ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VENEZIA

LORENZO LAZZARINI

Docente di Restauro A.A. 1975-76 e ‘76-77.

 

CURRICULUM VITAE

STUDI

- Diploma di perito chimico industriale. ITIS "G.Marconi" di Padova.

- Corso di cultura e integrazione per la preparazione di personale specializzato nel recupero e nella conservazione del patrimonio archeologico nazionale. Scuola di perfezionamento in Archeologia dell’Università di Padova.

- Laurea in Scienze Geologiche, con tesi in Mineralogia, Università di Padova.

 

COMPETENZE E SPECIALIZZAZIONI

- Petrografia Applicata in generale, ai materiali da costruzione antichi in particolare.

- Deterioramento e conservazione dei materiali lapidei e litoidi.

- Archeometria (specie caratterizzazione e provenienza di marmi e ceramiche).

- Esame tecnico-scientifico dei dipinti murali e di cavalletto.

 

NOMINE, ISCRIZIONI E ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI

- "fellow" eletto dell’International Institute for Conservation, London, dal 1981

- già "fellow" del Petrography Group dell’ICOMOS, Stone Committee

- membro eletto del Permanent Scientific Committee per l’organizzazione degli "International Congresses on Deterioration and Conservation of Stone"

- membro permanente del "Committee for the Preservation of the Acropolis Monuments" insediato dal Ministero della Cultura Ellenico

- presidente, eletto nel 1998, dell’ASMOSIA (Association for the study of marbles and other stones in antiquity); dal 1991 consigliere della stessa associazione

- membro sin dalla fondazione dei gruppi NORMAL P, C, M, creati dall’I.C.R.-C.N.R. per la standardizzazione dei metodi di studio dei materiali artistici

- consigliere eletto per gli anni 1996-99 della S.I.M.P. (Società Italiana di Mineralogia e Petrologia)

- socio fondatore dell’AISCOM (Associazione Italiana per lo Studio e la Conservazione del Mosaico)

- già consigliere eletto per il triennio 94-96 dell’A.I.Ar. (Associazione Italiana di Archeometria)

 

PRINCIPALE ATTIVITA’ LAVORATIVA E DIDATTICA

- Borsista (con borse dell’Italian Art and Archive Rescue Fund, Venice; International Fund for Monuments, New York; S.Kress Foundation, New York; C.N.R.) in qualità di Tecnico di Laboratorio Scientifico esterno della Soprintendenza alle Gallerie di Venezia dal 1/12/1967 al 27/12/1975.

- Docente di "Elementi di Restauro " nell’a.a.1975/76 presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.

- Addetto di Laboratorio Chimico di ruolo della stessa Soprintendenza dal 27/12/1975 al 1/3/1979.

- Esperto Geologo di ruolo della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia dal 1/3/1979 all’11/11/1987.

- Professore Associato (vincitore di concorso libero) confermato, di PETROGRAFIA APPLICATA presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università "La Sapienza" di Roma dal 12/11/1987 al Novembre 1992 e supplente della stessa materia per l’anno accademico 92/93.

- Professore Associato confermato di GEOLOGIA APPLICATA ed IDROGEOLOGIA presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia negli anni accademici 92/93 e 93/94.

- Professore Associato confermato di PETROGRAFIA APPLICATA presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia dall’anno accademico 94/95 a tutt’oggi.

- Docente di ACHEOMETRIA (per affidamento) presso l’Università degli Studi di Venezia, Cà Foscari, nell’anno accademico 94/95.

- Docente di GEOARCHEOLOGIA (per affidamento)presso l’Università degli Studi di Venezia, Cà Foscari, negli anni accademici 95/96, 96/97, 97/98, 99/00.

- Fondatore nel 1994 e, da allora Direttore del Laboratorio Analisi Materiali Antichi (L.A.M.A.) presso il Dipartimento dei Storia dell’Architettura dello I.U.A.V.

- Professore Straordinario di PETROGRAFIA APPLICATA presso lo I.U.A.V. dal 1/11/2000.

 

Altre Attività Didattiche

- Docente di "Scienze Applicate alla Conservazione e al Restauro delle Opere d’Arte" negli a.a.1972-87 dell’Università Internazionale dell’Arte di Venezia.

