'Air Force ( le cifre sono comunque ancora molto indicative ).
Il primo prototipo volò nel 1989 e da quella data seguì un lungo
periodo di test.
Da rendere una triste nota : durante la fase di collaudo fino al
2000 precipitarono 3 prototipi: un V-22 cadde senza causare vittime nel 1991,
in un incidente nel 1992 persero la
vita 7 uomini, nel 2000 un terzo Osprey in uno schianto portò con sé 19 Marines.
Visto che il
velivolo può essere usato come mezzo imbarcato è prevista la possibilità
di ridurre gli ingombri a bordo ripiegando a 90
gradi sopra
l'aereo stesso le ali mentre le eliche possono essere raccolte ( vedi sotto )
NOTA : nel prospetto sopra
esposto sono stati riportati solo alcuni dei VTOL costruiti nella storia
aeronautica, ciò non toglie che le idee proposte siano state ancora centinaia,
i modelli costruiti svariati ,dalle forme usuali come le più azzardate.
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