Richard Bone


Appena arrivato a Spoon River
non sapevo se quel che mi dicevano
era vero o falso.
Mi portavano l’epitaffio
e restavano nella bottega mentre lavoravo
e dicevano «Era tanto buono», «Era straordinario»,
«Era una donna dolcissima», «Era un cristiano coerente».
E io gli scolpivo tutto quello che volevano,
ignorando completamente se fosse vero o no.
Poi, vivendo fra questa gente,
imparai quanto poco consoni alla vita
fossero gli epitaffi ordinati per quei morti.
Ma continuavo a scolpire tutto quel che mi ordinavano di scolpire
e mi resi complice di quelle cronache bugiarde
sulla pietra,
come uno storico che scriva
senza sapere la verità,
o perché ha interesse a nasconderla