SALUTO DELLA SINDACO DI GENOVA MARTA VINCENZI PER

"I MERCOLEDI' DEL CASTELLO"

Per prima cosa desidero ringraziare per l'invito a partecipare a questa iniziativa, scusandomi per la mia impossibilità a essere presente. Sono con voi con il pensiero e con il mio convinto sostegno morale.

 

A nome della Civica Amministrazione desidero ringraziarvi per  l'impegno profuso nell'organizzare questa serie di incontri che hanno per tema la storia della nostra città. Un contributo straordinario per approfondire la conoscenza della Superba, con il concorso di personalità del mondo dell'università e della cultura genovese di altissimo livello, in una cornice altamente significativa quale il Convento di Santa Maria di Castello.

 

Sono convinta che la scelta di questo sito non sia avvenuta per caso... E mi complimento di cuore anche per questo.

Sono con voi perchè condividiamo, mi pare con la stessa intensità, un amore infinito per i nostri caruggi, per le nostre origini, per tutti quelli che hanno fatto la nostra Storia, per le nostre vie e per gli splendidi palazzi - che anche grazie alla caparbia e autorevolissima determinazione del professor Poleggi - sono diventati Patrimonio mondiale dell'Umanità dell'Unesco.

Credo che conoscere meglio la storia della nostra città sia un dovere. Apprendere le vicende di chi ci ha preceduto su questo  territorio, fa crescere in noi l'attaccamento per questo luogo in cui siamo nati o nel quale abbiamo scelto di vivere, e fa ritrovare l'orgoglio dell'appartenenza ad una terra che può vantare di aver dato i natali a uomini coraggiosi, intraprendenti, aperti al mondo e alle culture altre e diverse, che nel corso di straordinari momenti storici hanno saputo lasciare un segno unico, importantissimo, indelebile ed imprescindibile per il futuro.

Grazie per queste "lezioni" che avete scelto di impartirci, che non sono soltanto pregevoli lezioni accademiche, ma di vita: conoscere le nostre radici, sapere da dove veniamo ci aiuta a capire meglio il presente e a compiere, con maggiore consapevolezza, le scelte per il futuro.