Le conte

Le filastrocche per fare la conta vengono usate come formule segrete che decretano l'inizio di un gioco. Queste conte sono sorprendenti, vive e continuamente rinnovate. Ci si trovano frammenti di antiche formule d'incantesimo, di saggezza. Ai bambini piacciono le conte perché il ritmo e la rima le rendono facili da ripetere e ricordare. E poi facendo la conta si possono inserire nozioni impartite a scuola, come le tabelline per esempio, che opportunamente mescolate con un po' di nonsenso diventano divertenti.

 

Affacciata al balcone

c'è la figlia del dottore.

Forza, avanti chi si fa?

Zero, uno, due e tre:

tocca proprio a te!

 

Bin, bin, cinesin,

conta tutti i cappellin.

Bin, bin, cinesin,

casta giù dal lettin

a contare i cappellini:

conta uno due tre,

tocca proprio a te!

 

Ci son tante fragoline

tutte rosse e piccoline,

ci son tante pecorelle

tutte bianche e tutte belle,

ci son fiori nei giardini,

ci son tanti pesciolini.

Tutto questo sai perché?

Ora tocca proprio a te!

 

Conta conta contarello

questo gioco è molto bello,

molto bello come te,

conta uno, due, tre!

 

Conta conta tamburino

che il nemico è qui vicino,

se giochiamo in compagnia

il nemico scappa via.

Fafofì, fifofà, a chi tocca non si sa.

Fafofà, fifofì, chi comanda eccolo qui.

 

Conta dieci, conta venti,

leva tutti e quattro i denti,

poco male ti farà

se nel cielo volerà.

Vola vola, canta canta,

scrivi sulla carta bianca.

Io ti scrivo e ti rispondo,

ho girato tutto il mondo

fino al giorno ventitrè:

a star sotto tocca a te!

 

Il reuccio alla fontana

nel bel mezzo della piana

vede tre brocche, tre orchi, tre dama

e fatine ventitrè.

A chi tocca? Tocca a te!

 

Il rinoceronte che passa sul ponte

che sta sull'attenti,

che fa i complimenti,

che dice buongiorno

girandosi attorno.

Gira e rigira, la testa mi gira,

non ne posso più

e puff cade giù:

a star fuori sei proprio tu!

 

Il rombo rimbomba, suona la tromba,

suona l'italiano, suona il tedesco,

suona il francese, suona l'inglese,

stai fuori per-lo-me-no un me-se!

 

I tre saggi di Baviera

hanno per barca una zuppiera

che se a galla fosse stata

la conta sarebbe continuata

anche fino a centoventitrè:

toccherebbe pre-ci-sa-men-te a te!

 

La luna è una ruota gialla,

cade in mare e resta a galla,

gettano le reti i pescatori,

noi siamo dentro e tu sei fuori.

 

Mariolino birichino

tutti i giorni va a Portofino

e va pure in Portogallo,

se si sveglia al canto del gallo.

Certe volte si sveglia alle tre:

a giocare tocca a te!

 

Mi chiamo Lola e sono spagnola,

per imparare l'italiano vado a scuola.

Mia madre è parigina,

mio padre pescatore della Cina.

Uno e due, due e tre:

a star fuori tocca a te.

 

Mio fratellino

ha perso un ciabattino.

Va dal calzolaio,

ne compra un altro paio.

"Scusi quanto costa?"

"Mille e otto"

"Ma lei è pazzo!"

"Facciamo mille e quattro."

Uno, due, tre e quattro.

 

Olio, pepe, sale, per condire l'insalata

insalata non ce n'è,

a star fuori tocca a te.

 

Questa è la conta dei tre somarelli

che si baciavano sotto gli ombrelli.

Un giorno disse il re:

"Vi ordino di contare fino a tre!"

Uno, due, tre.

 

Sotto la pergola nasce l'uva,

prima acerba, poi matura.

Zeffirin, zeffirà,

a chi tocca toccherà.

Toccherà al figlio del re,

il figlio del re va al mulino

col cane vicino.

