Con la legge
regionale n.24 del 12/2006 - su inquinamento e mobilità - e il Tavolo
territoriale Regione-Governo tenutosi a Milano il 16/04/2007, la Regione
Lombardia chiede ingenti finanziamenti allo Stato con l'obiettivo di potenziare
il trasporto pubblico su gomma e ferro e ridurre l'inquinamento atmosferico.
Come si può
commentare una notizia del genere sapendo che i promotori dell'autostrada
(SABROM, Regione Lombardia) hanno previsto che la Broni-Mortara darà origine a
un volume di traffico di 45.000 veicoli ? Pubblicizzare un forte impegno
per la salute e per l'ambiente e poi fare esattamente l'opposto non è un
comportamento serio e credibile.
La Regione
Lombardia, in buona compagnia nel nostro Paese, doveva rientrare nei limiti di
legge per i PM10 già dal 2004 per rispettare la direttiva europea. Siamo nel
2007 e nulla di sostanziale è cambiato. Adempiere a un dovere (almeno nelle
dichiarazioni d'intento) sembra per i nostri amministratori una 'gentile
concessione': inizino a dimostrarlo nei fatti lasciando perdere il progetto di
questa autostrada, ed otterranno finalmente un po' di credibilità presso gli
elettori.
Legge regionale
11 dicembre 2006 - n.24
“Norme per la
prevenzione e la riduzione delle emissioni in atmosfera a tutela della salute e
dell’ambiente”
Art.1
(Finalita`e
oggetto)
1. La presente
legge detta le norme per ridurre le emissioni in atmosfera e per migliorare la
qualita`dell’aria ai fini della protezione della salute e dell’ambiente, in
attuazione della direttiva
quadro
96/62/CE del Consiglio del 27 settembre 1996 (Valutazione
e gestione della qualita`dell’aria ambiente), nonche´delle direttive derivate 1999/30/CE del
Consiglio del 22 aprile 1999 (Valori limite di qualita`dell’aria ambiente per
il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle
e il piombo), 2000/69/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 novembre 2000 (Valori
limite per il benzene ed il monossido di carbonio nell’aria ambiente) e 2002/3/CE del
Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2002 (Ozono
nell’aria), in applicazione delle norme statali di recepimento e prendendo a
riferimento il decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 (Norme in materia
ambientale).
Art.13
comma 3
Le limitazioni
alla circolazione e all’utilizzo dei veicoli si applicano
all’intera rete stradale del territorio regionale aperta alla percorrenza
pubblica, escluse le autostrade e gli assi stradali individuati con
il provvedimento di Giunta regionale di cui al comma2.
In assenza di treni decenti e di un
trasporto pubblico degno di questo nome, ce ne staremo bloccati in casa ad
osservare il paesaggio di TIR in movimento sulla nostra futura gloria locale?
Vogliamo davvero questo?
La
pubblicazione più rarefatta dei contenuti sul Blog in quest'ultimo mese è
dovuta alla minore disponibilità di tempo da parte dei nostri collaboratori
'tecnici': le Associazioni e i Comitati, al contrario, sono sempre più attivi e
impegnati in iniziative concrete, dal punto di vista sia organizzativo che
legale. Le frasi stizzite della controparte (leggi Antonio
Rognoni di Infrastrutture Lombarde) sui quotidiani locali non fanno che
confermare quanto fastidio stia arrecando la nostra azione. Il fatto grave
è che invece si cerchi di screditare le legittime pretese della gente -
osservazioni al tracciato - da parte di un Ente pubblico: la Regione Lombardia,
seppure attraverso un Organo sui generis come Infrastrutture Lombarde
Spa. Non un privato che ha interessi economici particolari nell'opera.
In tema di trasparenza sulla procedura autorizzativa
dell'autostrada, riportiamo la lettera inviata dal Presidente di Legambiente
Damiano Di Simine, a rappresentanti della
Regione Lombardia ed Infrastrutture Lombarde Spa.
