Oman 4x4

29/12-06/01 2011

                                                                                 

Nelle vacanze di Natale avevo voglia di staccare 9 giorni, così guardandomi attorno ho pensato ad una capatina in Oman

Io ho voluto organizzare un viaggio il più possibile fuoristradistico, e per questo mi ero attivato così:

avevamo tre Mitsubishi Pajero 3800cc benzina con cambio automatico, ma anche con quello sequenziale, due erano lunghi e uno corto, per cui alcuni dei bagagli di quest’ultima auto venivano portati dai due lunghi.

Ho provveduto a portare dall’Italia

1.     3 gps Garmin 60 csx sui quali ho caricato la mappa del medio oriente Garmin, con l’autorouting, poi su un’altra scheda avevo caricato una mappa topografica dell’Oman , ma senza autorouting.

2.     3  radio 2mt. con antenna esterna magnetica, per poter comunicare tra un’auto e l’altra,

3.     un inverter per caricare quanto serviva sulle auto a 220volt.

4.     3 mappe scannerizzate e stampate su cartoncino relative le zone che avremmo visitate.

5.     sul pc portatile avevo georeferenziato su oziexplorer, suddette mappe per eventuale confronto alle mappe Garmin.

6.     un compressore elettrico e il kit per riparare i tubless.più un cavo di traino.

Prima della partenza avevo pianificato e caricato le rotte e i punti gps dei posti che avremmo raggiunto.

Siamo arrivati il 30 mattino alle 3 (ritardo di un’ora); Arriviamo quindi all’ hotel in Muscat.

Il 31 mattina alle 6, caricate le auto, siamo partiti per il mercato del pesce di Barka.. Accanto al mercato c’è il forte, ma chiuso e non era possibile visitarlo. Partiamo per Nakal, visita del forte,  molto grazioso, e visita delle sorgenti termali, a 2km dal forte

Partiamo alla volta del forte di Al Rustaq in ristrutturazione ed è impossibile entrare a visitarlo. Dopo una sosta per rifocillarci ritorniamo sulla strada precedentemente percorsa per una decina di km fino al bivio verso sud, punto di partenza del WADI BANI da qui parte il wed, di pista facile che percorre il fondovalle fino alla stretta gola  1, da qui si ritorna indietro di 400 metri e si sale sulla sinistra in una pista accanto ad una casa. Inizia quindi il tratto montano. Qui direi che è caldamente consigliato che alla guida ci sia gente esperta, per evitare incidenti molto gravi. La pista si inerpica su paesaggi suggestivi con salite e discese molto pronunciate, ma si è aiutati dai motori potenti e dal cambio sequenziale che permette di tenere la marcia desiderata nelle discese ripide, evitando che il drive butti la marcia lunga e si surriscaldino i freni.  All’apice poi della salita ci si trova sulla strada asfaltata  , col rimpianto che abbiano rovinato una così bella pista.

 Girando a dx al bivio si può arrivare a vedere il bel villaggio di MISFAH    caratteristico con l’acquedotto che scorre tra le case.

Scendiamo poi su AL- Hamra e  diamo un’occhiata al villaggio abbandonato di Biladsayt   A questo punto puntiamo su Nizwa; avremmo voluto dormire a Bahla, ma gli hotel erano pieni quindi pernottiamo due notti all’hotel di Nzwa.  avevo prenotato gli appartamenti dove con stanze molto ampie stiamo comodamente in 15 in 3 appartamenti,   cenone di capodanno   a buffet pasto ottimo, colazioni comprese ottime a buffet.

Il 1 gennaio, io con un auto tirata fuori la terza fila di sedili, partiamo in 7 alla volta del forte di  Jabrin    Il forte è a mio avviso il più bello in assoluto, arredato e molto grazioso, dopo di che ci dirigiamo verso il forte di BAHLA che però è chiuso ed in ristrutturazione   e a poche centinaia di metri c’è il suk, nulla di speciale. Di qui ci siamo diretti alle grotte, sfiorate il giorno prima, ma molto deludenti   e al mattino seguente visita del bel forte di Niwa, che apre alle 9 di mattina. Dopo la visita al forte si parte alla volta di AL GABBI  per andare al Desert Camp. Seguiamo per un tratto la superstrada , poi tramite alcuni tagli, raggiungiamo lo sterrato che porta da, N22 37.181 E58 07.836 fino ad alcune case in pietra in rovina ai bordi di un piccolo villaggio N22 34.705 E58 23.921 dove ci offrono il caffè al cardamomo. Poi proseguiamo fino all’asfalto e gli ultimi 10 km fino al distributore Shell di AL GABBI dove oltre la strada c’è l’ufficio del Desert Camp  Qui sgonfiamo le gomme  e accompagnati all’imbocco della pista pariamo per la decina di km che ci separano dal Desert camp, N22 13.004 E58 49.856. Essendo il camp pieno, noi veniamo sistemati in un campo esclusivo solo per noi di 7 tende  a 8 km a sud. Il camp è molto caro 35OR a persona, ma il clima è magico, specie per quelli che non hanno mai passato una notte nel deserto con relativo tramonto ed alba sulle dune. Al mattino colazione  al campo principale.  Poi  decidiamo di non tornare sull’asfalto, ma di attraversare il deserto verso sud, scavalchiamo la duna alle spalle del campo  e ci troviamo su delle tracce che puntano verso sud tra i cordoni di dune. Alì il padrone del campo ci dà alcuni appunti, per cui troviamo due volte degli alberi  N21 59.660 E58 48.169 , poi un pneumatico, mentre puntiamo più ad est . in seguito il pozzo , N21 36.924 E58 48.494 poi ricongiunti sulla pista principale N21 29.861 E58 51.385 puntiamo nuovamente a sud per raggiungere il mare e la strada anche questa oramai asfaltata N21 09.501 E58 56.445 che punta a nord lungo la costa.

L’attraversamento del deserto è facile, ma ci vuole un minimo di esperienza di guida su sabbia, un gps e saperlo usare ed essere almeno 2 auto. Chiaramente non ci si può prendere rischi, le auto sono di serie, senza una pala e senza piastre da sabbia. Dopo una ventina di km gonfiamo le gomme procediamo verso Ras al jid dove passiamo due notti al AL Naaseem Beach. Alla sera escursione al centro delle tartarughe, con moltissime persone  a 1 km dal campo.

 Il giorno seguente dedicato al mare, sulla spiaggia di Ras al Hadd, escursione in barca con un ragazzo che ci porta su spiagge bellissime, pranzo al ristorantino e serata nuovamente col ragazzino che ci fa scarpinare sulla spiaggia fino a che troviamo la tartaruga senza tutte le manfrine del centro.

La risalita lungo la costa prevedrà Sur, i due wadi di Tiwi e di Shab, in questo dopo 30 minuti di camminata bagno in un bellissimo laghetto. Poi ci si butta sull’autostrada e rientro in Muscat. Aereo per l’ italia in nottata.

Bilancio nel complesso positivo, anche se dalle descrizioni di altri  viaggi le aspettative per i luoghi da visitare erano troppo alte, viceversa sarebbe stato meglio dedicare maggior tempo al deserto, che con un giorno in più sarebbe stato bello passarlo tra le dune, ma da come era stato organizzato, non prevedevamo  tende e attrezzi per la cucina, quindi sarebbe un’ altra storia!  

le foto del viaggio

filmato di Gabriele

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