Candele

Materiali, spiegazioni e consigli per realizzarle

 

L'uso delle candele come fonte d'illuminazione risale all'epoca dei romani, ma in seguito l'avvento dell'energia elettrica ne decretò il loro declino. Attualmente  le candele ritroviamo nelle case, nei ristoranti, in occasione di pranzi, feste all'aperto e, più in generale, in tutte quelle circostanze un po' speciali nelle quali si voglia creare la giusta atmosfera. Gli amanti del fai da te hanno incominciato ad avvicinarsi  al mondo  della candela: la cera, infatti, è un materiale facilmente manipolabile con l'aiuto del calore e chiunque può lavorarla senza necessità di particolari attrezzature.

 

I MATERIALI E GLI STRUMENTI

Le candele sono costituite essenzialmente da uno stoppino e dalla cera. La cera può essere di vari tipi: di sola paraffina, di sola stearina, di una miscela di entrambe o di purissima cera d'api.

Lo stoppino: E' un intreccio di fili di cotone strettamente intrecciati. Nelle candele di grande diametro sono, in genere, forniti di una base metallica (i cosiddetti stoppini "con piede") perchè, quando le candele sono accese da molte ore, si può formare una pozza di cera fusa in cui i normali stoppini hanno difficoltà a rimanere diritti. E' importante che lo stoppino sia proporzionato al diametro della candela altrimenti, se fosse più grosso del necessario, assorbirebbe troppa cera che, bruciando velocemente, produrrebbe eccessivo fumo mentre, se fosse più sottile, non riuscirebbe a sciogliere i bordi della candela e potrebbe anche spegnersi.

La paraffina: E' un miscuglio di idrocarburi, è di colore bianco e traslucida. Le candele fabbricate unicamente con paraffina appaiono più trasparenti delle altre e sono più difficoltose da estrarre dagli stampi.

La stearina: E' di colore bianco opaco. Si possono fabbricare candele con la sola stearina ma, solitamente, viene mescolata alla paraffina per opacizzarla e renderla più solida al fine di impedire che le candele colino.

La cera d'api: Ha un colore giallo scuro, fonde a temperature intorno ai 65° C ed il suo costo può essere da 5 a 10 volte superiore a quello della paraffina. Se utilizzata pura presenta qualche difficoltà  in più nella fabbricazione delle candele.

I coloranti: Le cere possono essere colorate in vari modi: il più semplice è quello di acquistare nei negozi specializzati formine di cera colorata concentrata, che saranno poi diluite nella cera bianca fino a ottenere il colore desiderato. 

Le essenze profumate: Per profumare le candele esistono in commercio essenze già mescolate a piccole quantità di cera, oppure è possibile utilizzare oli profumati da versare direttamente nella cera liquida.

I materiali di recupero: La cera avanzata di vecchie candele può essere utilizzata per farne di nuove: è sufficiente scioglierla ed eliminare l'avanzo di stoppino. Lo stoppino può essere realizzato con alcuni fili di cotone da uncinetto preventivamente bagnati in una soluzione di acido borico al 2-3%. Devono essere poi doppiati fino a raggiungere il diametro desiderato e successivamente immersi per pochi secondi in cera calda. Per colorare la cera sono utili anche gli avanzi dei cosmetici, per esempio rossetti e ombretti.

Gli stampi:Nei negozi specializzati si trovano già pronti stampi di materiali e forme diversi. Gli stampi in plastica sono di norma utilizzati per le candele da candeliere, i candelotti e le candele di forma sferica, mentre quelli in silicone sono usati per candele dalle forme più complesse che, per essere estratte, necessitano di stampi elastici. E' possibile, però, ricorrere anche a oggetti di uso comune in casa e in cucina come, per esempio, scatole di latta, bicchieri, bottiglie di plastica, cartocci del latte, forme da budino e per biscotti, contenitori di alluminio per cibi, vasi in coccio.

Gli strumenti: Il corredo necessario per fabbricare candele è rappresentato da pochi e semplici strumenti: pentole di diverso diametro, uno o più pentolini muniti di beccuccio, termometro, forbici, taglierino, cucchiaini, pennelli, becchi d'oca (quelli per i capelli), spiedino metallico, pinzetta fermastoppino (si trova nei negozi specializzati), spatole e scalpelli.

 

FABBRICARE LE CANDELE

Tecnica di base: La miscela più comune è composta da un 90% di paraffina e da un 10% di stearina. Si versa nella pentola paraffina e stearina già mescolate nelle giuste proporzioni. L'operazione di scioglimento della cera può essere fatta a bagnomaria oppure a fuoco molto basso. La cera deve essere sciolta sempre in maniera lenta e graduale, soprattutto se colorata, per evitare di bruciarne il fondo e quindi alterarne i colori. E' sempre bene incerare prima lo stoppino perchè favorisce l'accensione della candela. Quando è possibile è meglio far solidificare la candela immergendo lo stampo nell'acqua fredda: questo metodo favorisce il ritiro laterale della cera facendo così staccare più facilmente la candela dalla parete dello stampo. Un altro metodo è quello del raffreddamento veloce nel freezer: in questo caso, però, non bisogna dimenticare di controllare spesso la candela perché la cera, congelandosi, può formare crepe non eliminabili.

Ambiente di lavoro: Se non si ha la possibilità di usufruire di un vera e propria stanza per lavorare, la cucina è il luogo ideale. Bisogna proteggere sempre il piano di lavoro, per esempio con la carta, meglio se spessa. I piani in legno o in marmo possono assorbire i coloranti mescolati alla cera ed essere quindi danneggiati. Al contrario, i piani in formica o altri materiali sintetici sono perfettamente adeguati.

Norme di sicurezza: Occorre fare attenzione nel rispettare le temperature indicate: scaldandola troppo, la cera, dapprima inizia a fumare vistosamente e poi s'incendia. Se ciò dovesse verificarsi, bisogna coprire il pentolino con un coperchio. Se, invece, s'incendiasse un po' di cera versata sul piano del fornello, usare una manciata di sabbia o uno straccio di tessuto non sintetico. Non adoperare mai l'acqua per spegnere la cera in fiamme, perché provoca schizzi molto pericolosi e dolorosi. Le ustioni da cera si curano nello stesso modo di quelle provocate da olio bollente, ma, con un po' di attenzione e rispettando le temperature consigliate, i rischi sono davvero minimi.

La pulizia: La cera depositatasi sulle superfici solide si rimuove facilmente con una spatolina. Se, invece, è colata su un capo di vestiario, porre la stoffa tra due fogli di carta assorbente e passarvi sopra il ferro da stiro caldo; successivamente lavare con acqua calda e sapone. Non versare mai cera ancora calda, eventualmente avanzata da una lavorazione, nello scarico del lavandino, perché potrebbe otturare le tubazioni. 

Avvertenze: Prima di accendere una candela tagliare lo stoppino in maniera che risulti lungo solo mezzo centimetro. Appoggiarla sempre su un supporto adatto, in mancanza d'altro va bene anche un semplice piattino. Non posizionare la candela vicino alle pareti, perché il fumo della fiamma le annerisce. Non lasciare mai una candela accesa incustodita e tenetela fuori dalla portata dei bambini.

 

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LE MILLE BOLLE BLU ringrazia per la grafica:

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