1 Il serpente (chiaramente era una serpentessa) era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio (ovviamente di gran lunga meno della donna). Egli disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?». 2 Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, 3 ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete». 4 Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto! 5 Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male».
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Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito
agli occhi e desiderabile per acquistare
saggezza; pensò: “se mi è stato detto di non farlo la cosa avrà
sicuramente più gusto! Del resto sono donna…
è ovvio che le cose proibite danno più piacere!” e disse al serpente: "ma si dai... passami un pomo... ma non quello lì... dammi quello più grosso a lato.. quello color diaspro rosso brillante... con quelle leggere sfumature di sangue di piccione e i riflessi che assomigliano molto a quelli di un bicchiere di sangue di giuda" e il serpente: "miiiiiiiiiiiiiiiiii che due coglioniiiii!!! e dimmi quella rossa lucida!!!!!!!!!" Quindi Eva prese del
suo frutto e ne mangiò, poi girandosi verso
Adamo che in quel momento stava riordinando i “gioielli di famiglia”
mentre guardava la partita con una birra gelata gli disse: “stasera
non ti ho fatto il frittatone di cipolle…. C’è solo questa da
mangiare”. Lui non 7 Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; lei disse “ti è venuta una bella pancetta! Colpa della birra”! e lui rispose “e tu guardati che tette cadenti e che culo enorme ti sono venuti!” quindi per interrompere la greve discussione intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture. 8 Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino. 9 Ma il Signore Dio (che la sapeva lunga e poi, essendo onnisciente conosceva pure il gioco del nascondino) chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?». 10 Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: stavo serenamente cambiando l’acqua al merlo col boa estrapolato, ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». 11 Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
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Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato
dell'albero e io ne ho mangiato! Sai… c’era la finale di champions e
non ho neppure visto cos’era!”».
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Allora il Signore Dio disse al serpente: 15 Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa come ora sta schiacciando i testicoli a me e al povero Adamo e tu le insidierai il calcagno»...di te un giorno si parlerà solo perché sul ventre porterai scritto Prada!!!!! E lei ti riempirà di stronzate come una zampogna e ti sbatacchierà su ogni cosa incontri il suo passaggio!!! 16 Alla donna disse: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Per la legge del contrappasso (che io già so che qualcuno la inventerà tra migliaia di anni). Sarai sempre alla ricerca e sentirai la necessità perenne di avere dentro di te una cosa simile al serpente che ti ha consigliata, però non ne troverai mai uno di quelle dimensioni! Tiè! Oltretutto quando questa carenza durerà per troppo tempo diventerai antipatica, malmostosa, irascibile, intrattabile e tutto il genere umano a te conosciuto ti eviterà come la peste (creerò pure questa); per poi essere certo che questa situazione ti sia sempre presente nella mente ti comporterai nel medesimo modo per cinque giorni al mese, ogni mese! Tra le varie peculiarità della tua esistenza sarai completamente sprovvista di logica, razionalità, dono di sintesi nel dialogo e per te la guida di un autoveicolo (compreso il parcheggio in posti in cui può entrare un autoarticolato con rimorchio) resterà per sempre un'operazione "Mission Impossible"! Verso tuo marito sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà». (qui forse Dio non è stato molto lungimirante n.d.r)
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All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai
mangiato dell'albero, di cui ti avevo comandato !Non ne devi
mangiare!, maledetto sia il suolo per causa tua! Spine e cardi
produrrà per te e
mangerai l'erba campestre, senza condimento, scordatelo!
21 Il Signore Dio fece all'uomo e alla donna tuniche di pelli e li vestì. A lui pareva di essere elegante ma lei iniziò a lamentarsi dicendo che la firma Dio sui vestiti non era abbastanza prestigiosa e poi si usava l’anno precedente! “non si potrebbe avere qualcosa di Gucci, Armani o Dolce e Gabbana?” Il buon Dio stava perdendo la pazienza ma si trattenne per non fare brutte figure dal momento che era arrivata anche una troupe del Tg3 ad intervistarlo sostenendo che sicuramente pure lui doveva essere comunista e probabilmente anche sindacalista!
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Il Signore Dio disse allora: «Ecco l'uomo è diventato come uno di
noi, per la conoscenza del bene e del male. Per la donna non è stato
possibile immettere nulla nel cerebro essendo già saturo di sostanze
totalmente inutili che coordinano le funzioni per lo shopping, il
parlare a ripetizione mentre ascolta i discorsi dei 4 tavoli a
fianco, la capacità di vestirsi in modo appropriato e soprattutto
(lo spazio più grosso) la innata, immensa e
stupefacente capacità di stressare, lamentarsi, sfinire il proprio
marito! Ora la povera vittima (Adamo) non
stenda più la mano e non prenda anche dell'albero della vita, ne
mangi e viva sempre! O almeno viva sino a
quando non lo farà defungere la donna!». 24 E fu così che Dio, che ormai aveva preso coscienza di aver inavvertitamente inventato l’orchite, scacciò l'uomo, e sopratutto la donna, ponendo ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita e principalmente la sua serenità.
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