IL CENTRO ANTICO DI GENOVA ED IL SUO AMBIENTE

 

Un’ accoglienza diversa per un turismo diverso in un luogo diverso

A dispetto di molti luoghi comuni, dei mugugni e dei maniman, Genova è tra le città italiane una delle più ricche di storia e di cultura. Premesso che le mentalità dell’ immagine, dell’ offerta e dell’ accoglienza sono ancora tutte da costruire nella città, il fatto che il suo carattere e la sua orografia rendano difficile la valorizzazione delle risorse legate alla sua storia, alla sua posizione ed al suo ruolo, non le sminuisce, anzi; in un certo senso le ha “custodite” fino ad oggi. Le rende forse meno appariscenti, ma più preziose tanto quanto si sanno svelare davvero solo a chi le vada a cercare con attenzione, passione e competenza. In un momento in cui i visitatori sono preda del turismo di massa e si muovono in orde succubi delle proposte organizzate e gestite, la capacità di questa città di palesare le sue ricchezze in modo diverso può diventare una risorsa specifica, se correttamente gestita.

 

Una ricchezza nel dna della città e nell’ immaginario dei visitatori

L’ Europa ha spesso traguardato Genova quando ha rivolto il suo sguardo al Mediterraneo e questo è rimasto nell’ immaginario degli europei come degli italiani. Questo è il marchio storico della città, una preziosa eredità che è nel suo dna e nel suo ambiente urbano. Che si percepisce forte e preciso specialmente nel suo cuore, nel suo Centro storico.

Il Centro Storico di Genova è un luogo di grande fascino e di grandi ricchezze, che spesso sono frutto anche della sua specificità. Non è un luogo facile e nemmeno comune. Qui anche la parola “ambiente” ha un significato particolare, che va adattato a questa sua realtà specifica.

E’ qui la parte di città più ricca di storia, che di questa ricchezza sta imparando a fare parte consistente delle proprie risorse future. I valori ambientali, nella loro peculiarità, sono infatti collegati alle radici della città, al suo passato, e, garantendo la prospettiva del presente, sono un ponte che la collega al suo futuro sostenibile.

 

Una passeggiata in un anfiteatro straordinario

Infatti basta guardarsi intorno durante una passeggiata per percepire lo straordinario valore ambientale del Centro Antico: nei suoi palazzi, nei suoi carrugi, nei suoi portali, insomma di tutto il complesso, non solo architettonico – monumentale, che abbiamo ereditato dal passato e che può essere un importante risorsa, anche economica, per il futuro.

La passeggiata, che si svolge in una sorta di grande anfiteatro naturale, ci porta infine al suo centro, sul mare. La città sta consolidando un’ importante fenomeno di saldatura tra il suo centro ed il suo affaccio al mare. Il litorale del Centro Antico, suo naturale complemento, è il senso stesso della sua esistenza, non solo dal punto di vista storico. L’ operazione di recupero, riconversione e saldatura, iniziata anni fa e tutt’ora in corso, pur con limiti, difficoltà ed errori talvolta macroscopici, è comunque un fatto di grande rilevanza strategica, capace di contribuire al rilancio della vivibilità e dell’ appetibilità di tutto il Centro Storico.

 

L’antico ed il nuovo che convivono a sistema

E’ necessario tenere ben presente la differenti, spesso opposte, situazioni delle due parti, che hanno vocazioni e disponibiltà diverse e si rivolgono quindi spesso ad utenze diverse. Ma sono tra di loro intrinsecamente legate e necessitano di una regia comune, che le sappia integrare utilizzando correttamente le differenze come risorse, realizzando un sistema unico di grande potenziale.

 

L’ ordinario nello straordinario

Gli argomenti chiave della questione ambientale nel Centro Storico di Genova sono persino banali ed evidenti, ma richiedono la massima attenzione rispetto alla sua specificità: questa è la sfida, gestire argomenti comuni in un luogo che comune non è.

 

Soliti temi banali ?no, sono temi ambientali !

Pulizia (differenziata, derattizzazione e allocazione depositi inclusi) , manutenzione (palazzi e selciati ma anche questione edilizia), viabilità (rigido divieto di accesso ai non aventi diritto, parcheggi e pedonalizzazione) sicurezza: soprattutto, “madre delle questioni”, la gestione coordinata e complessiva di queste problematiche.

 

Una regia specifica e specializzata

Non a caso è ricorrente e molto sentita la proposta di una municipalità dedicata per il Centro Storico. Questo sarebbe il primo, importante riconoscimento alla sua particolarità ed al suo valore, e potrebbe essere un concreto strumento amministrativo atto a gestire correttamente le sue specificità.

L’elenco della spesa comprende gli argomenti che da sempre sono, spesso irrisolti o sottovalutati, sul tavolo delle proteste e delle proposte, nonostante la considerevole attenzione che l’ Amministrazione ha spesso dedicato ad essi.

 

I rifiuti e la pulizia

La raccolta dei rifiuti necessita di un piano speciale per il CS con delle risorse adeguate; continuare ad aumentare gli organici non è una soluzione, che passa invece attraverso la loro specializzazione e la dotazione di mezzi idonei. La raccolta differenziata deve essere la priorità, e deve diventare sempre più facile per residenti ed operatori; soprattutto deve essere incentivata con risorse adeguate. E’ necessario soprattutto ribaltare la mentalità che vede la pulizia e la raccolta come questioni marginali e riportare questi argomenti tra le urgenze che richiedono attenzione e risorse. Come quando, ad esempio, era stato addirittura costruito un acquedotto marino per rispondere concretamente al problema.