- Coordinatore / direttore, nonché docente (in lingua inglese) di mineralogia, petrografia e scienza della conservazione di 12 corsi bimestrali internazionali di specializzazione per restauratori di pietra, tenutisi a Venezia e organizzati dall’UNESCO, ICCROM e dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali dal 1976 al 1997.

- Docente di petrografia applicata allo studio dei beni culturali nel Corso Internazionale "Scientific Principles of Conservation" tenutosi all’ICCROM (Roma) in lingua inglese negli anni 1981-82, 1982-83, 1988-89, 1990-91, 1991-92. Idem per il Corso Internazionale "Mural Painting Conservation" negli anni 1990-91-92-93-94-95-96. Docente, nel 1992, sempre per l’ICCROM di principi scientifici di conservazione applicati ai dipinti murali a un corso internazionale a Luknow (India).

- Ha tenuto in anni diversi vari seminari sulla stessa materia presso l’ICR (Istituto Centrale del Restauro) di Roma.

- Ha tenuto negli a.a.1990-91, 1991-92, 1992-93 un corso di esercitazione di microscopia petrografica presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università "La Sapienza" di Roma, dove è stato anche relatore e correlatore di 8 tesi e 3 tesine di petrografia applicata e geochimica su: ceramiche antiche; litotipi usati come pietre da costruzione e ornamentali in monumenti; forme e cause di deterioramento dei materiali lapidei di importanti monumenti romani.

- E’ stato membro di commissioni di esame per le seguenti discipline: petrografia applicata, petrografia, vulcanologia, rilevamento petrografico e giacimentologico, metodologie di analisi mineralogico-petrografiche, geologia applicata e idrogeologia, chimica e tecnologia della conservazione, archeometria, geoarcheologia.

- Docente del corso di perfezionamento "Tecniche e metodologie scientifiche applicate allo studio dei beni culturali" organizzato dalla Facoltà di Scienze dell’Università "La Sapienza" di Roma per gli a.a.1989/90, 1990/91, 1991/92.

- Ha organizzato presso lo I.U.A.V. un "corso breve" nazionale di una settimana, nel 1994, sul deterioramento e conservazione dei materiali da costruzione.

- Ha tenuto seminari sui temi della propria ricerca presso università spagnole, greche, inglesi, tedesche, danesi, brasiliane e statunitensi.

- Ha svolto e svolge funzioni di "referee" per le riviste "Journal of European Mineralogy", "Archaeometry", "Studies in Conservation", "Science and Technology for Cultural Heritage", "Periodico di Mineralogia"; di queste due ultime riviste è anche coeditore.

- Ha contribuito all’introduzione dell’insegnamento di "Petrografia Applicata" in alcune Facoltà italiane di Architettura (attualmente è insegnata a Venezia e a Reggio Calabria).

 

PRINCIPALE ATTIVITA’ DI RICERCA

I temi di ricerca principalmente sviluppati sono stati: lo studio scientifico dei materiali e delle tecniche pittoriche dei principali artisti veneziani del XIII / XVIII secolo, che ha portato a definire le peculiarità nel modo di dipingere di grandi artisti quali Giovanni Bellini, Giorgione, Tiziano, Veronese e Tintoretto; la caratterizzazione dei materiali lapidei e litoidi (mattoni e intonaci) dell’edilizia storica veneziana, e lo studio dei problemi del loro degrado e conservazione; le nuove metodologie analitiche e di indagine per la determinazione della provenienza dei marmi bianchi cristallini usati in antico (determinazione rapida di elementi in tracce mediante PIXE, e XRF indotta dal decadimento di radioelementi, studio di caratteristiche ottiche mediante laser); la caratterizzazione sistematica dei principali litotipi usati dai Romani (specie rocce granitoidi, brecce e metaconglomerati), di una dozzina delle quali ha scoperto per la prima volta la provenienza, talora assegnando ad esse un nome; studi di materie prime, tecnologia di fabbricazione e provenienza di ceramiche medievali e rinascimentali veneziane, e di ceramiche del Calcolitico, Bronzo e Ferro di Ebla e Tell Afis (Siria), che ha consentito nuove attribuzioni di intere classi ceramiche, ciò che è risultato di notevole importanza archeologica e storico-artistica. L’attività di ricerca è anche sfociata in applicazioni pratiche nel campo del restauro e della conservazione: ha ad esempio ideato per primo l’impiego del laser e di argille bentonitiche nella pulitura dei materiali lapidei, metodologie attualmente molto diffuse, anche a livello industriale, e ha contribuito alla messa a punto, allo studio di laboratorio p.d. e pilota e all'’ntroduzione nel campo del restauro di una nuova resina sintetica (epossidica cicloalifatica) per il consolidamento dei materiali da costruzione.

