Homo Cricetus

ovvero:

Gli iniziati col petrolio nel cuore

 

(dal Blog di Creativefreedom)

 

 

 

 

Nel 2002 creavo questa melodia sul brano "Careful With That Axe, Eugene" dei Pink Floyd.

 

Lo ripropongo in quanto mi accorgo che il modo di sentire dell'odierno "homo cricetus", animale sociale, sempre più animale e sempre meno sociale, sente se stesso un iniziato al mondo superiore, o addirittura un antroposofo, che accetta i compromessi col mondo inferiore purché tutto si svolga alla luce del sole, condizione da lui creduta prerogativa di ciò che è buono e giusto!

 

Invece proprio questo atteggiamento interiore genera la politica odierna, che è in realtà la "fantapolitica" dell'orrore che ci governa.

 

Alla luce del sole può essere commesso tanto il bene quanto il male. Facendo questa osservazione, tengo a precisare che non sono mosso da avversione verso il popolo ebraico, né che reputo il popolo ebraico sinonimo di popolo dei banchieri... E Da questo punto di vista mi pare che perfino il passo di Deuteronomio 23, 20-21 possa interpretarsi tanto con spirito nazista quanto con spirito cristiano.

 

Ciò premesso, nel "piano" di A. M. Rothschild del 1773 per il cosiddetto "Governo Mondiale", delineato nel libro Guy Carr, "Pawns in the Game" (CPA Book Pubblisher, pp. 26-31), trattando il tema dell'uso degli "slogan", Amschel Mayer Rothschild affermava alla luce del sole, appunto: «Nei tempi antichi, siamo stati noi i primi a mettere le parole "Libertà", "Uguaglianza" e "Fraternità" sulla bocca delle masse [...] parole ripetute fino ai giorni nostri dagli stupidi pappagalli; parole dalle quali anche il più saggio dei Goìm [la parola "goìm" significa in ebraico "non ebrei". Si veda l'esempio del salmo 117, il cosiddetto "invito alle genti", che è la preghiera più amata da Gesù di Nazaret; la nota è mia] (1) non potrebbe cavar nulla dalla loro astrattezza, e senza neppure notare la contraddizione del loro significato e interrelazione».

 

Rothschild afferma, alla luce del sole, che queste parole (libertà, uguaglianza e fraternità) «hanno portato sotto la loro direzione e controllo intere "legioni" "che hanno portato le nostre bandiere con entusiasmo». E spiega alla luce del sole come non vi sia alcun posto in natura per "Equaglianza", "Libertà" e "Fraternità": «Sulle rovine dell'aristocrazia naturale e genealogica dei Goìm, noi abbiamo sovrapposto un'aristocrazia del DENARO. La limitazione di quella aristocrazia è la RICCHEZZA che è in mano nostra».

 

Il banchiere Rothschild espone poi le sue idee sulla guerra stabilendo, nel 1773, un principio che i Governi della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, pubblicamente, cioè anch'essi alla luce del sole, annunceranno poi come loro politica comune nel 1939. Rothschild affermava che la politica dei presenti doveva essere quella di fomentare guerre, ma di dirigere le Conferenze di Pace, in modo che nessuna delle due parti del conflitto potesse ottenere guadagni territoriali. Aggiungeva che le guerre dovevano essere dirette in modo tale che le nazioni, coinvolte in entrambi gli schieramenti, sprofondassero sempre di più nel loro debito e, quindi, sempre di più sotto il potere dei loro "Agentur" (Agenzie).

 

Sempre alla luce del sole, parlando dell'Amministrazione, Rothschild diceva poi ai presenti di usare la loro ricchezza per favorire l'elezione, in posti pubblici, di candidati «servili e obbedienti ai nostri comandi, in modo da essere usati come "pedine" nel nostro gioco da uomini ingegnosi e ben addestrati, che noi instaureremo dietro le quinte dei Governi, per agire come consiglieri ufficiali».

 

Poi aggiunge: «Gli uomini che noi"designeremo" come "Consiglieri" dovranno essere allevati, coltivati e addestrati sin dalla fanciullezza, in sintonia con le nostre idee, per dirigere gli affari del mondo intero».

 

Sempre alla luce del sole, parlando della propaganda, Rothschild spiegava come la loro ricchezza riunita potesse controllare tutte le fonti di informazione pubblica, mentre loro avrebbero dovuto rimanere nell'ombra e al sicuro da ogni attribuzione di colpa, senza curarsi delle ripercussioni causate dalla pubblicazione di libelli, calunnie o falsità: «Grazie alla nostra Stampa, noi abbiamo avuto l'oro nelle nostre mani nonostante il fatto che noi abbiamo dovuto raccoglierlo da oceani di lacrime e sangue. Ma siamo stati ripagati anche se abbiamo dovuto sacrificare molti della nostra gente. Ogni nostra vittima vale mille Goìm».