"Egregio
Ingegnere,
con riferimento alla Sua risposta del 7 marzo alla istanza del 16 febbraio con cui la
mia associazione richiedeva accesso ad atti relativi al procedimento
autorizzativo della autostrada regionale Broni-Mortara, non posso che rammaricarmi
per le infelici espressioni con cui Lei adombra l'insussistenza 'in capo a
Legambiente dell'interesse di cui all'art. 22 della legge 241/90 ad ottenere
copia' e intima, preventivamente ad ulteriori richieste, di 'far
pervenire per parte Vostra'... dimostrazione del presupposto 'all'interesse
concreto e attuale' agli effetti conseguenti alla realizzazione in questione. [scarica
il testo completo]"
Questo è l'edificante
riassunto della vicenda: le famiglie interessate dal passaggio
dell'autostrada che hanno avanzato osservazioni al tracciato (più di 300), non
hanno il diritto di far valere le proprie ragioni perchè inoltrate in una forma
sgradita al Dott. Rognoni (notoriamente, tutti i cittadini hanno la possibilità
economica di pagare uno Studio legale che avanzi una domanda perfettamente
dissimile da tutte le altre, onde incontrare i favori e ricevere il plauso dei
severi esaminatori di I.L.SPA)
Dall'altra parte,
un'associazione rappresentativa dei cittadini, Legambiente, non ha il diritto
di conoscere i documenti sull'iter autorizzativo della Broni-Mortara.
Il solo
diritto/dovere che ci viene riconosciuto, evidentemente, è quello di TACERE, di non
disturbare il lavoro premuroso di chi conosce bene i nostri bisogni e che, se
necessario, ci bacchetta pure.
Dov'è finita la
trasparenza negli atti e lo spirito di collaborazione con le Associazioni e i
Comitati tanto declamato dal Presidente della Provincia Vittorio
Poma solo poche settimane fa, in seguito alla Conferenza dei Servizi? Siamo sicuri
che il Dott. Poma è al corrente di tutto, naturalmente: basta fare una
telefonata in più ai colleghi in Regione e si perverrà certamente a una
soluzione immediata, senza consumo di carta e francobolli. Ma, soprattutto,
senza ULTERIORI PERDITE DI TEMPO.
Il
laboratorio del Dott. Montanari è riuscito a risolvere l'enigma della
misteriosa 'Sindrome dei Balcani', quella dell'uranio impoverito per
intenderci, che ha visto e vede tuttora morire centinaia di esseri umani tra i
soldati coinvolti nelle missioni e gli abitanti dei territori dell'ex-Jugoslavia.
Aveva previsto che in seguito al crollo delle Torri Gemelle ci sarebbero stati
centinaia di migliaia di malati e di morti. Gli avevano riso in faccia: ora gli
Stati Uniti chiedono il suo aiuto per limitare i danni, perchè le persone affette
da patologie correlate a quell'evento hanno raggiunto il numero di un milione
in pochi anni. L'equipe del Dott. Montanari ha provato in sede giudiziaria che
le centinaia di tumori insorti in modo apparentemente inspiegabile nel
rovigiano sono da attribuire alle installazioni dell'ENI e dell'AGIP,
dimostrando che le polveri sottili più insidiose hanno dimensioni inferiori a
quelle dei PM10 e che non sono quantificabili dalle centraline dell'ARPA. E'
corteggiato dalle Università di tutto il mondo per le sue scoperte, ma in
Italia capita ancora che non gli aprano nemmeno le porte dei consigli comunali.
Segue un rapido estratto del suo intervento sull'autostrada, in udizione
pubblica al Municipio di Pavia tenutasi il 30 gennaio, presso la Sala
consiliare. Ma visto che siamo in un Paese e in una Provincia con
caratteristiche del tutto particolari, ci raccomandiamo: i Sindaci con la mente
più svelta e i Presidenti in grado di esprimere dignità e idee proprie non
devono ascoltare una personalità del genere nemmeno adesso che, allarmato,
viene ad avvertirci della situazione proprio a casa nostra. Devono continuare a
fare i burattini nelle mani del partito e del gruppo d'interesse di turno.
"C'è
il traffico. I fumi dei gas di scarico. I fumi dei gas di scarico non
contengono soltanto materiali organici, carboniosi eccetera. Contengono tanto
particolato, che è estremamente insidioso. Adesso voi qui avete avuto un colpo
di genio e state facendo una bellissima strada che non si sa bene a chi serva. Sicuramente servirà
a noi, e io vi prego di farla questa strada, perchè intorno a questa strada
noi potremo fare delle bellissime ricerche sui cancri indotti da questi
percorsi. Quindi a noi va benissimo che ci siano delle cavie disposte ad
abitare lungo questa strada che voi state facendo(...)" (file mp3 qui)
Estratto
dell'intervento di Beppe Grillo (file mp3 qui)
Altrettanto importante è stato il contributo del Dr. Valerio Gennaro,
Epidemiologo dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova,
anch'egli assolutamente contrario all'autostrada.
