Il corpo umano

I cinque sensi

 

I sensi ci permettono di uscire dal corpo. E' grazie a loro che possiamo scoprire il mondo che ci circonda. Vediamo paesaggi, ascoltiamo musica, gustiamo una buona fetta di torta, sentiamo il profumo di un fiore, o la morbidezza dei suoi petali. I sensi sono cinque e sono: la vista, l'udito, l'olfatto, il gusto e il tatto. Gli occhi, le orecchie, il naso, la lingua e la pelle sono gli organi dei sensi. Ciascuno degli organi distingue le sensazioni e le fa arrivare al cervello. Ogni sensazione corrisponde ad una zona particolare della corteccia cerebrale. Il cervello invia poi gli ordini ai muscoli per mezzo dei nervi motori. Se non facciamo attenzione, possiamo vivere con i sensi senza sfruttarli. Ma, se sappiamo essere sensibili alle varie percezioni, il corpo si apre alla scoperta di tante ricchezze nascoste. Se per qualche ragione uno dei nostri sensi non funziona, tutti gli altri si sforzano per compensarne la mancanza: ad esempio, una persona cieca affina i sensi del tatto e dell'udito. Anche gli animali hanno sensi sviluppati. Gli uccelli hanno un olfatto modesto, ma la vista acuta. I pesci hanno un olfatto sviluppato e portano sulla pelle gli organi sensoriali che servono loro da orecchie. La lumaca sente i gusti con le antenne. Il serpente sente con la lingua biforcuta: la estrae e la fa vibrare per raccogliere gli odori dell'aria. Alcuni animali posseggono sensi particolari. Sta per accadere una calamità? I polli sembrano impazzire, i cavalli tremano, le rondini stridono: tutto questo ben prima che gli uomini si mettano in allarme. E' perché gli animali posseggono una sensibilità particolare perle vibrazioni, un senso che, ad esempio, permette loro di presentire un terremoto. Prima di volare, la mosca rizza le antenne per verificare la velocità del vento. La zanzara femmina percepisce la temperatura corporea dell'uomo e degli animali alla distanza di diversi metri. I delfini, come altri cetacei, hanno un sesto senso, il sonar. Esso permette loro di orientarsi e di accorgersi d'oggetti lontani grazie all'eco di suoni speciali.

L'occhio è un organo delicato 

L'occhio è un globo posto in una cavità, l'orbita. Gli occhi sono protetti dalle palpebre. Anche se non si direbbe, l'occhio si muove molto e in tutte le direzioni, grazie ai muscoli che lo fissano all'orbita. Le lacrime provvedono ad inumidire e pulire continuamente gli occhi. Scendono dalle palpebre che battono ogni dieci secondi circa. Non si sa perché le ghiandole lacrimali, che producono le lacrime, lavorino tanto quando si è addolorati. La parte visibile dell'occhio è rivestita da una membrana trasparente, la cornea. Al centro della cornea si trova l'iride, che significa arcobaleno, e che conferisce all'occhio il suo colore.. Al centro dell'iride c'è un punto nero che si chiama pupilla. Il cristallino, di forma convessa, agisce come una lente d'ingrandimento intelligente, modificando la propria curvatura a seconda della distanza di ciò che guarda: è la messa a fuoco. Per vedere in rilievo è necessario il buon funzionamento di entrambi gli occhi. Il nervo ottico conduce le informazioni ricevute dall'occhio fino al cervello. Il cervello riceve le due immagini alla rovescia e le raddrizza, le riunifica e le interpreta. Se si ha un difetto della vista dovuto ad un'anomalia nella struttura dell'occhio bisogna portare gli occhiali. Se vedi distintamente da vicino, ma confusamente da lontano, sei miope. Se è vero il contrario sei ipermetrope, cioè vedi male da vicino e bene da lontano. Se l'occhio è irregolare, sei astigmatico: fai fatica a vedere le righe o a leggere le note musicali su un pentagramma. In realtà nessuno possiede occhi perfettamente rotondi. Le persone anziane devono portare gli occhiali perché il loro cristallino ha perso agilità e non riesce più a funzionare bene: sono presbiti. Alle volte non guardano esattamente nella stessa direzione: questo lieve difetto si chiama strabismo.

Le orecchie

Gli occhi possono riposarsi, ma le orecchie restano aperte giorno e notte. Sono quasi immobili, ma non riposano mai. Il bambino comincia a sentire quando è ancora nella pancia della mamma. Il timpano, fatto di pelle finissima, vibra come la membrana di un tamburo, a seconda dei suoni che lo colpiscono. Tre ossicini dai nomi curiosi, martello, incudine e staffa, moltiplicano l'intensità delle vibrazioni e le trasmettono alla chiocciola. Questo è un tubicino, che trasforma i suoni in impulsi nervosi eli trasmette al cervello. Qui i messaggi vengono analizzati, decifrati e riconosciuti. L'orecchio interno è il centro dell'equilibrio. Dopo aver girato come una trottola per qualche secondo perdiamo l'equilibrio, perché il liquido contenuto nel condotto dell'orecchio interno continua ad agitarsi.

Il naso 

Lunghi, diritti, a patata, all'insù: i nasi non sono tutti uguali. Anche il modo in cui percepiscono gli odori varia a seconda degli individui. Un odore è fatto di minuscole particelle chimiche, che vagano nell'aria che respiriamo. Molte migliaia di odori diversi arrivano in fondo al nostro naso, catturati da recettori olfattivi muniti di piccole ciglia. Nell'uomo la superficie occupata da questi ricettori si limita a pochi centimetri quadrati, da uno a cinque. Ai recettori spetta il compito di informare il cervello.

Il gusto delle cose 

Sentiamo i gusti buoni o cattivi delle cose grazie alle papille che si trovano alla radice della lingua. Somigliano a minuscoli bottoni e non hanno un bell'aspetto, ma senza di loro non ci sarebbe più alcun piacere a mangiare. Ogni papilla è sensibile a un sapore particolare. I sapori dolci e salati si sentono meglio dei sapori amari o acidi. I quattro sapori fondamentali sono il dolce (zucchero), l'acido (limone), l'amaro (cicoria), il salato (sale). L'olfatto gioca un ruolo importante nel gusto: quando siamo raffreddati, sentiamo male il sapore dei cibi.

Il senso del tatto passa attraverso la pelle 

La pelle protegge il corpo. E' sensibile ad una dolce carezza, al calore di un bacio, al freddo di un gelato, al dolore di una puntura. La pelle reagisce al tatto. Essa contiene molti nervi sensibili che fanno arrivare i messaggi del tatto fino al cervello, in zone specializzate nell'interpretare questo tipo di informazioni. E la risposta arriva con estrema rapidità. Se qualcuno ti pesta un piede, senti dolore. E dal cervello giunge immediato l'ordine di spostare il piede. Un bambino porta gli oggetti alla bocca perché è un organo sensibile che gli permette di riconoscere le cose. Un bacio si dà sulla bocca, mentre un'iniezione si fa sulle natiche, molto meno sensibili.

 

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