 

La manutenzione del patrimonio monumentale ed edilizio è questione molto onerosa, date le risorse disponibili, e non e sempre gestibile dall’ Amministrazione; per questo la collaborazione con i privati è indispensabile. Ma è la chiave decisiva per gli afflussi sia turistici che residenziali. Dove i primi sono un’ evidente risorsa economica, e dove i secondi sono un indispensabile risorsa sociale su un tessuto delicatissimo.....

 

Il patrimonio edilizio e monumentale

Ed è tutta la questione edilizia, il recupero dell’ esistente o la costruzione ex novo, la dotazione di servizi, cosa cambiare o cosa salvare, che pesa sul centro antico e sulla quale è necessaria una intelligente intransigenza, rispetto in particolare ad interessi ed appetiti spesso ingordi, ai quali è necessario contrapporsi con grande fermezza.

Abbiamo constatato il felicissimo esito delle agevolazioni diffuse sui singoli proprietari delle singole aree, con operazioni complesse a largo respiro (tipo San Lorenzo) la cui regia complessiva ha cambiato il volto ad un’ arteria strategica per il Centro Storico.

Può essere un modello (alternativo rispetto agli interventi pubblici o privati, tipo il Prione, dove sui due lati della strada leggiamo entrambe le tipologie) per affrontare il permanere di isole di degrado tutt’ ora diffuse e sulle quali gli “appetiti pericolosi” convergono i maniera evidente.

 

La viabilità ed il traffico veicolare

Collegata appunto dallo stesso filrouge ambientale ai precedenti argomenti e la questione viabilità. Argomento che attanaglia tutta la città, costretta dalla sua orografia e dalla passata politica urbanistica a sofferenze strutturali di lungo periodo. Nel Centro Storico è indispensabile una scelta amministrativa quanto più possibile convinta ed intransigente su temi come pedonalizzazione (ovunque e comunque) parcheggi (fuori dal CS e mai nelle piazzette) e, soprattutto, rigido stop agli accessi dei non residenti. Forse è necessario ricordare che in altre città il semplice ma fermo uso di telecamere ha risolto molti delle problematiche che vengono lamentate dalle strutture civiche ogni volta che si affronta l’ argomento; forse perchè là si è affermata una precisa responsabilità decisionale amministrativa.

 

La movida: problema o risorsa?

E siccome le peggiori infrazioni (ma non sono in realtà tali in quanto tollerate ed agevolate dalla CA) a quanto sopra sono spesso riconducibili alla fruizione dei locali concentrati nel CS col fenomeno generalmente conosciuto come “movida”, sappiamo che la CA ha visto in questa “movida” aspetti largamente positivi. Ma i suoi aspetti negativi, a partire da locali gestiti in maniera discutibile, dalle soglie acustiche fuori legge e dal convergere di grandi masse fuori da ogni controllo, sono spesso elementi di tale disturbo da costringere molte zone del CS ad una residenzialità selezionata da questo fenomeno. E’ del tutto evidente quanto questo sia negativo per l’ambiente e quanto sia stato sottovalutato dalla CA. Che ha preferito considerare solo l’ aspetto più facile del problema, cercando di risolverlo con delle scorciatoie, senza alzare il livello della prospettiva.

 

Un equilibrio delicato

La sfida consiste nel gestire correttamente un ambiente straordinario ma complesso con attenzione ai singoli aspetti e con una regia complessiva.

Questa regia, la gestione di questa complessità che può essere un valore se messo a sistema, passa attraverso l’ integrazione delle condizioni urbane che al sistema consentano di realizzare una situazione di vivibilità complessiva. Dove questo termine significa sostanzialmente la possibilità di svolgere al suo interno una normale quotidianità per i residenti, per gli operatori economici e per gli ospiti, che sono le tre componenti di fondo necessarie affinché questo sistema sia vivo. Se vengono a mancare, se viene manomesso l’ equilibrio tra di loro, l’ intero sistema muore, rischiando di tramutarsi in un museo, in un ghetto, in una casbah o che altro.

 

In questa parte della città non ci sono centri commerciali, attività industriali, non è un dormitorio, non è residenziale; è una parte delicata a servizio di tutta la città, e non solo. Anche per questo qui la vivibilità è un valore particolarmente prezioso, forse più che altrove, e traguarda in maniera forte valori ambientali.

 

Un ambientalismo alto e protagonista

Se in una moderna città occidentale l’ambiente è ciò che circonda l’ uomo, tutto ciò che lo accoglie all’ esterno e all’ intorno nella sua giornata (gli interni sono già chiamati ambienti....), qui nel Centro Antico di Genova il concetto di ambiente assume significato ampio ed articolato, che prescinde - senza dimenticarli - dagli aspetti più naturalistici od animalistici, un po’ ovviamente associati all’ ambiente ed agli ambientalisti. Un significato vasto, che comprende anche altri valori, alcuni dei quali prima accennati, più metropolitani e più percepiti in una realtà fortemente urbana come il centro di una moderna città occidentale quale Genova sembra essere.

 

Più tipicamente rispetto alla concezione classica di ambientalismo si tratta fondamentalmente di conservare ciò che ci è stato consegnato dal passato per riconsegnarlo a nostra volta, possibilmente illeso, al nostro futuro. E magari abitato, vivo e vivibile.

 

GianPiero Bertoglio, aprile 2007