 

Altre attività lavorative e di ricerca

- E’ stato ed è responsabile scientifico di numerosi contratti di ricerca concessi da più comitati del CNR, ma principalmente dal N°15, anche nell’ambito dei progetti "strategico" e "finalizzato" sui beni culturali. In quest’ultimo progetto ha avuto il massimo dei finanziamenti previsti.

- Ha svolto per conto dell’UNESCO (Parigi) e dell’ICCROM (Roma) missioni internazionali di consulenza sui problemi di conservazione di importanti monumenti quali le Moschee di Aqsa e di Omar (Gerusalemme), i Templi di Sukothai (Tailandia), i Templi buddisti di Kandy e Polonnaruwa (Sri Lanka).

- Su invito del governo cileno, ha studiato i problemi di conservazione dei Moai dell’Isola di Pasqua, facendo parte di una giuria internazionale per l’assegnazione di un premio per ricerche sulla conservazione di monumenti in rocce laviche.

- Ha collaborato, su invito, a rilevanti studi e ricerche condotte al, e dal, Metropolitan Museum of Art di New York (conservazione del Cleopatra’s Needle e dell’abside di Fuentiduena) e al Musée du Louvre di Parigi (studio di provenienza dei marmi delle metope del Tempio di Zeus di Olimpia e conservazione della Stele mesopotamica di Naram-Sin).

- Ha partecipato a importanti missioni archeologiche a Ebla e Tell Afis (Siria), con le Università di Roma e Pisa: nel Deserto Orientale Egiziano e nella Cairo Islamica, con l’Università di Roma: a Sabratha e Leptis Magna (Libia), con la Scuola Archeologica Italiana di Atene.

- Ha collaborazioni permanenti con l’Istituto Geologico Ellenico (I.G.M.E.) e la Scuola Archeologica Italiana, ambedue di Atene, e con dipartimenti di Scienze della Terra di varie università italiane (tra le quali sono quelle di Padova, Roma, Modena e Bologna).

- Ha coorganizzato congressi internazionali (1st European Workshop on Archaeological Ceramics, Roma 1994), e nazionali (SIMP, AISCOM), mostre (tra le ultime quella al Museo Archeologico Nazionale di Napoli su Pompei, intitolata "Homo Faber", e quella all’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti su "I Cristalli e le Gemme"), e organizzato numerosi seminari e conferenze di studiosi italiani e stranieri.

 

PREMI E RICONOSCIMENTI

- Nel 1982 ha vinto il 2° premio conferito dal C.N.R. al Concorso Internazionale per la migliore ricerca sui problemi di deterioramento e conservazione del mattone di Venezia.

- Nel 1988 ha ricevuto a Torun (Polonia) una medaglia dal "Comité International Permanent pour la Conservation de la Pierre" per l’attività di ricerca sino ad allora svolta nel settore.

 

PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE

Autore di due volumi sul restauro e la conservazione dei materiali lapidei (di cui uno anche tradotto in lingua francese) e di circa 200 pubblicazioni scientifiche (in lingua italiana, inglese, spagnola, tedesca e francese) a stampa su riviste, internazionali e nazionali, libri, atti di congressi, ecc.(vedi elenco allegato, suddiviso secondo i principali filoni di ricerca dell’autore e cioè: Dipinti; Materiali litoidi: ceramiche, laterizi, intonaci; Materiali lapidei; Nuove metodologie analitiche, nuovi materiali e tecniche; Problemi di deterioramento e restauro).

 

PUBBLICAZIONI SUI MATERIALI E LA TECNICA DEI DIPINTI

1973: L. Lazzarini, Federico Barrocci (1535-1612), Trasporto di Cristo al Sepolcro: esame tecnico-scientifico di alcune sezioni di colore, in "Restauri nelle Marche", Urbino pp. 422-428.

