Imanuel Ehrenhardt

 

Cominciai con le lezioni di Sir William Hamilton.
Poi studiai Dugald Stewart;
e poi John Locke sull’Intelletto,
e poi Descartes, Fichte e Schelling,
Kant e poi Schopenhauer—
libri presi in prestito dal vecchio giudice Somers.
Tutti letti con frenetico zelo
nella speranza che fosse riservato a me
di acchiappare per la coda il segreto finale,
e trarlo fuori dalla tana.
L’anima mia si levò in alto diecimila miglia,
e soltanto la luna sembrava un po’ più grande.
Poi ricaddi indietro, così contento della terra!
Tutto attraverso l’anima di William Jones
che mi mostrò una lettera di John Muir.