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Magico Vento n° 43
Mettetevi
comodi e preparatevi a vedere l'ultimo film di Manfredi e Lugano, perché
di questo si tratta. I nostri amici stavolta fanno da spalle ad una leggenda
del vecchio West: James Butler Hickock conosciuto dal grande pubblico
come Wild Bill. Come si apprende dal "Blizzard Gazzette", in seconda di
copertina, il termine grilletto facile fu coniato su Wild Bill, che non
fece mai economia di pallottole. La leggenda racconta che uccise più di
cento uomini. Diventò anche uomo di legge, facendo nascere il mito americano
dello sceriffo che, con le pistole in mano, ripulisce la città. L'esperienza
fu amara e difficile a causa di un progressivo abbassamento della vista,
cosa non auspicabile ad un pistolero. A questo si ispira di Manfredi facendo
incontrare una "leggenda" con Magico Vento. MV e Poe tornando alla loro
"base" trovano un uomo riverso a terra preda di un colpo di sole e completamente
ubriaco: quell'uomo è proprio Wild Bill. Lo portano al sicuro e cercano
di fargli abbassare la febbre. Mentre MV è fuori a raccogliere bacche
ed erbe, Wild Bill, ancora delirante si mette a sparare contro le ombre
e gridare al vento come impazzito. Wild Bill sta scappando da qualcuno
oppure come dice MV sta lottando contro se stesso? Guarito nel fisico,
ora tocca allo spirito. Magico Vento si è accorto che Wild Bill sta perdendo
la vista e così cerca di curarlo con unguenti e trucchi indiani. Comincia
così l'addestramento di Wild Bill per migliorare la vista e l'attenzione.
Durante una delle loro uscite Magico Vento vede un gruppo d'uomini a cavallo.
Poe, capitato involontariamente sulla loro strada, cerca di capire chi
sono fingendosi un geologo che sta facendo ricerche per il governo. Viene
così a sapere che il gruppo di pistoleri, a loro dire, sono a caccia di
cervi. Ma Poe, non avendone incontrato neanche uno, capisce che in realtà
il gruppo si sta dirigendo verso la città più vicina: Glory. E' chiaro
che quegli uomini sono alla ricerca di qualcuno. E, infatti, veniamo a
sapere da Wild Bill che quei pistoleri, i Texani, stanno inseguendo proprio
lui. Durante la notte Wild Bill ha un'altra crisi e vede il fantasma di
Mike, suo aiutante e migliore amico ad Abilane. Ripresosi, racconta a
magico Vento e Poe il motivo della sua fuga. Durante il suo lavoro da
sceriffo ad Abilane faceva rispettare la legge a modo suo. Ma così facendo
si era messo contro anche lo stesso sindaco che lo aveva eletto. Da quel
momento la peggiore feccia dei saloon faceva tappa ad Abilane. Arrivarono
anche i Texani, probabilmente chiamati proprio dallo stesso sindaco. Durante
uno scontro a fuoco con questa "feccia", Wild Bill uccide Mike, accorso
ad aiutarlo. Tormentato dal dolore e dal rimorso si dimise dalla carica
di sceriffo e cominciò a vagabondare inseguito, però, dallo stesso gruppo
di pistoleri, i Texani, che avevano deciso di fargliela pagare. Wild Bill
non fugge solo da loro, fugge soprattutto da se stesso e dal ricordo.
Nel frattempo i Texani si fermano a Glory, decisi a trovare a tutti i
costi Wild Bill. Qui si dirigono verso il saloon e cominciano a fare un
po' di "rumore". Come ci spiegano, con il linguaggio colorito dei classici
western, per catturare la preda: " ci basterà diventare il tormento di
questi zappaterra…. finché non ci consegneranno Wild Bill". Il nostro
protagonista è deciso ad affrontare il suo destino, nonostante davanti
a sé veda solo ombre. Accompagnato da Magico Vento e Poe, Wild Bill affronta
la sua guerra personale. Con un finale degno dell'indimenticabile "Mezzogiorno
di fuoco" e altri film del genere, la banda viene sgominata. La frase
che più mi ricorda il classico western è quella fatta pronunciare a Wild
Bill nel finale: "La cosa veramente difficile non è imparare a sparare,
ma saperne fare a meno". Ora il pistolero è guarito non solo nel fisico
ma anche nello spirito. Il tempo delle vendette è finito. Come avevo anticipato
all'inizio, quest'albo mi sembra una sceneggiatura cinematografica realizzata
in un fumetto che ha poco a vedere con Magico Vento e la sua "vita". I
disegni di Stefano Biglia si adattano bene a quest'atmosfera di selvaggio
west.
Ciop |
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