BRIVIESI NELLO SPORT

VITTORIO POZZONI "TREMOLADA", TINO AUSENDA, UMBERTO MAGGI, ROBERTO LAVELLI, LUCILLO ROSSI, RICHARD SANGALLI, PIERLUIGI RIVOLTA, CHRISTIAN RIVOLTA

    

VITTORIO POZZONI "TREMOLADA"

 

Vittorio Pozzoni, meglio conosciuto con il soprannome di "Tremolada", è sicuramente uno dei personaggi sportivi più rappresentativi per il paese. Nato il 20 novembre del 1910, Vittorio manifestò subito una forte passione per l'atletica leggera, per le corse in particolare; il mezzofondo ma soprattutto la campestre. Incominciò a farsi conoscere nel mondo agonistico disputando le gare dei dopolavoristi intorno agli  anni '30, ottenendo ottimi risultati tanto da classificarsi al primo posto nella speciale classifica che assegnava il campionato provinciale. Le sue numerose affermazioni attirarono l'attenzione della Montedison che volle Pozzoni tra le fila della propria società sportiva: per la formazione milanese Vittorio vinse numerose corse tra le quali la prestigiosa "Coppa Gioventù" disputatasi a Roma. Successivamente Pozzoni passava tra le fila della Saffar, sempre di Milano, che gli offriva anche il posto di lavoro. I successi più importanti, però, Vittorio li ha ottenuti difendendo i colori della Pro Patria, gloriosa società milanese più volte campione d'Italia. Tra le altre, spicca la prima posizione nella classifica per società che assegnava la "Coppa del Re" alla Pro Patria grazie al secondo posto conquistato da Vittorio Pozzoni e al piazzamento di due suoi compagni nei primi 10 arrivati in quella gara. Tale affermazione permise inoltre al simpatico Tremolada di essere promosso dalla terza alla prima serie.

TINO AUSENDA

Tino è il più illustre ciclista della storia del nostro paese. Nato nel 1919 a Brivio, Tino ha iniziato la sua attività sportiva nel '35 correndo nei dilettanti. Nell'immediato dopoguerra il nostro corridore approdò al professionismo, correndo il suo primo Giro d'Italia nel 1946 e ottenendo, come migliore piazzamento, un sesto posto nella tappa Rovigo-Trieste. Al Giro dell'anno seguente si piazzò nei primi quindici in sei tappe, arrivando settimo nella Foggia-Pescara. Nel 1948 al suo terzo Giro, ottenne numerosi piazzamenti  tra i quali spicca il quarto posto nella tappa Trento-Brescia. Il suo quarto Giro d'Italia fu il più impegnativo: passò infatti nelle fila della Wilier-Triestina, squadra capitanata dal grande Fiorenzo Magni e nella quale correva anche Martini diventato poi Commissario Tecnico della Nazionale. Miglior piazzamento personale fu il sesto posto nella frazione Pesaro-Venezia. Nel 1949, con Magni, Tino corse anche il Giro delle Fiandre e partecipò al Tour de France con la maglia azzurra della Nazionale Cadetti: con la squadra capitanata da Magni si classificò quarto a Nimes e quarto a Colmar. L'anno successivo ancora a fianco di Fiorenzo Magni, prese parte al suo quinto Giro d'Italia e al secondo Giro delle Fiandre. Nel 1951 concludeva la carriera nella Wilier-Triestina. Tino si spegneva il 7 febbraio 1976 all'età di 57 anni: due anni più tardi  un gruppo di amici fondava l'Usc Brivio-Tino Ausenda in memoria del campione.

UMBERTO MAGGI

Nella Noble Art, Brivio può contare su un combattente puro: il pugile Umberto Maggi. Tra il 1959 ed il 1964 combattè come dilettante nei pesi gallo disputando complessivamente ben 54 incontri vincendone 21, pareggiandone 18 e perdendone 15. Create le premesse, passò al professionismo: disputò 21 combattimenti ottenendo 6 vittorie, 7 pareggi e 8 sconfitte. L'incontro più emozionante per Umberto fu sicuramente quello che lo vide protagonista proprio a Brivio il 29 luglio del 1967. Sul quaderno dove Umberto riportava tutti gli avvenimenti della sua carriera, è riportata con orgoglio la nascita della Pro Loco al fine di organizzare avvenimenti sportivi: primo atto della neonata società fu proprio l'organizzazione della riunione pugilistica di quel 29 luglio. L'avversario di Umberto era l'uruguaiano Villasantes, già battuto da Maggi per k.o. a Cremona. Meticolosa fu la preparazione: al mattino footing, la sera palestra. "Avevo paura di fare brutta figura - si legge nel quadernetto - e magari perdere. Esattamente alle 22.30 sono salito sul ring. Al mio apparire in cortile la folla cominciò ad applaudire e gridare. La commozione aumentava perchè quegli applausi non li avevo mai ricevuti".Prima del combattimento il sindaco Ing. di Marsciano lo premiò con una medaglia d'oro e con un bellissimo Pugile di legno, donato dal sig. Buratti. "Ed eccoci al combattimento - continua Umberto sui suoi appunti - Dopo le raccomandazioni dell'arbitro il gong dava il via alla prima ripresa, trascorsa a studiare l'avversario, in guardia molto chiusa, forse temeva il mio pugno...". A partire dalla 2a ripresa Maggi intensificava la sua boxe cercando di fare breccia nell'attenta e stretta guardia dell'avversario, richiamato alla 4a ripresa per abbassamento della testa. Il combattimento, molto bello e corretto, era accompagnato dagli applausi "Ed eccoci al verdetto: ho vinto io ai punti con un netto vantaggio".

