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Storie,Leggende e Spiegazioni sul Natale

La stella cometa

In ogni presepio del mondo, sopra la grotta che ospita la sacra famiglia, o sulla punta dell'albero addobbato per la festa, trova posto da tempo immemorabile una splendente stella cometa. La tradizione vuole che i Re Magi fossero stati guidati nel luogo dove nacque Gesù proprio da una luminosa stella, divino messaggero del glorioso evento.

Le stelle che oggi possiamo osservare nel cielo sono le stesse che c’erano milioni di anni fa.
I progressi odierni della scienza permettono di ricostruire con grande precisione il cielo notturno osservato dai nostri progenitori migliaia di anni orsono.
L'interesse degli astronomi per la stella di Betlemme è sempre stato vivo e non accenna a diminuire.

Pare che il primo ad interpretare la stella di Matteo come un oggetto astronomico vero e proprio sia stato Origene, teologo alessandrino vissuto nel III secolo. Nel suo Contra Celsus sostiene con fermezza la realtà astronomica dell'evento, che interpreta come la comparsa di una brillante cometa.

È probabile che nelle prime comunità cristiane la stella dei Magi fosse interpretata come una cometa, anche se Matteo non fa assolutamente cenno ad una cometa, ma parla di una stella in maniera generica.

Presso i Babilonesi le comete erano considerate fonti di buono o cattivo auspicio, segno per l'avvento di re o imperatori, oppure causa di profondi cambiamenti politici, o carestie e pestilenze a seconda della loro posizione in cielo, luminosità e colore.

A partire dal 1300 l’ipotesi che si trattasse di una cometa divenne la più accreditata.

L'astro chiomato sul quale maggiormente si è posta l'attenzione degli storici è stato la cometa di Halley. Innumerevoli studi hanno ricostruito i passaggi della cometa fino a circa 2500 anni fa basandosi su precise osservazioni del tempo. La cometa di Halley apparve nei cieli del nostro emisfero, come riportato con precisione dalle cronache dell’epoca, nel mese di ottobre dell'anno 12 a.C. e fu molto luminosa e visibile per ben due mesi. È però da escludere che la cometa di Halley possa essere stata la "stella di Natale" come indicato da alcuni autori nel passato. L'incongruenza di fondo tra la sua apparizione e la data di nascita di Gesù non è cronologicamente risolvibile.

Un'altra ipotesi sulla stella di Natale venne formulata dal famoso astronomo polacco Keplero quando, nel 1604, fu testimone dell'esplosione di una supernova. Si tratta di un fenomeno estremamente raro da osservarsi ad occhio nudo. La supernova di Keplero divenne per alcune settimane brillante come Venere. L'astronomo pensò che potesse essere quello un avvenimento molto simile alla stella del Vangelo di Matteo. A sfavore di questa interpretazione c'è la durata di molti mesi del fenomeno osservato dai Magi, che mal si adatta con la limitata persistenza di una supernova che nelle condizioni di massima luminosità è visibile da pochi giorni ad un massimo di tre settimane.

Keplero fu anche testimone, nello stesso periodo, di una spettacolare congiunzione tra Giove e Saturno avvenuta nella costellazione dei Pesci alcuni giorni prima del Natale del 1603. Facendo dei conti a ritroso l'astronomo si rese conto che un simile fenomeno era avvenuto anche nel 7 a.C. e poteva benissimo avere avuto un grande significato simbolico per i Magi.
Keplero si accorse che nel 7 a.C. l'evento fu rarissimo perché Giove e Saturno si erano avvicinati non una ma ben tre volte di seguito nella costellazione dei Pesci.
La costellazione zodiacale dei Pesci godeva di un significato assolutamente particolare per gli Ebrei, e la presenza contemporanea in quella regione di cielo di Giove, simbolo della regalità, e di Saturno, protettore del popolo ebraico, non poteva certo passare inosservata. Evidentemente un evento così raro non poteva che essere interpretato dagli astrologi d'Oriente come un segno che un nuovo re, un grande profeta, forse il Messia liberatore stava per nascere in Israele.

Ancora oggi non esistono prove definitive a favore di una tesi o dell'altra, e tantomeno che ci sono fatti incontrovertibili che permettano di dire se la stella dei Magi sia esistita davvero o sia piuttosto un racconto di valore simbolico.

Molte persone preferiscono credere che la strana stella che comparve in cielo non fosse altro che un miracolo e per questo motivo ancora oggi per molti la festa di Natale ha inizio con la prima stella che appare nel cielo la Vigilia di Natale.

In Polonia si tiene “La Festa della Stella”. Proprio dopo il pasto della vigilia, il parroco del villaggio, si traveste dall’”Uomo della stella” e interroga i bambini sulle loro conoscenze di religione.
In Alaska, i bambini vanno in giro di casa in casa portando una figura a forma di stella e cantando inni natalizi, sperando di ricevere in cambio dei regalini.
In Huruguay viene fatto all’interno di metà mela un disegno a forma di stella e si ritiene che ciò sia di buon augurio.

In generale, per tutti gli essere umani, indipendentemente dalla propria religione, le stelle hanno sempre avuto un significato molto speciale e sono viste come simbolo di speranza e di alti ideali.