Il cane bau-bau,

la gatta miao-miao,

il pulcino pio-pio:

ti sa-lu-to ca-ro mi-o.

 

Sette quattordici ventuno ventotto

questo è il gioco di Paperotto

Paperotto è in medicina

fuori tu che sei regina

la regina è andata a Roma

a comprare la corona

la corona è già venduta

la regina è svenuta

è svenuto pure il re

a star fuori tocca a te.

 

Passin passetto,

salii sul tetto:

salii sulla cima

d'un'alta collina.

Di lassù vidi il mondo

a quadrato farsi tondo.

Guardandomi in giro

mi venne il capogiro.

Giro girello

esci fuori, bimbo bello.

 

Din e Dan, Dan e Din

bolle l'acqua nel catin.

Il catin va in sette cocci,

se ne fan sette cartocci:

uno a me, uno a te,

uno allo sguattero del re,

uno dallo a chi vuoi tu,

che di cocci non ne ho più

 

Io sono Lalla,

sono spagnola,

la mia mamma

è parigina,

il mio babbo

vien dalla Cina:

uno due e tre,

a star fuori,

tocca a te!

 

Uno il pruno

Due il bue,

Tre il re,

Quattro il cioccolato,

Cinque le aringhe,

Sei gli scarabei,

Sette le civette,

Otto il biscotto,

Nove le ove,

Dieci pasta e ceci.

 

 Conta dieci conta venti

leva tutti e quattro i denti

poco male ti farà

se nel cielo volerà

Vola vola canta canta

scrivi sulla carta bianca

io ti scrivo io ti rispondo

ho girato tutto il mondo

fino al giorno ventitre

a star sotto tocca a te

 

Sotto la pergola nasce l'uva

prima acerba e poi matura

cenci cenci rattoppati

rivenduti ricomprati

rivenduti in Barberia

salti fuori la bella Maria.

 

Uno due tre cancelli

ceci cotti e campanelli

mentre incontra l'uccello papà

quante penne mi vuol portar?

Me ne porta ventitre

Uno due e tre

 

Piomba la stella in mezzo al mare

mamma mia mi sento male

mi sento male in agonia

prendo la barca e fuggo via

fuggo via di là dal mare

dove sono i marinai

che lavoran tutto il dì

a bi ci di!

 

Mi buttai dal terzo piano

con cinquanta lire in mano

quando arrivai giù

le cinquanta lire non c'erano più

 

Lava lava le scodelle

per mangiare le tagliatelle

lava bene lava male

butta l'acqua nel canale

 

Tre ragazze a una fontana

una strizza e l'altra lava

una prega a Santo Vito

che le mandi un buon marito

bianco rosso e colorito

come la faccia di Santo Vito

 

Sette quattordici ventuno ventotto

Pulcinella ha vinto al lotto

vinto al lotto

un bel biscotto

Sette quattordici ventuno ventotto

 

Il reuccio è alla fontana

nel bel mezzo della piana

vede tre brocche,

tre orci, tre dame,

e fatine ventitre.

A chi tocca?

Tocca a te.

 

Passa Paperino

con la pipa in bocca

guai a chi la tocca

la tocchi proprio te

uno due tre

 

Sotto la cappa del camino

c'era un vecchio contadino

che suonava la chitarra

bim bum sbarra!

 

Barabì barabà

tu sei andato in Canadà

per trovare il tuo papà

e perciò fuori di qua

 

Per te per te per te

io ne tengo tre

tre cavalli e re

uno due e tre.

 

Santa Chiara monachella

tira fuori la più bella

la più bella del maggiore

Sant'Antonio pescatore

pesca e ripesca

salta fuori questa

questa e quest'altra

tira fuori l'altra

l'altra l'altrina

salta fuori colombina.

 

Nel giardino del papa

ci si pianta l'insalata

l'insalata e la lattuga

salta fuori la più ciuca

la più ciuca e la più elegante

quella che porta il guardinfante

guardinfante e chicchirichì

bella zitella volte venir?