ROBERTO LAVELLI

La passione per il rombo dei motori e ancora di più l'amore per le moto, sono profondamente radicati in Roberto. I sogni fatti da ragazzino incominciano a realizzarsi nel 1969 quando Roberto compie i suoi primi passi nel mondo agonistico, partecipando al Moto Giro d'Italia con una Gilera classe 125 cc, al termine del quale si classifica decimo. L'anno successivo eccolo in sella ad una Aermacchi, sempre 125 cc, con la quale prende parte al Campionato Velocità in Salita nella categoria Juniores. L'ebbrezza della velocità e la voglia di correre lo portano a partecipare al Campionato Italiano, a Monza, nel 1971, nel quale, sempre in sella all'Aermacchi 125 cc, si classifica all'8° posto assoluto. Dopo questa esperienza, Roberto passa dall'altra parte...del muretto del box: inizia infatti una esaltante attività di meccanico al reparto corse della Yamaha Belgarda. Negli anni a venire si occupa delle splendide e sempre più sofisticate Teneré 600, 660 e 750cc che la casa nipponica mette a disposizione dei grandi piloti che via via ne hanno difeso i colori: Picco, Marinoni, Grasso, Medardo, Neveau, Lalais, Signorelli, Cavandoli, Carlos Mas e Ciro De Petri per citare i più conosciuti. La preziosa collaborazione dell'esperto tecnico briviese ha accompagnato il Team Yamaha nei più importanti Rally-Raids nelle più disparate località del mondo: Roberto ha fatto parte della "carovana" di ben sette Parigi-Dakar, una Parigi-Città del Capo, otto Rally dei Faraoni, una Lima-Rio de Janeiro, due Incas Rally (Perù), tre Rally di Tunisia, tre Atlas Rally (Marocco) e numerosissimi altri rally sul territorio nazionale.

 

  Roberto Lavelli

 

LUCILLO ROSSI

E' uno di quei personaggi che ha lo sport nel sangue: nel corso degli anni Lucillo  si è cimentato in ciclismo, sci, escursionismo d'alta quota, roccia, paracadutismo, speleologia, canoa e, infine, a 60 anni, ha iniziato a volare col parapendio! Affascinato dal fiume, Lucillo ha sempre remato per ore sulla canoa canadese allenandosi per vere e proprie imprese: nel luglio del '74 discendeva l'Adda da Brivio fino al Po per seguirne il corso fino al mare e arrivare poi a Venezia, coprendo la distanza di 430 km in soli 6 giorni! Per superare dighe e sbarramenti artificiali il nostro atleta usava un carrellino che portava con sé, mentre la notte riposava presso società di canottaggio o bivaccando sulla sponda del fiume. L'estate seguente remava per 395 km, seguendo il corso dell'Adige fino alla foce per poi raggiungere Trieste via mare. E ancora: nel '77 navigava sul Po da Chivasso, vicino a Torino, fino a Cremona percorrendo 250 km. Lucillo veniva premiato con un distintivo speciale dal Canoa Club Milano, società alla quale apparteneva, per aver percorso più di 1500 km documentati in soli quattro anni.

RICHARD SANGALLI

Nato il 4 settembre del 1970, sin da fanciullo Richard dedica il tempo libero allo sport: le gare ciclistiche lo vedono impegnato per 11 anni. Nel 1987 la passione per le moto spinge il 17enne briviese ad entrare nel mondo del motocross. Le soddisfazioni giungono subito, poiché il nuovo portacolori del Moto Club Parini, di Bosisio Parini, sale sul gradino più alto del podio 10 volte, oltre a concludere tra i primi cinque in diverse altre occasioni. L'anno dopo, aiutato dal fedele meccanico Roberto Orlando, Richard gareggia con un proprio team: a fine stagione oltre ai numerosi piazzamenti il conto delle vittorie registra uno strepitoso 14! Nel 1989 il passaggio al Moto Club Valentino di Lodi, per il quale giunge 2° nel Campionato Regionale F.I.M. categoria Cadetti ed è Campione Regionale Assoluto della U.I.S.P., categoria Amatori, su Honda 125 cc. La stagione seguente, con una Suzuki 250 RM è vice-Campione Regionale U.I.S.P. categoria Esperti. Il 1991 è stato un anno determinante per la formazione dell'atleta briviese: pilota ufficiale del Center Motor Lecco, grazie ai preziosi consigli dell'esperto preparatore e meccanico Guido Marzolla, Richard riuscirà a portare la sua Kawasaki KL 250 cc 12 volte alla vittoria. Il binomio prosegue l'anno successivo, nel quale il nostro atleta si laurea Campione Provinciale Juniores per la provincia di Milano. Nel 1993, campionato F.M.I. categoria Junior 250 promozionale, Richard si è classificato 4° assoluto e 4° nell'Assoluto Indoor; inoltre è giunto 2° nel Provinciale, 1° nel Lombardo e 3° nell'Italiano.