 

Sempre alla luce del sole, spiegò poi la necessità che i loro "Agentur" venissero allo scoperto ed apparissero in scena, quando le condizioni fossero giunte al loro punto più basso, e le masse fossero state già soggiogate con le privazioni e col terrore. Indicò che quando fosse giunto il tempo di restaurare l'ordine, essi avrebbero dovuto agire in modo che le vittime fossero indotte a credere di essere state depredate da criminali e da irresponsabili. E dichiarò: «Con l'esecuzione dei criminali e dei fanatici, dopo che essi hanno portato a termine il nostro pianificato "regno del terrore", noi dobbiamo apparire come i salvatori degli oppressi ed i campioni dei lavoratori [...]. Noi siamo, invece, interessati proprio all'opposto... alla riduzione e all'uccisione dei Goìm»!

 

Rothschild parlò altresì di come provocare la depressione industriale e il panico finanziario, e di come utilizzarli per servire i loro tini, e spiegò: «La disoccupazione forzata e la fame, imposta alle masse, col potere che noi abbiamo di creare scarsità di cibo, creerà il diritto del Capitale di regnare in modo più sicuro di quanto non fosse quello della vera aristocrazia e dell'autorità legale dei Re». E  disse che, avendo i loro Agentur il conrollo della plebe, la plebe avrebbe dovuto essere usata per spazzar via tutti quelli che avessero osato intralciare il loro piano.

 

Sempre alla luce del sole, anche l'infiltrazione della Frammassoneria fu poi discussa in modo estensivo, e Rothschild dichiarò che il loro scopo era quello di sfruttare i vantaggi che offriva il segreto massonico. Affermò che loro potevano organizzare le loro Logge del Grande Oriente all'interno della Massoneria Azzurra, in modo da continuare le loro attività sovversive e nascondere la vera natura del loro lavoro, sotto la copertura della filantropia [faccio notare che circa vent’anni dopo queste dichiarazioni massoniche di Rothschild, Fichte entrava nella Loggia di Zurigo detta "Eugenia ai leoni coronati" guadagnandosi l’epiteto di “giacobino”... Oggi le coperture di filantropia sono date dalle cosiddette Fondazioni bancarie - la nota è mia].

 

 Amschel Mayer Rothschild disse che tutti i membri affiliati alle Logge del Grande Oriente dovevano essere usati per il proselitismo e per la diffusione della loro ideologia tra i Goìm e terminò questa fase della sua presentazione con queste parole: «Quando suonerà l'ora dell'incoronazione del nostro Signore sovrano di tutti i Mondi, queste stesse mani spazzeranno via tutto ciò che potrebbe frapporsi al suo cammino».

 

Esponendo, alla luce del sole, il “valore” dell'inganno sistematico, disse che i loro agentur dovevano essere addestrati all'uso di frasi altisonanti e di slogan popolari. Essi avrebbero dovuto fare alle masse le promesse più prodighe. Ed  osservò: «L'opposto di quello che è stato promesso può essere sempre dato in seguito... e senza conseguenze». E argomentava che, facendo uso dei termini “indipendenza” e “libertà”, i Goìm potevano essere mossi ad un fervore patriottico tale da farli combattere persino contro le leggi di Dio e della natura, così che: «per questa ragione, dopo aver ottenuto il controllo, il vero Nome di Dio sia cancellato dal “lessico della vita”».

 

Rothschild dettagliò poi i piani per la guerra rivoluzionariae l'arte della battaglia di strada, delineando il modello del "Regno del Terrore" che - egli insisteva - doveva accompagnare ogni sforzo rivoluzionario «perché è il mezzo più economico per portare la popolazione ad una rapida sottomissione».

 

Parlò poi di democrazia dicendo che, dopo ogni guerra, si deve insistere sulla diplomazia segreta «in modo che i nostri agentur, camuffati da consiglieri “politici”, “finanziari” ed “economici”, possano portare a termine i nostri ordini, senza timore di esporre “il vero Potere Segreto” dietro gli affari nazionali e internazionali».

 

Alla luce del sole Rothschild disse ai presenti che, attraverso la diplomazia segreta, dovevano ottenere un tale controllo «che le nazioni non dovevano poter pervenire persino ad un benché minimo accordo privato senza che i nostri Agentur non vi avessero parte».

 

Il Governo Mondiale era lo scopo finale, per raggiungere il quale Rothschild dichiarava: «Sarà necessario creare dei monopoli immensi e riserve di tale ricchezza colossale che persino le ricchezze più grandi dei Goìm dipenderanno da noi, in tale misura che essi raggiungeranno il fondo, insieme al credito dei loro Governi, nel giorno successivo alla grande catastrofe politica», aggiungendo: «Voi, gentlemen qui presenti, che siete economisti, potete avere un'idea del significato di questa combinazione».

