Relazione
al Parlamento su alcol e problemi correlati
2005-2006
Redazione Ministerosalute.it - 10 luglio 2007
Gli alcoldipendenti presi in carico presso i servizi alcologici territoriali
nell'anno 2005 sono stati oltre 56 mila con un aumento del 4,3 % rispetto
all'anno precedente. E' quanto registra la Relazione del
Ministro della Salute al Parlamento sugli interventi realizzati in materia di
alcol e problemi
alcolcorrelati, relativa a dati su consumi, attività e servizi 2005-2006,
trasmessa dal Ministro della Salute Livia Turco alle Camere il 15 giugno.
Accedono ai servizi soprattutto gli uomini, 3,5 per ogni
donna.
L'età media, pari a 44,5 anni, è in diminuzione in tutte le
categorie, e in particolare nei nuovi utenti di sesso maschile (42,1 anni nel
2005 contro 44,0 anni del 2001).
Nel 2005 il 17% dei nuovi utenti ha meno di 30 anni. Si
registra infatti nel tempo un forte aumento dei nuovi utenti fra i 20 e i 29
anni, che passano dal 10% del 1996 al 15,7% del 2005.
In aumento, fra gli alcoldipendenti in trattamento, coloro
che abusano di birra, che passano dal 14,1% al 23,5% fra il 1996 e il 2005,
mentre contestualmente si registra una diminuzione di coloro che abusano di
vino.
I dati sull'accesso ai servizi confermano le criticità
evidenziate rispetto al consumo dalle più recenti indagini epidemiologiche,
soprattutto per quanto riguarda il fenomeno dell'abuso giovanile, pur in un
quadro confortante rispetto ad altri Paesi europei. In particolare:
l'elevato numero di consumatori, complessivamente il 70% della popolazione
italiana sopra i 14 anni, che comporta comunque un'esposizione della popolazione
ai rischi dell'alcol, anche quando si tratta di consumi moderati (cirrosi
epatiche, avvelenamenti da alcol, alcoldipendenze, psicosi alcoliche, incidenti,
omicidi, altre morti alcolcorrelate); un aumento dei consumi alcolici al di
fuori dei pasti, che comporta rischi maggiori di quelli collegati a un consumo
alimentare.
In particolare tra i giovani (14-17 anni) tale abitudine è raddoppiata dal 1994
al 2006;
la diffusione di consumo, abuso e ubriacature fra i giovani e giovanissimi,
comprese le giovani donne;
l'elevata e crescente mortalità giovanile per incidente stradale che in Italia
si stima correlato ad abuso di alcol per più del 40% dei casi e che rappresenta
la causa di più del 46% del totale dei morti di età compresa tra 15 e 24 anni.
La Relazione sottolinea la necessità della
programmazione di adeguati interventi per prevenire i danni e per promuovere
comportamenti e stili di vita coerenti con il mantenimento di un buono stato di
salute.
Elemento cruciale delle politiche di prevenzione appare, soprattutto per la
protezione dei più giovani, l'adozione di politiche e azioni adeguate alle
trasformazioni culturali in atto, che tengano conto dell'aumento dei
comportamenti di consumo a rischio, favoriscano la corretta conoscenza e
percezione dei rischi correlati ai vari comportamenti, e promuovano nei diversi
contesti della società la crescita di fattori protettivi.
In questa direzione vanno il recente " Piano nazionale alcol
e salute" approvato dalla Conferenza Stato-Regioni lo scorso 29 marzo e il
programma " Guadagnare Salute-Rendere più facili le scelte salutari" proposto
dal Ministro della Salute e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 25 maggio,
finalizzato a sostenere gli stili di vita salutari della popolazione e a
facilitare le scelte di salute dei cittadini, tramite la collaborazione di tutte
le istituzioni e soggetti, di ambito sanitario e non, che possono svolgere un
ruolo per il raggiungimento di questo obiettivo.
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