PIERLUIGI RIVOLTA

Pierluigi è uno di quei personaggi che ha lo sport nel sangue. Ha praticato e pratica le più disparate discipline sportive, come hobbies, ma da qualche anno gareggia nell'Offshore, la Formula 1 del mare. Ex titolare della Sigma S.p.A., società leader nella produzione di tosaerba, si avvicina al Circus del mare nel 1989 come sponsor: "Gigi" viene subito affascinato dalla magia e dalla spettacolarità di questo sport e decide di prendervi parte attivamente, come pilota. Nel 1991, infatti, partecipa in Classe 1 al Campionato Mondiale e al Campionato Europeo, oltre che al Mondiale Classe 3, come parte dell'equipaggio o, come preferisce schernirsi lui, in qualità di "zavorra", gavetta indispensabile per poter ottenere dalla Federazione la superlicenza per guidare o per stare alle "manette" dei bolidi da duemila cavalli della Classe 1. Nel 1992 Pierluigi è a bordo dello splendido B&B Italia Marine, nuovissimo catamarano americano all'avanguardia tecnologica, interamente costruito in materiale composito (carbonio klevar) e spinto da due motori della Mercury, i Mercruiser 800 plus, capaci di sviluppare 830 cavalli ciascuno! Gigi è il "driver", ossia il pilota, mentre al suo fianco è Marco Capoferri (di Olgiate Molgora), proprietario del Team, in qualità di "throttleman", cioè addetto alle manette, gli acceleratori. Con il bianco bolide n° 41, Pierluigi e Marco partecipano al Campionato Mondiale che si snoda su nove gare in tutta Europa: alla fine della stagione si classificheranno al 13° posto con 25 punti iridati grazie al 6° posto di Marbella (Spagna) e di Pescara, al 5° posto conquistato a Guernsey (Inghilterrra) e alla 4° piazza raggiunta nell'ultima gara a Dubai (Emirati Arabi). Migliore fortuna ha avuto la partecipazione al campionato continentale: Capoferri e Rivolta, infatti, si sono brillantemente laureati Campioni d'Europa 1992 giungendo due volte secondi, ad Arendal (Svezia) e a Poole (Inghilterra), una volta sesti a Genova (1a gara) e vincendo l'ultima prova, a Genova (2a gara) in un mare in tempesta. Nel 1993 il binomio ha continuato a gareggiare ma ha preferito abbandonare il Campionato Mondiale per potersi dedicare con maggiore impegno nel Campionato Europeo e per partecipare al Campionato Italiano. Purtroppo, però, rotture e guai a ripetizione hanno ostacolato il Team milanese che ha dovuto "accontentarsi" del titolo di vice-Campione d'Europa, alle spalle del norvegese Ugland, che aveva vinto le prime due gare: la rimonta di Gigi e Marco è stata interrotta prima della quarta e ultima prova che, annullata per le cattive condizioni del mare nella laguna di Trieste, ha congelato la classifica alla terza gara. Al via della stagione '94, Pierluigi e Marco si presentano con grosse novità: a spingere il loro Caffarel (sponsor principale al posto della B&B) vi sono due Lamborghini da quasi mille cavalli l'uno. La differenza si sente subito: alla prima gara del Campionato Italiano, i "nostri" vengono fermati dalla rottura di un piede poppiero, ma alla seconda uscita stracciano tutti, vincendo a San Felice Circeo con 14 minuti di vantaggio sul S. Orsola di Adriano Panatta.

 Da sin. Marco Capoferri e "Gigi" Rivolta

 

CHRISTIAN RIVOLTA

Da sempre amante dei motori, Christian si avvicina alle competizioni nel 1993 prendendo parte al Campionato Sport Production classe 125 cc nella categoria Under 21, difendendo i colori del Moto Club Olginate in sella ad una Yamaha TZR 125 messagli a disposizione dal Team Vai di Olginate e dalla Yamaha Belgarda di Gerno di Lesmo. Nella sua prima stagione, sugli autodromi di Monza di Varano e del Mugello, ha preso parte a tre gare del "Trofeo Motoestate" e a quattro di Campionato Italiano, portandole a termine tutte con discreti risultati. Il '94 lo vede ancora in sella alla sua Yamaha per dimostrare che oltre alla passione c'è anche della "stoffa".

 

 

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