 

La guerra economica fu così discussa nei piani per spogliare i Goìm delle loro proprietà terriere e industriali. Rothschild propugnò una combinazione di tasse elevate e competizione sleale per portare alla rovina economica i Goìm nei loro interessi finanziari nazionali e nei loro investimenti. In campo internazionale, dichiarò alla luce del sole che potevano essere spinti fuori mercato. Questo poteva essere ottenuto con un accurato controllo delle materie prime, con agitazioni organizzate dei lavoratori per avere una riduzione dell'orario di lavoro, ma con aumenti salariali, e con la sovvenzione dei loro concorrenti, ammonendo però gli Agentur di fare in modo che «gli aumenti salariali, ottenuti dai lavoratori, non dovevano beneficiarli in alcun modo».

 

Scriveva il "Times" del 10 marzo 1920: Si può considerare ormai come accettato che la rivoluzione bolscevica del 1917 fu finanziata e sostenuta, principalmente dall'alta finanza ebraica, attraverso la Svezia: ciò non è che un aspetto della messa in atto del complotto del 1773"!

 

A proposito degli armamenti, fu suggerito di lanciare una corsa agli armamenti in modo tale che i Goìm potessero distruggersi a vicenda, ma su una scala così colossale che alla fine «non rimarranno solo che masse di proletariato nel mondo, con pochi milionari devoti alla nostra causa... e forze di polizia e militari sufficienti a proteggere i nostri interessi».

 

Quanto al Nuovo Ordine Mondiale, i membri del Governo Mondiale sarebbero stati designati dal Dittatore, il quale avrebbe dovuto scegliere uomini tra gli scienziati, economisti, finanzieri, industriali, e da milionari, perché «in sostanza, tutto verrà regolato dal problema dei numeri».

 

Sempre alla luce del sole fu da Rothschild enfatizzata l’importanza della gioventù sottolineando l'importanza di catturare l'interesse dei giovani e spiegando come «i nostri Agentur dovranno infiltrarsi in tutte le classi, a tutti i livelli della società e del Governo, per raggirare, confondere e corrompere i membri più giovani della società, insegnando loro teorie e principi che noi sappiamo essere falsi».

 

Le leggi nazionali e internazionali secondo Rothschild non dovevano modificarsi, ma usarsi com’erano per distruggere la civilizzazione dei Goìm «semplicemente col torcerle nella contraddizione dell'interpretazione che prima maschera la legge, e poi la nasconde completamente. Il nostro scopo finale è quello di sostituire l'arbitrato alla legge».

 

Amschel Mayer Rothschild, poi, dichiarò alla sua udienza: «Voi potrete pensare che i Goìm si solleveranno contro di noi con le armi, ma, nell'Occidente, contro questa possibilità, noi abbiamo un'organizzazione di un tale terrore terrificante da far tremare anche i cuori più gagliardi... gli "Underground"... i "Metropolitani"... i corridoi sotterranei... questi saranno creati nelle capitali e nelle città di tutti i paesi, ancor prima che questo pericolo ci possa minaccìare». Il termine “occidente”, è importante qui perché chiarisce che Rothschild stava rivolgendosi a uomini che avevano aderito al "Movimento Rivoluzionario Mondiale", iniziatosi col "Pale of Settlement" nell'EST (Il "Pale of Settlement", o "Confine di insediamento", era una zona geografica, situata nella parte occidentale della Russia, che si stendeva dal Mar Baltico, a nord, fino al Mar Nero, a sud, e dove la maggior parte degli ebrei, migrati nell'Europa dell'Est, erano stati costretti a risiedere e confinati, a partire dall'anno 1772. La maggioranza erano ebrei khazari (Cfr. Guy Carr, op. cit., pp. 18 e 63). A questo proposito, si deve ricordare che, prima che Amschel Moses Bauer (padre di Amschel Mayer) si stabilisse a Francoforte sul Meno (Germania), aveva esercitato il suo mestiere di orefice e argentiere, viaggiando estensivamente nell'Est europeo dove aveva incontrato gli uomini ai quali suo figlio Amschel Mayer si era rivolto, dopo esser cresciuto da presta-denaro a banchiere, e dopo aver stabilito "la Casa dei Rothschild" nella Judenstrasse, proprio il luogo in cui fu tenuto questo incontro, nell'anno 1773.

 

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 (1) Salmo 117:

 

Pronuncia:

Halelù et-(Adoscem) col-goim shabchuhu col-haum-mim. Chi gavàr alenù casdò veemeth-(Adoshem) leolam Haleluia.

 

Traduzione:

Alleluia! Lodate Yhwh voi tutti, o non ebrei, lodatelo voi tutti, o popoli! Perchè salda è la sua misericordia per noi e la fedeltà di Yhwh dura in eterno. Alleluia!

 

A destra: la casa della "Targa rossa" ("Rothen Schild"), nella quale nacque Amschel Mayer Rothschild nel 1743, e dove tenne, nel 1773, una riunione a dodici persone ricche e influenti alle quali espose il suo "piano" per un Governo Mondiale.