Gentile Ministro Pecoraro Scanio
La scrivente le rappresenta, a
nome di una nutrita serie di Associazioni di
abitanti del Centro Storico di Genova la condizione di inquinamento causata
dalle navi ormeggiate nel porto.
Tale situazione è causata dal funzionamento
dei motori dei natanti che, anzichè utilizzare durante la sosta in porto, sia
per operazioni commerciali che di manutenzione e/o riparazione, energia
elettrica distribuita da terra attraverso la rete,impiegano energia
elettrica autoprodotta dal sistema motore delle navi.
Ciò è causa di inqunamento ambientale da polveri fini e di
inquinamento acustico che rende
impossibile il riposo notturno ed è fonte di danni per la salute essendo
tale rumore continuo 24 ore su 24 e di natura ciclico ripetitiva; in
sostanza è come ascoltare un motore diesel da breve distanza giorno e notte.
La situazione a causa della
deregolamentazione del lavoro in porto si è
fatta molto gravosa .Abbiamo richiesto per iscritto un incontro con il
dott. Novi ,Presidente della Autorità Portuale, senza avere risposta.Abbiamo
richiesto un intervento ( per iscritto) al nucleo dei Vigli Urbani addetto
al settore inquinamento urbano, ricevendo una risposta solo verbale di
impossibilòità di intervento causa incompetenza.
Abbiamo letto sul Sole 24 ore e
sul Secolo diciannovesimo di Genova che il Ministero dell'Ambiente ha stanziato
fondi per finanziare iniziative tese al disinquinamento causato
dai motori delle navi nei porti di Genova e Savona. Non possiamo che
plaudere a tale iniziativa quello che chiediamo è che tale proposta pilota
venga accompagnata dalla partecipazione dei cittadini e delle associazioni
che almeno qui a Genova si battono da tempo per rendere vivibile questa
parte di citta prospiciente il Porto
Il contributo diretto dei
cittadini puo' rappresentare un momento determinante di stimolo e di
partecipazioe che puo' risultare decisivo per la rapida attuazione dei progetti
,altrimenti
destnati ad insabbiamenti e lungaggini che finiscono per svuotare di senso
e di efficacia l'iniziativa proposta.
Quello che chiediamo è che le
attività industriali siano rese compatibili con la vita del mare e dei
cittadini senza subire il ricatto "o accettate questa situazione o
licenziamo
centinaio di operai". Le saremo grati Sig. Minstro se Lei e/o il suo
dicastero ci inviaste maggiori informazioni al riguardo e si potesse
concertare un incontro fra le associazioni dei cittadini , le istituzioni e
la Autorità Portuale onde dare impulso e maggiore conoscenza diffusa alla
iniziativa pilota da voi avviata.
In attesa di un cortese riscontro
si porgono distinti saluti
per : Associazione Centro Sorico est, CIV S. Bernardo, Ass. I Rolli della
Repubblica Genovese, Ass. Rive Gauche, Ass sarzano