1974: L.Lazzarini, Studio tecnico-scientifico di un dipinto di Giuseppe Porta detto il Salviati, in "Notizie da Palazzo Albani", anno II, N°2/3, pp.38-47.

1976: J. Plesters, L. Lazzarini, Preliminary observation on technique and materials of Tintoretto, in Atti del Congresso "Conservation and Restoration of Pictorial Art" (N. Brommelle, P. Smith eds.), London, pp. 7-26.

1977: J. Plesters, L. Lazzarini, The examination of the Tintoretto, in "The Church of the Madonna dell'Orto", collana "Restoring Venice". (A. Clarke, Ph. Rylands eds.), London, pp. 84-92.

1978: L. Lazzarini, Lo studio stratigrafico della Pala di Castelfranco e di altre opere contemporanee, In "Giorgione - La Pala di Castelfranco Veneto", catalogo della Mostra, Castelfranco Veneto, 29 maggio-30 settembre 1978, pp. 45-59.

L. Lazzarini, Analisi chimico-mineralogiche su alcuni frammenti di affresco romano da Piazza Eremitani, in "Archeologia Veneta", I, pp. 117-129.

1980: L. Lazzarini, "Note Tecniche" alle schede critiche e di resaturo delle opere: Anonimo sec. XII - Nicopeia; Donatello - S. Giovanni Battista; Tiziano Vecellio - PalaPesaro; Tiziano Vecellio - Doge Grimani inginocchiato davanti alla Fede, in " Quaderni della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia", n. 8, pp. 20-21; 31-32; 68-71; 92-94.

1981: L. Lazzarini, Gli affreschi del Romanino al Buonconsiglio: studio preliminare sui materiali, la tecnica e alcune cause di degrado, in "Studi Trentini di Scienze Storiche", LX, II, n. 1, pp. 181-189.

1982: L. Lazzarini, The discovery of Egyptian Blue in a Roman fresco of the medieval period (ninth century A.D.), " Studies in Consevation", 27, 2. pp. 84-86.

1983: L. Lazzarini, La Pala Barbarigo di Giovanni Bellini: le analisi di laboratorio, in "Quaderni della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia" n. 3, pp.23-27; L. Lazzarini, Il colore nei pittori Veneziani tra il 1480 e il 1580, in "Studi Veneziani", supplemento n. 5 del "Bollettini d'Arte", Roma, pp. 13 -144, 7 tavv. f. t..

1984: L. Lazzarini, I materiali e la tecnica del "Convito in casa di Levi" di Paolo Veronese, "Il Restauro del Convito in casa di Levi, di Paolo Veronese", "Quaderni della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia", 11, pp. 65-72; G. Fazio, L. Lazzarini, Osservazioni sulla tecnica pittorica di Paolo Veronese: "Il Restauro del Convito in casa di Levi, di Paolo Veronese", "Quaderni della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia", 11, pp. 123-137. H.M. Thomas, L. Lazzarini, Zur Kurzlichen Feststellung von Korrecturen an Giottos Hauptwerk in Padua, "Zeitschrift fur religions und Geistesgeshichte", Band XXXVI, 3, pp. 258-260.

1985: L. Lazzarini, P.M. Schwartzbaum, The technical examination and restoration of the paintings of the dome of the al-Asqa mosque, Jerusalem, "Studies in Conservation", 30, n°3, pp. 129-135; L. Lazzarini, Indagine stratigrafica sul colore delle bandiere delle schiere celesti nel Giudizio Universale agli Scrovegni, Padova, in "Bollettino del Museo Civico di Padova", Annata LXXIII (1984), pp. 59-64.

1987: L. Lazzarini, The use of color by Venetian painters, 1480-1580: materials and technique, In "Color and technique in Renaissance Painting", M.B. Hall ed., New york, pp. 115-136; L. Lazzarini, Indagini tecnico-scientifiche sugli affreschi del Romanino al Castello del Buonconsiglio, In "Il Romanino a Trento, gli affreschi nella Loggia del Buonconsiglio", Milano, pp. 56-61; P.M. Scwartzbaum, D. Zari, Uba Tint, L. Lazzarini, The conservation of the mural paintings and external stuccoes of the temples of Pagan (Burma), In "The Conservation of Far Eastern Art", preprints of the I.I.C. International Conference, Tokyo, pp. 100-107.