Volete venire a raccoglier le rose?

Ce ne sono troppo poche

Pipene una pipene due pipene tre

Bella zitella venite con me

 

Uno due tre e quattro

cinque sei sette ottobre

mortadella e pan biscotto

pan biscotto e mortadella

era morto Pulcinella

Pulcinella aveva un podera

ogni giorno lo andava a vedere

e quando mancava uno

dava la colpa al mulo

e quando mancava due

dava la colpa al bue

e quando mancavan tre

dava la colpa a me

Uno due tre

Ora tocca a te

 

Sotto il ponte di Rialto

c'era sempre una vecchietta

che vendeva l'acqua fresca

l'acqua fresca col limone

pim pum patatone

 

An ghin gò

tre galline e tre cappò

per andare alla cappella

c'era una ragazza bella

che suonava le ventitre

uno due e tre

 

Coccodè

la mamma non c'è

è in cucina

e prepara il caffè

tutto per me

niente per te

uno due e tre

 

Tre gattini tre gattini

se ne van per i camini

i gattini sono tre

a star sotto tocca a te.

 

An ghin gò

tre galline e tre cappò

dove andavano non so

forse andavano al mercato

a comprare il pan pepato

forse andavano nell'orto

a beccare un porro storto

forse andavano in città

a studiar che cento bugie

non fan mai una verità

 

Questa è la conta dei tre somarelli

che si baciavano sotto gli ombrelli

un giorno il re disse

io sono il re e vi ordino

di contar fino a tre

uno due e tre

 

Mio fratellino

ha perso un ciabattino

va dal calzolaio

ne compra un altro paio

scusi quanto costa?

Mille e otto

Ma lei è pazzo!

Facciamo mille e quattro

Uno due tre e quattro

 

Conta contarello

questo gioco è molto bello

molto bello come te

conta uno due e tre!

 

Son venuto su al castello

per trovare mio fratello

tuo fratello qui non c'è

esci fuori via anche te

 

Tic tac la fontana

chi la rompe e chi la sana

l'ha sanata San Francesco

che veniva giù da Urbino

e portava l'uccellino

l'uccellino fa cucù

scappa fuori che sei tu!

 

Ho una spilla regalata

ma non so chi me l'ha data

me l'ha data mia sorella

che si chiama mortadella

me l'ha data mio cognato

che si chiama scornacchiato

me l'ha data mio cugino

che si chiama formaggino

me l'ha data mio papà

che si chiama baccalà

 

Sotto il ponte ci sono tre bombe

passa il lupo e non le rompe

passa il re e ne rompe tre

passa la regina e ne rompe una dozzina

passa il reggimento e ne rompe cinquecento

 

Chi è dentro è dentro

chi è fuori è fuori

chi è dietro di me

batte uno due e tre

 

Encio bilencio

le scarpe di cencio

le calze di lana

vattene fuori

la mamma ti chiama

 

Alla cena del signore

c'eran centoventi suore

la più vecchia s'ammalò

e un dottore si chiamò

la guarì da quel malanno

tu sta fuori tutto l'anno

 

Trippe trappe con rose e fiori

questo è dentro e questo è fuori

questo è fuori e questo è dentro

il serpente fa spavento

fa spavento quando c'è

trippe trappe tocca a te

 

Uno due e tre

nel castello c'era il re

nella casa c'era la mamma

c'è Gesù nella capanna

sul camino c'è un micino

esca fuori il più piccino

 

Sei per otto quarantotto

vai in cucina fai il risotto

fallo come lo vuoi tu

un due tre

stai fuori tu

 

Pepino Pepè

va incontro al re

seduto sulla panca

per centocinquanta

per uno per due per tre

per quattro per cinque per sei

per sette per ottobre

pan biscotto

biscottino

sta fuori Peppino

 

Uno due tre

conta conta fin che ce n'è

ce n'è quattro cinque sei

sono sette e sono otto

questo fuori e questo sotto.

 

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