Jefferson Howard



La mia lotta coraggiosa! Perché io la chiamo coraggiosa,
in nome degli ideali che mio padre si portò dalla Virginia:
l'odio per la schiavitù come per la guerra. 
Io, pieno di ardore, audacia, coraggio, 
gettato nella vita di Spoon River, 
dove il nerbo principale era venuto dal New England, 
repubblicani, calvinisti, mercanti, banchieri, 
che mi odiavano, ma temevano il mio braccio. 
Con moglie e figli faticosi da mantenere -
ma frutto del mio gusto per la vita. 
Rubando insoliti piaceri che mi costarono la reputazione,
e collezionando mali che non avevo seminato; 
nemico della chiesa col suo tanfo di ossario, 
amante del calore umano della taverna; 
impacciato da destini tutti a me estranei, 
abbandonato da mani che credevo mie.
Poi quando avvertii la mia forza gigantesca 
ridursi allo stremo, ecco che i miei figli 
avevano intrecciato le loro vite in giardini stranieri-
e mi ritrovai solo, come solo ero partito! 
La mia vita coraggiosa! Morii in piedi, 
affrontando il silenzio-affrontando la prospettiva 
che nessuno avrebbe saputo della lotta che avevo combattuto.