lunedì 03 giugno 2013 14:50



Eternit, il magnate Schmidheiny condannato a 18 anni in appello  
Via ai risarcimenti per i familiari delle vittime

"In parziale riforma" della sentenza di primo grado la corte d’appello di Torino ha condannato a 18 anni, due in più rispetto alla pena inflitta in primo grado, il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, 66 anni. Schmidheiny è l’unico imputato rimasto al processo Eternit dopo la morte, avvenuta il 21 maggio scorso, del barone belga Louis De Cartier De Marchienne, a 92 anni. Entrambi erano stati condannati a 16 anni, il 13 febbraio 2012, per disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche. Il pg Raffaele Giariniello aveva chiesto 20 anni di pena. La Corte d’Appello di Torino ha ritenuto il miliardario elvetico responsabile di disastro anche per gli stabilimenti Eternit di Bagnoli e Rubiera. 

I RISARCIMENTI - Ammonta a 30,9 milioni di euro la somma che la Corte d’Appello di Torino ha accordato al Comune di Casale Monferrato, dove la multinazionale dell’amianto aveva il suo stabilimento italiano più importante e il numero delle vittime è stato più elevato che altrove. Per la Regione Piemonte disposte provvisionali per 20 milioni di euro.


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