1989: L. Lazzarini, Il colore e la tecnica pittorica, In AA. VV. "Giusto de' Menabuoi nel battistero di Padova", Trieste, pp. 193-198.

1990: L. Lazzarini, Note su alcune opere comprese tra il 1510 e il 1542, In "Tiziano", catalogo della Mostra di Venezia - Washington, Venezia, pp. 378-384.

1991: L. Lazzarini, Il Polittico Averoldi di Tiziano restaurato: indagini preliminari di laboratorio, In Catalogo della Mostra, Brescia 23/6-31/10, Brescia, pp. 173-177.

1994: S. Volpin, L. Lazzarini, Il colore e la tecnica pittorica della Pala di San Giobbe di Giovanni Bellini, in "Quaderni della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici di Venezia", 19, pp. 29-37, Tavv. II e III f.t.; S. Calogero, M. Oddone, A. Naso, L. Lazzarini, A Moessbauer study of some Etruscan paintings from southern Etruria, in "Science et Technology for Cultural Heritage", 3, pp. 23-33.

1995: L. Lazzarini, Indagini scientifiche sui materiali e la tecnica pittorica dell' "Amor Sacro e profano" di Tiziano, In "Tiziano, Amor Sacro e Profano", catalogo della Mostra, Milano, pp. 345-352.

1996: J.Plesters, L.Lazzarini, I materiali e la tecnica pittorica dei Tintoretto della Scuola di S.Rocco. In "Jacopo Tintoretto nel quarto centenario della morte", a cura di P.Rossi e L.Puppi, Padova, pp.275-280, tav. alle pp.371-374; L.Lazzarini, Nuovi studi tecnico-scientifici sui rilievi degli arconi della Basilica Marciana. In "Le scuture esterne di S.Marco", saggio di Otto Demus, Electa, Milano, pp.228-234.

1999: L.Lazzarini, Scheda sui materiali pittorici e la tecnica del dipinto "L’incoronazione della Vergine" di Catarino, in "Cristalli e Gemme" a cura di L.Dolcini e B.Zanettin, Venezia pp.142-143; L.Lazzarini, I minerali come pigmenti, e la loro storia d’uso, ibidem, pp.144-156

2001: L.Lazzarini, Uno studio del colore e di altri materiali componenti. In H.Brecoulaki "L’esperienza del colore nella pittura funeraria dell’Italia preromana, V-III seolo a.C.", Materiae 6. Napoli 2001, pp.76-98.

 

VENEZIA, 31/12/2000

Lorenzo Lazzarini


ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI VENEZIA

CORSO DI RESTAURO

Prof. Lorenzo Lazzarini

A.A. 1975-76

PROGRAMMA: Scienza e tecnica applicata al restauro dei dipinti e dei materiali lapidei.

DIPINTI SU TAVOLA E SU TELA AFFRESCHI

INTRODUZIONE:

Scopi e finalità’ della ricerca tecnico—scientifica applicata al restauro dei dipinto e degli affreschi.

I MATERIALI E LE TECNICHE DEI DIPINTI DI CAVALLETTO

composizione stratigrafica di una tavola e di una tela

i supporti: tipi

le preparazioni e le imprimiture: tipi e tecniche

i pigmenti e i loro miscugli: natura, composizione, storia dell’uso, ecc.

i leganti: tipi e tecniche

le vernici: tipi

ESAMI DI UN DIPINTO PRIMA DEL RESTAURO

a) Metodi non distruttivi

macro e microscopico della superficie pittorica

ai raggi X: natura dei ragai X, principi e tecniche di applicazione

autoradiografico: " "

all’infrarosso: natura dell’I.R., " "

all’ultravioletto: " U.V. "

tecniche olografiche

tecniche colorimetriche

b) Metodi distruttivi

studio stratigrafico microscopico di sezioni trasversali di colore

i supporti: loro identificazione e studio

le preparazioni:

i pigmenti:

i leganti e le vernici:

c) Esempi di studio

ALTERAZIONI DEI MATERIALI COMPONENTI I DIPINTI

l’azione della luce e dell’ossigeno

l’azione della temperatura e dell’umidità l’azione dei microrganismi

l’azione dell’inquinamento atmosferico

IL RESTAURO DEI DIPINTI: MATERIALI E TECNICHE TRADIZIONALI E MODERNE

fissatura e consolidamento del colore

il trasporto del colore

foderatura e rintelaggio

pulitura e stuccatura

ritocco e verniciatura

AFFRESCHI IN GENERE: I MATERIALI, LE TECNICHE, IL RESTAURO

composizione stratigrafica di un affresco

i materiali degli affreschi: supporti, pigmenti e leganti

le tecniche: buon fresco; fresco secco; tecnica mista

le cause di degrado degli affreschi

la pulitura; il consolidamento; lo stacco; lo strappo

MATERIALI LAPIDEI

INTRODUZIONE:

Scopi e finalità’ della ricerca tecnico—scientifica applicata al restauro dei materiali lapidei

I MATERIALI LAPIDEI

cenni di mineralogia e di petrografia generale

le rocce magmatiche: genesi, classificazione, riconoscimento pratico

le rocce metamorfiche: " "

le rocce sedimentarie: " "

il ciclo geochimico

LE PROPRIETA’ TECNICHE DEI MATERIALI LAPIDEI

Peso specifico reale e peso di volume

Porosità e permeabilità

Proprietà termiche in generale

Proprietà meccaniche

La durevolezza

Influenza della comp. Mineralogica, della tessitura e struttura sulle proprietà

Il colore delle rocce

L’INPIEGO DEI MATERIALI LAPIDEI NEI MONUMENTI

cenni sulle cave e sui metodi di cavatura e lavorazione

l’uso strutturale e decorativo di marmi e pietre

l’influenza del corretto impiego dei materiali lapidei in relazione ad una possibile alterazione e degradazione.

LE CAUSE DI ALTERAZIONE DEI MATERIALI LAPIDEI

Cause di alterazione e di degrado "naturali"

cause di alterazione biologiche

cause di alterazione e di degrado indotte o "artificiali"

la situazione veneziana: influenze storiche, naturali e ambientali

LE FORME DI ALTERAZIONE DEI MATERIALI LAPIDEI

dei porfidi e dei graniti

dei marmi e degli scisti cristallini

della Pietra d’Istria e dei calcari compatti in genere

delle pietre rosse Veronesi e dei calcari impuri in genere

dei calcari fossiliferi e delle lumachelle

delle arenarie

dei conglomerati (brecce e puddinghe)

METODTI DI STUDIO DELLE CAUSE E FORME DI ALTERAZAZIONE

in situ, sul monumento

il prelevamento dei campioni e il loro studio in laboratorio

prove artificiali d’invecchiamento e di alterazione

esempi di studio

l’indagine statistica sui materiali lapidei veneziani

IL RESTAURO DEI MATERILAI LAPIDEI

I metodi di pulitura

I sistemi di consolidamento

alternative al restauro dei materia1i lapidei

Sono previste dimostrazioni presso il Laboratorio di restauro di S.Gregorio e il Gabinetto Scientifico dello stesso, nonchè sopralluoghi ed esercita-zioni in situ su monumenti veneziani.

Si consigliano gli studenti di rivedere, se possibile, le nozioni generali di chimica, fisica, ecc., che saranno sottintese durante lo svolgimento del programma.

Per ciò’ che riguarda i criteri generali e le norme che regolano il restauro dei beni culturali, verrà letta o diffusa la "Carta del Restauro"

 

BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA

H.J.PLENDERLEITH - The conservation of antiquities and works of art, Oxford University Press, Oxford 1966;

C.CENNINI - Il libro dell’arte, (Edd. Marzocco o Neri Pozza)

R.H.MARIJNISSEN - Degradation, conservation et restauration de l’oeuvre d’art, Arcade, Bruxelles 1967 (2 Voll.)

H. RUHEMANN - The cleaning of painting, Faber & Faber, LONDON 1968

P.SAMPAOLESI - Discorso sulla metodologia generale del restauro dei monumenti, Firenze 1973

F.CALVINO - Lezioni di litologia Applicata, Cedam, PADOVA 1967

Varie pubblicazioni del Centro per la Conservazione delle Sculture all’aperto di Bologna (via De’ Pignattari n.2)

Venezia, ottobre 1975