ALCOL AL QUINTO POSTO PER PERICOLOSITA’ FRA LE TANTE DROGHE,

ED AL PRIMO POSTO FRA QUELLE CHE SONO LEGALI

E NON HANNO BISOGNO DI PRESCRIZIONE

    Studio pubblicato su The Lancet in marzo 2007

ad opera dei prof. David Nutt, Leslie King, William Saulsbury & Colin Blakemore (Università di Bristol in Inghilterra).

 

Sommario e traduzione a cura di Ennio Palmesino

     “Il tabacco e l’alcol insieme rappresentano il 90% di tutte le morti legate all’assunzione di droghe in Gran Bretagna.

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     Nella nuova classifica di tutte le droghe, stilata per l’occasione, e che tiene conto del danno fisico, del potenziale di dipendenza e del danno sociale, l’alcol ed il tabacco sono entrambi fra le prime 10. In particolare, lo studio deve registrare un’accelerazione dei danni legati all’alcol.

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    I risultati dello studio sottolineano come l’esclusione di alcol e tabacco dalle vigenti leggi che si occupano delle sostanze d’abuso sia del tutto arbitraria.

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     Il fatto che due delle più diffuse droghe legali si trovino nei posti più alti della classifica rappresenta un’informazione importante, che deve essere tenuta in considerazione quando si discute di droghe. La discussione nella società deve avvenire sulla base del danno accertato, e non dei pregiudizi o su false presunzioni.”

 

Tabella allegata
 

 

Commenti di Wayne Hall

    “La ricerca puntualizza una cosa ovvia: le classificazioni correnti delle droghe escludono le sostanze psicoattive che causano di gran lunga il danno maggiore: alcol e tabacco.

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    Questa classificazione suggerisce invece che queste droghe, finora escluse da ogni analisi, vengano regolamentate più strettamente.

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    Certo, le industrie del tabacco e dell’alcol sono ricche, ben organizzate, potenti e con forti legami politici, e per questo saranno in grado di opporsi alle politiche che dovessero mirare a ridurre i danni causati dai loro prodotti. Molti millenni di tradizioni popolari legate all’alcol, l’attuale pervasività delle bevande alcoliche, l’infelice esperienza americana con il proibizionismo (1920–32), rendono improbabile che le società industrializzate si decidano a criminalizzare il consumo di alcol. Ma resta comunque ampio spazio per un uso più efficace della tassazione e dei limiti alla disponibilità dell’alcol, per ridurre il danno alcolcorrelato.
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N.d.r.: Da notare che fra le droghe esaminate nella ricerca troviamo il metadone al 4° posto ed il GHB (nome commerciale Alcover)al 17° posto.

 

 

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