Finitura dei modelli

Finitura dei modelli

a cura di Marco D'Ambrosio

Lo scopo di questo tutorial, è spiegare nel modo più semplice possibile come ottenere un buon livello di finitura nella realizzazione dei modelli di razzi.
I materiali con cui avremo a che fare sono cartone, legno, plastica, compositi (vetronite, fibra di vetro, carbonio) e collanti.
Il presupposto è che avete ultimato la costruzione del modello e siano passate almeno 48 ore dall'ultimo incollaggio.
Questo per permettere l'assestamento di tutte le giunture per non ritrovarsi, poi, con delle antiestetiche fessurazioni dovute all'inevitabile spostamento delle parti durante il ritiro/espansione dei collanti impiegati.
Le cosi dette colle 5 minuti, o le cianoacriliche, sebbene raggiungano una solidificazione ottimale in meno di un'ora richiedono da 24 a 36 ore per assestarsi definitivamente.
Durante questa fase sono possibili leggeri spostamenti dei pezzi incollati, anche se invisibili ad occhio nudo perché si tratta di decimi di millimetro sono sufficienti per creare crepe sulla verniciatura se applicata troppo presto.
Possiamo dividere il lavoro di finitura in quattro fasi, la preparazione, la stesura del fondo, la verniciatura e la rifinitura.

La preparazione:
La prima cosa cui dovete provvedere è rimuovere tutte le imperfezioni presenti sulla superficie da verniciare e renderla il più liscia possibile.
Se si tratta di legno occorre rimuovere tramite una lama affilata eventuali schegge e difetti di taglio, dopo di che si procede ad una prima carteggiatura con grana media (180) al fine di livellare i difetti più grossi e poi con grana fine (240-400) per rendere la superficie il più possibile omogenea.
Attenzione che se state preparando il Balsa dovete avere la mano molto leggera durante la carteggiatura onde evitare di togliere troppo materiale.
Per i tubi in cartone basta una leggera opacizzazione tramite carta a grana fine (400), mentre se sono tubi in fenolico meglio usare una grana media/fine (220).
Prestate attenzione che tutta la superficie da trattare sia carteggiata in uguale modo senza esagerare da una parte e saltarne un'altra.
Per i tubi o superfici in materiali compositi come prima cosa puliteli con del solvente nitro per rimuovere ogni residuo di distaccante dello stampo e poi procedete alla carteggiatura con grana fine (400).
Per le ogive di plastica o le fin in materiale plastico rimuovete i segni dello stampo con una lama affilata e poi opacizzate carteggiando a grana media/fine (220-400) secondo la durezza del materiale.
Lo stesso vale per ogni altro dettaglio presente in materiale plastico tipo le launch lug dell'Aerotech.
Terminata la carteggiatura di tutte le parti da verniciare occorre dare il turapori a tutte le superficie di legno e cartone, in commercio esistono molti tipi di prodotti atti allo scopo ma io consiglio caldamente di usare solo turapori a base nitrocellulosica tipo il Sayerlack SU220 che è reperibile in tutte le ferramenta per poche miglia di lire.
La motivazione è che in realtà si tratta pure di un collante che una volta steso oltre ad eliminare la porosità impregna i materiali rendendoli più robusti e soprattutto perfettamente impermeabili impedendo al legno e al cartone di infradiciarsi con l'umidità.
Per trattare il legno, sia il Balsa sia i compensati, occorre dare tre mani a distanza di circa un'ora, la prima deve essere diluita al 50% in modo che possa penetrate facilmente in profondità, la seconda al 25% e la terza al 10% o pura.
Tra le mani occorre carteggiare a grana fine per livellare le bollicine d'aria che si formano e per preparare la superficie alla prossima mano.
Per i tubi in cartone basta dare una mano diluita al 30% e una quasi pura, per i tubi in fenolico o fibra non occorre dare il turapori.
Volendo si può anche evitare di dare il turapori pure al tubo, soprattutto se si tratta di tubi d'alta qualità come i Loc, Estes o Aerotech che sono già molto robusti e ricoperti da un sottile film che ne facilita molto la verniciatura però prima di decidere leggete questa nota:
Il turapori sui tubi deve essere dato perché:
- Serve per riempire la porosità naturale del cartone in modo che quando si vernicia non s'infradicia di colore oltre che a fare da rasante per la superficie.
- Serve per creare la così detta 'barriera del vapore' in modo da non permettere al sottostante materiale di assorbire col tempo l'umidità circostante o gli eventuali liquidi pulenti (glassex, alcool, acqua).
Il turapori a base nitrocellulosica penetra all'interno del cartone e, oltre a renderlo lucido ed eliminare la porosità, impregnandone la fibra lo rende decisamente più robusto.
Inoltre limita l'assorbimento da parte del tubo del fondo e della vernice riducendo la quantità di colore necessario.

