mercoledì 29 maggio 2013 14:41

 

Il diktat di Grillo ai suoi:
"Chi appoggia il Pd è fuori"


Dopo l'ira di ieri, Beppe Grillo torna sul flop elettorale, contestando che alle recenti elezioni comunali per il Movimento 5 Stelle si sia trattato di un crollo. E' 'il crollo degli altri' il senso del post fatto di numeri che Grillo mette in bella evidenza sul suo blog per dimostrare che se crollo c'e' stato e' stato quello dei partiti tradizionali. E allora ecco "i dati che non vi mostrano", ennesima implicita critica ai media, per dare conto del -48% del Pd a Roma, del -65% del Pdl, sempre nella Capitale e sempre nel raffronto 2008-2013, e il +22% di M5s. Anche per Siena, Ancona e Avellino, segni meno per Pd e Pdl e positivi per M5S. Sintesi? "I partiti sono morti". Grillo poi interviene a ttuto campo o nel dibattito politico e inquadra le possibile allenzae in vista dei ballottaggi per le elezioni comunali. Dunque, niente accordi per i ballottaggi e niente alleanze in Parlamento. Beppe Grillo lo ribadisce dal suo blog e ripete anche che chi la pensa diversamente si mette, di fatto, fuori del Movimento. "Scrissi che chi voleva l'accordo con il pdmenoelle aveva sbagliato a votarci.

Lo confermo e estendo il concetto", spiega: "Chi si e' candidato per il M5S al Parlamento e vuole un accordo con il pdmenoelle scordandosi degli impegni elettorali e della sua funzione di portavoce per realizzare il nostro programma, e' pregato - avverte - di avviarsi alla porta". "E' meglio buttarsi nel vuoto da soli che essere spinti. C'e' piu' controllo", esemplifica Grillo. "Il M5S cresce ogni giorno, e' un fatto, cosi' come e' un fatto che e' stato il piu' votato alle politiche. Non abbiamo fretta", e' il messaggio del giorno. Poi parlando specificatamente dei ballottaggi, dice: ''Ai prossimi ballottaggi dove non appoggeremo la destra e tanto meno la sinistra, tra loro non c'e' alcuna differenza, forse la destra ti prende un po' meno per il culo''.  

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