Opera Lirica
L'opera lirica è uno spettacolo che si svolge a teatro.
La scena viene cantata. In origine (camerata fiorentina 1600) si distinguono due parti: il recitativo (la storia) e l'aria (parte cantata) dove si evidenzia il sentimento. Inizialmente i personaggi hanno ruoli fissi che mantengono dall'inizio alla fine dello spettacolo. (Es. il buffone, il potente, l'eroe, l'antagonista...) Mozart cambia questo modo di rappresentare le opere: il "cantato" viene utilizzato più spesso, soprattutto nelle scene dove vengono espressi i sentimenti, i personaggi cambiano il loro modo di essere. Successivamente, nel 1800, Verdi toglie completamente il recitativo per dare spazio a un canto "continuo". In seguito tra il 1800 e il 1900, i sentimenti espressi tramite l'opera lirica sono portati all'eccesso: continui sbalzi da suoni bassi a molto alti, una ricca orchestrazione, si evidenzia la brutalità di alcune situazioni messe in scena. Questo nuovo tipo di rappresentazione, lontana dal mondo di eroi superumani di Wagner, punta verso la realtà: questo periodo è detto Verismo.
Verismo
Il Verismo è un movimento letterario italiano della fine '800 che si rifà al positivismo e al naturalismo francese (Zola). Produsse una narrativa particolarmente attenta ai problemi sociali del meridione. ( Verga e Capuano). La produzione di alcuni compositori italiani (Giovane Scuola Italiana: Mascagni, Leoncavallo e Puccini) adattò al melodramma elementi del verismo letterario. Caratteristiche del verismo musicale
furono i soggetti attenti alla vita quotidiana, spesso delle classi più umili, ma trattati con gusto realistico. Uno stile vocale di forte immediatezza. L'impiego dell'orchestra in funzione di caratterizzazione dell'ambiente.