Sui tubi in fenolico, tipo quelli della PML, occorre provvedere al riempimento della spirale tramite del comunissimo stucco francese (ferramenta), applicatelo tramite una spatolina d'acciaio avendo cura di rimuovere gli eccessi entro pochi minuti.
Una volta asciutto provvedete a carteggiare per livellare le stuccature, andateci delicati perché viene via con facilità e se esagerate con la forza salta via pure quello che deve restare.
Una volta che avete terminato di carteggiare, dare il turapori e l'eventuale stucco alle spirali controllate accuratamente tutte le superfici alla ricerca d'eventuali difetti, tipo buchi o crepe, che vi sono sfuggiti e provvedete subito ad eliminarli con dello stucco ad uso modellistico (body putty), ottimi quelli della Tamiya o della Molak facilmente reperibili presso tutti i negozi di modellismo.
Lasciate riposare almeno 24 ore tutte le superfici trattate con turapori e siete pronti per la seconda fase.

La stesura del fondo (primer)
Questa è la fase più importante, la sua omissione o l'esecuzione erronea compromette in modo irreparabile il risultato finale, come prima cosa vediamo di capire cosa sia il fondo.
La sua applicazione assolve ad un triplice scopo: Una volta dato il fondo appare di colore grigio chiaro o marroncino chiaro secondo le marche, al tatto sembra essere leggermente ruvido e poroso.
Sono proprio queste caratteristiche che ne fanno una perfetta superficie su cui la vernice aderisce perfettamente senza sfaldarsi.
Dato che è in grado di aderire perfettamente ai materiali che ricopre, a differenza delle vernici che spesso non attaccano, evita il distaccamento della copertura di colore.
Il fatto di ricoprire il tutto in con un unico colore chiaro evita di dover stendere spessi strati di vernice per far sparire zone scure sottostanti col rischio di ottenere delle indesiderate colature.
Di fondi ne esistono di vari tipi e ogni marca di vernice ha il suoi, variano anche in base al tipo di materiale su cui devono attecchire, la cosa migliore da fare è comprare fondo e colori con la stessa base (Nitro, Acrilica, Uretanica) e possibilmente della stessa marca.
Per esperienza personale vi posso consigliare il fondo Formula U (base poliuretanica) della Pactra che aderisce perfettamente a tutti i tipi di materiale che usiamo per i razzi, inclusa la plastica delle ogive.
Comunque siete liberi di usare e comprare i prodotti che più vi aggradano e/o trovate nella vostra zona, leggete attentamente le etichette e verificate la compatibilità con i materiali su cui dovete darlo.
La stesura del fondo è un'operazione semplicissima, basta darne un paio di mani abbastanza spesse, se fate delle colature non preoccupatevi perché tanto poi dovete carteggiare e viene via con facilità.
Leggete sulle istruzioni i tempi che devono passare tra le mani e rispettateli, il Pactra può essere ripassato dopo 15 minuti.
Aspettate il tempo previsto per l'asciugatura completa, che può variare da pochi minuti (Nitro) a 3 giorni (Uretanico) , dopo di che carteggiate a grana fine (400-600) in modo da lisciare perfettamente le superfici eliminando pure le eventuali colature.
Ora ricontrollate attentamente tutto quanto e provvedete a stuccare le ultimissime imperfezioni rimaste che ora sono state messe in evidenza dal primer.
Ora siete pronti per la terza fase.