Gli interventi completi cominciano a comparire su Internet in questi giorni:
cercate "montanari pavia" e "grillo pavia" su
video.google.com e www.youtube.com
A
Milano ieri PM10 oltre 160 mcg/m3 - Meda oltre i 2oo ! (4 volte i limiti di
legge:
non avete letto male).
Persino
a Voghera, dove è ancora attivo il blocco del traffico, si rilevano valori di
dieci punti superiori ai limiti di legge.
Attendiamo di ascoltare le affermazioni dei nostri amministratori il 7
febbraio, per renderci conto se rappresentano davvero i cittadini, che non
vogliono l'autostrada, o soltanto un ristretto gruppo di politici e di
imprenditori: gli stessi che solo in queste ultime settimane fanno capolino,
indesiderati, sulle pagine dei giornali e nelle trasmissioni radiofoniche. Vedremo se si
cercherà di forzare colpevolmente alcuni sindaci indecisi ad un comportamento
inammissibile: pronunciare un Si all'autostrada prima che venga effettuata la
VAS (valutazione ambientale strategica). L'autostrada innanzitutto NON VA
REALIZZATA (quindi non si pone nemmeno il problema della VAS) I
SINDACI DEVONO VOTARE CONTRO, CON UN NO DECISO. Questo tipo di
valutazione andrebbe commissionata PRIMA di avviare la proposta di
un'infrastruttura, e questo PER LEGGE. Non la facciano passare come una
gentile concessione dopo aver chiesto un ingannevole Si incondizionato ai
sindaci, perchè sarebbe un'operazione suggerita da aperta malafede.
MARCO PIURI -
Direttore Generale Gruppo FNM – Ferrovie Nord
(IL Gruppo FNM è il principale gruppo integrato nel trasporto e nella mobilità
in Lombardia ed il più importante operatore non statale italiano del settore)
"Un rinnovo significativo delle flotte davvero richiede una fortissima
iniezione di risorse pubbliche e oggi, purtroppo, sappiamo quali sono le
condizioni della finanza pubblica; l’altro dato è quello di fare scelte di
sistema che vadano in questa direzione. La necessità di spostare persone e
passeggeri dalla strada al ferro è una delle priorità che ci si deve dare. Spesso
vengono fatte affermazioni di questo tipo in varie sedi, poi per una serie di
ragioni non ci sono sempre scelte coerenti e conseguenti a queste affermazioni
di principio."
Autore: Il principio cioè di
favorire il trasporto pubblico a quello privato, perchè le automobili creano
congestione, nelle città non c’è più spazio; perchè le automobili inquinano,
bisogna abbattere le polveri sottili. E raccontata così la storia, si è sempre
tutti d’accordo. Vediamo che cosa succede a Milano.
Formigoni, il
presidente della Regione Lombardia, per combattere l’inquinamento, tra l’altro,
pensa al road pricing, cioè un bel biglietto d’ingresso in città per le automobili
giusto per scoraggiarle, Albertini è d’accordo per farlo a Milano. Quindi sul
principio di allontanare le automobili dalla città l’accordo c’è. Ma poi
succede che negli spazi della ex Fiera, la zona 8, sorgeranno tre grattacieli:
tre torri, alte quasi 300 metri, pensate per 5000 persone più altri spazi per
residenze e attività culturali per una capacità di 15000 persone in tutto:
un paese praticamente. E come si arriverà in questo paese? E il problema è
proprio questo:
Le tre torri vengono
costruite in una zona dove i mezzi che ci sono oggi non saranno in grado di
trasportare le 15.000 persone. La soluzione proposta è quella di usare i soldi
che arrivano dagli oneri di urbanizzazione per incrementare il trasporto
pubblico, il comune ha detto che era d’accordo, si doveva fare una nuova
linea metropolitana e per ora c’è lo studio di fattibilità. I soldi sono stati
utilizzati per fare un tunnel a 4 corsie che porterà li il traffico dalle
autostrade. E questo mentre il Ministero per l’ambiente mette in piedi una
Commissione Nazionale Emergenza Inquinamento Atmosferico, paga consulenti per
dire che la cura è il potenziamento del trasporto pubblico.
Report - Rai 3