Razzi è meglio dei fisici della luce

 

 

 

 

 

Dal 1987 è notorio: esistono documenti che attestano l'appartenenza alla massoneria di Einstein (A. Corona, "Dal bisturi alla squadra", Ed. Bompiani, Milano 1987). Perché nessuno ne parla? E perché nessuno parla del Conseil Européen Recherche Nucléaire (CERN)?

 

Mi sembra che l'odierna "vocazione" alla fisica sia grossa ipocrisia. Anzi è una grave deficienza di pensiero preferire la PRATICA della fisica in base al pregiudizio che la letteratura, l'arte e soprattutto la filosofia NON siano in grado di rispondere ai massimi quesiti della natura e dell'universo. È una ingenuità che impedisce l'osservazione del fatto che la fisica chiama "luce" ciò che in realtà NON è luce, ma RADIAZIONE, la quale di per sé NON è affatto luminosa come si CREDE (cfr. Vasco Ronchi, "New Optics", Ed. Leo S. Olchki, Firenze 1971). Questa credenza non è altro che una FEDE insegnata dalla cultura dell'obbligo di Stato, che perdura da secoli come una vera e propria RELIGIONE, il cui CLERO impedisce alla fisica di evolversi.


Sono gli stessi fisici oggi ad affermare che la loro PRATICA consiste nel puerile gioco di spaccare "cose" sbattendole l'una contro l'altra per vedere cosa succede... A questo ragionamento sfugge che la fase evolutiva del bambino che spacca i suoi giocattoli anziché giocarvi non è affatto razionale ma del tutto ancora incosciente...


Ciò che l'LHC crede essere la "velocità della luce" è la velocità di una RADIAZIONI prive di luce (ibid.: V. Ronchi, "New Optics", op. cit.). Questa ignoranza della kultura di Stato, che riduce la fisica alla CINEMATICA (vedi la Teoria Borruso), che è la parte della meccanica che studia il moto indipendentemente dalla causa e dal corpo mosso; vedi anche la Teoria Stockmayer) è interamente pagata dai "contribuenti" europei. In PRATICA si paga l'impercepibile SUPERSIMMETRIA di astrazioni mentali prive di connessioni con la vita reale (la vita virtuale è scambiata per vita reale: la comunità dei teorici è solita risolvere i problemi matematici del "modello standard", vale a dire delle rappresentazioni convenzionali, inventandosi nuove parole: per esempio con la parola "supersimmetria").


L'intero progetto del macchinario LHC - Large Hadron Collider, “Grande Collisore di Adroni”, cioè la macchina più grande del mondo, è costato 6 miliardi di euro. L'Italia ha contribuito per circa il 12%, cioè mettendo a disposizione 720 milioni di euro, "spalmati" in 10 anni, per un equivalente di circa 50 milioni di euro all'anno.


Il mantenimento di questo macchinario, lungo ben 27 km, costa circa un miliardo di euro all'anno. L’Italia (cioè TU CON LE TUE TASSE) ne paga il 10%, cioè 100 milioni di euro ogni anno.
Chi crede di toccare con mano il mondo sperimentale degli esperimenti MENTALI di Einstein o di quelli virtuali dell'LHC è completamente alienato dalla vita reale.


Pertanto non può essere soddisfatto dal proprio agire "scientifico", dato che non può essere considerata scientifica la sostituzione della vita reale (e della verifica reale) con quella virtuale.
Per conseguenza, le insoddisfazioni procurano compensazioni non sempre salutari, e sotterfugi, cioè "esperimenti" notturni che, come i crimini, non possono essere manifestati al mondo, affinché il mondo non sospetti o non ipotizzi che essi possano causare rischi di esplosioni con generazione di terremoti e altri disordini del clima terrestre...


Il "pensiero" del senatore Razzi è meno ipocrita di coloro (questi "fisici") che mentono a se stessi...