La verniciatura.
Finalmente siamo arrivati al momento tanto agognato, la stesura della vernice vera e propria.
La prima cosa da fare è pulire perfettamente il modello eliminando ogni traccia di polvere e ditate, usate dei guanti in lattice per evitare di lasciare le vostre impronte.
Ora provvedete a mascherare con del nastro e carta da giornale tutte le parti che non devono essere verniciate o che dovranno avere un colore diverso da quello che vi accingete a dare.
Se usate delle bombolette spray ricordatevi che è meglio spendere qualche lira in più per un prodotto di buona qualità piuttosto che ritrovarsi con delle bombolette che verniciano male per avere voluto risparmiare.
Quando scegliete le bombolette assicuratevi che siano almeno da 400ml e che il tappo spray (quello con l'ugello) sia grosso, evitate quelle col tappo piccolo perché verniciano malissimo.
Ricordatevi che il problema maggiore delle bombolette è la non costanza della pressione, troppo alta all'inizio, giusta a metà, troppo bassa alla fine questo comporta la necessità di variare la distanza di verniciatura tra 35cm (all'inizio) e 15cm (alla fine).
In tutti i casi provate sempre prima su di un pezzo di cartone per vedere il comportamento dello spruzzatore, non di rado capita che le bombolette nuove all'inizio sputacchino un pochino col rischio di trovarsi delle belle colature.
Se usate una pistola spray con compressore allora non avete problemi di pressione o ugelli, regolatela provando su di un pezzo di cartone e poi verniciate pure.
La vernice deve essere applicata con movimenti a velocità costante non troppo alta sempre nella stessa direzione attivando il getto prima di entrare sul pezzo e disattivandolo una volta sorpassato.
La prima mano deve essere data solo a sporcare, in pratica dovrete ritrovarvi con la superficie ricoperta di vernice a puntini, aspettate un paio di minuti e date subito la seconda mano ricoprendo tutto quanto con un velo leggerissimo.
Aspettate un paio di minuti e date un'altra mano, sempre leggerissima, date una terza mano e se serve pure una quarta, mi raccomando che devono essere leggerissime.
Non cercate assolutamente di dare una spruzzata locale per coprire singole zone ma includetele in una passaggio, meglio dare 5 mani leggere che due pesanti.
Se fate delle colature usate un foglio di carta cucina per assorbire delicatamente la goccia toccandola con uno spigolo del foglio in modo che l'eccesso di vernice sia assorbito per capillarità, se necessario ripete con un altro spigolo.
Eventuali grosse colature non possono essere assorbite completamente, in questo caso eliminate il possibile e poi lasciate asciugare.
Rimuovete le mascherature prima che la vernice sia completamente asciutta, il momento ideale è appena si trova fuori polvere, in linea di massima pochi minuti per le vernici a base nitro fino a tre ore per le vernici uretaniche o epossidiche ad asciugatura lenta (24-48 ore).
Controllate sulla confezione il tempo d'asciugatura in profondità del colore (da 24 ore per la nitro a 1 settimana per le uretaniche) e passato tale periodo potete mascherare per la stesura del secondo colore se previsto oppure lucidare con un panno morbido di lana od eventualmente del polish finissimo.
Se avete avuto problemi di grosse colature ora potete carteggiare a grana fine i difetti per poi stuccare leggermente le zone interessate, una volta asciutto lo stucco (da 4 a 24 ore) opacizzate il tutto con carta a grana fine e riverniciate.

La rifinitura
Ormai il lavoro è finito e potete abbellire il vostro modello con decals e nastri colorati vari, ricordatevi sempre di immergere le decal in bagnomaria dentro acqua con un paio di gocce di sapone per i piatti.
Questo permette loro di scorrere senza problemi sulla superficie consentendo un perfetto posizionamento ed una completa eliminazione delle bolle d'aria, non appena l'acqua evapora (pochi minuti) l'adesione sarà perfetta.
Eventuali piccoli difetti di verniciatura possono essere facilmente mascherati grazie alle decal.