Homer Clapp



Spesso al cancello Aner Clute 
mi rifiutò il bacio della buonanotte, 
dicendo che prima dovevamo fidanzarci; 
e solo con una tiepida stretta di mano 
mi salutava, quando la riaccompagnavo 
dopo il pattinaggio o il revival. 
L'eco dei miei passi non s'era ancora spento 
che Lucius Atherton
(lo seppi quando Aner se n'andò a Peoria)
s'infilava dalla finestra, o se la scarrozzava 
con la vigorosa pariglia dei suoi bai 
per la campagna.
Il colpo mi fece rinsavire, 
e misi tutti i soldi ricavati dalla terra di mio padre
nella fabbrica di scatolette, per avere il posto 
di ragioniere-capo, e persi tutto. 
Allora capii che ero uno zimbello della vita, 
che solo la morte mi avrebbe trattato alla pari 
cogli altri uomini, facendomi sentire un uomo.